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S. T. D. E DELLA B. V. M.
G. R. A. Livatino UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede_Beato
Meditazione sul Vangelo di Mc 3, 22-30
Gesù è venuto a guarire i peccatori.
Pensare che si possano scacciare i demoni con il potere dello stesso demonio significa non voler riconoscere l’azione di Cristo. Gesù lo vuole dimostrare ai farisei con un ragionamento molto logico: “Come può Satana scacciare Satana?”. Ma non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire. E questo è, in fondo, quel che capita ai farisei.
La figura dei farisei, nel corso dei secoli, non ha mai più avuto una buona reputazione. Non è giusto generalizzare, perché ci sono stati anche dei buoni farisei. Il Vangelo ci parla di Nicodemo e di Giuseppe di Arimatea come di persone rispettabili che, in seguito, diventeranno perfino discepoli di Gesù. Leggendo il Vangelo corriamo il rischio di farci condizionare dagli episodi e dai commenti di Gesù sui farisei – i peggiori, quelli che gli rendevano tranelli -, visto che ci mettiamo sempre dalla sua parte, e di giudicare così quella gente molto duramente. Può essere un ottimo esercizio ascetico pensare, sia pure come ipotesi, che anche noi potremmo essere “farisei”. Non rifiutiamo Cristo esplicitamente, ma ci vergogniamo di difendere il Crocifisso, la Chiesa, il Papa o i sacerdoti davanti ai nostri amici. Diciamo di essere cristiani, ma non accettiamo né comprendiamo fino in fondo ciò che questo comporta per la nostra vita. Ci sarà sempre qualcosa da correggere, da migliorare. È importante pensare che anche noi possiamo sbagliare, che possiamo essere arroganti, invidiosi, egoisti… Gesù ha detto che anche il giusto pecca sette volte. La differenza fra i farisei, presentata dal Vangelo e noi deve stare nel fatto che noi riconosciamo i nostri difetti e accettiamo il bisogno di Qualcuno che ci aiuti, comprenda e perdoni. Gesù è venuto per guarire i peccatori. Ma non può perdonare chi crede di non aver peccato. Riconosciamo la nostra colpa, e chiediamo al Signore di concederci la grazia della sua redenzione.
Lunedì 24 Gennaio
3.a del Tempo Ordinario
S. Francesco di Sales (m); B. Paola Gambara Costa
La mia fedeltà e il mio amore saranno con lui
2Sam 5,1-7.10; Sal 88; Mc 3,22-30
Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.
(II Timoteo 1,10)
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 88)
Rit: La mia fedeltà e il mio amore saranno con lui.
Un tempo parlasti in visione ai tuoi fedeli, dicendo:
«Ho portato aiuto a un prode,
ho esaltato un eletto tra il mio popolo.
Ho trovato Davide, mio servo,
con il mio santo olio l’ho consacrato;
la mia mano è il suo sostegno,
il mio braccio è la sua forza.
La mia fedeltà e il mio amore saranno con lui
e nel mio nome s’innalzerà la sua fronte.
Farò estendere sul mare la sua mano
e sui fiumi la sua destra».
Il salvatore nostro Cristo Gesù ha vinto la morte e ha fatto risplendere la vita per mezzo del Vangelo.
(II Timoteo 1,10)
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