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22 gennaio, 2022

✝ Pensiero del 22 gennaio 2022

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S. T. D. E DELLA B. V. M.

G. R. A. Livatino UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede_Beato

Meditazione sul Vangelo di Mc 3, 20-21

Dicevano: “É fuori di sé”.
Cristo non è un uomo che passa nella vita senza lasciare traccia. Egli è pienamente consapevole di avere una missione e di doverla compiere: ogni sua azione è in funzione di essa e ruota attorno ad essa. Il brano del Vangelo ci si presenta brevissimo, ma contiene un dramma: Gesù è rifiutato dai suoi familiari! Il colpo che si riceve da un nemico è doloroso, ma quanto più lo è quello ricevuto dall’amico, e da chi ti è più vicino!
La missione di Cristo dà senso alla sua esistenza. La vita umana, privata del suo senso, diventa un puro e semplice susseguirsi di eventi con obbiettivi parziali o, comunque, sempre contingenti. Sopra quale fondamento ho deciso di costruire la mia vita? La fede deve farmi percepire un obbiettivo unico e trascendente: ciò per cui la vita vale la pena di essere vissuta. “Essere qualcuno” non significa essere un personaggio da mass media: comparire sulle prime pagine dei giornali, creare un impero finanziario, diventare un divo televisivo! Essere qualcuno consiste nel realizzarsi come persona, come uomo o donna tra gli uomini e le donne del mondo d'oggi, seguendo l’esempio di Colui che è Uomo per eccellenza. Essere qualcuno significa arrivare alla piena maturità in Cristo, essere ciò che si è a partire dal Battesimo. Cristiano non è colui che così si definisce, ma colui che come tale conduce la propria esistenza, fondata sull’insegnamento di Gesù.

Sabato 22 Gennaio
2.a del Tempo Ordinario
S. Vincenzo (mf); S. Vincenzo Pallotti; B. Guglielmo G. Chaminade, B. Laura Vicuna
Fa splendere il tuo volto, Signore, e noi saremo salvi
2Sam 1,1-4.11-12.17.19.23-27; Sal 79; Mc 3,20-21

Apri, Signore, il nostro cuore ed accoglieremo le parole del Figlio tuo.
(Atti degli Apostoli 16,14)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 79)
Rit: Fa splendere il tuo volto, Signore, e noi saremo salvi.

Tu, pastore d’Israele, ascolta,
tu che guidi Giuseppe come un gregge.
Seduto sui cherubini, risplendi
davanti a Èfraim, Beniamino e Manasse.
Risveglia la tua potenza
e vieni a salvarci.

Signore, Dio degli eserciti,
fino a quando fremerai di sdegno
contro le preghiere del tuo popolo?
Tu ci nutri con pane di lacrime,
ci fai bere lacrime in abbondanza.
Ci hai fatto motivo di contesa per i vicini
ed i nostri nemici ridono di noi.

Apri, Signore, il nostro cuore ed accoglieremo le parole del Figlio tuo.
(Atti degli Apostoli 16,14)

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