LE SCARPETTE DI SARA - PER NON DIMENTICARE
Recentemente con grande onore siamo stati contatti da Marco Marchetti e la sua equipe artistica, spiegandoci di aver realizzato un brano musicale per ricordare, attraverso la storia di Sara, ogni vittima al dramma della Shoah.
Il brano ci ha toccati immediatamente, profondamente, e ci teniamo a condividerlo con ognuno di voi.
Grazie di cuore a Marco e a tutta la squadra per lo splendido lavoro e per aver scelto di divenire Testimone della Memoria.
Grazie infinite a chiunque cammina al nostro fianco.
Marco Marchetti: "Questo brano è nato da due anni di studio che ho svolto sulla Shoah: approfondimenti, testimonianze dirette dei sopravvissuti e l’enorme cinematografia presente oggi. Ma l’episodio che mi ha dato la forza di scrivere il testo è stato quando l’anno scorso, durante il giorno della memoria, le mie figlie, uscendo da scuola, hanno cantato assieme a tutti i bambini dell’elementari, un brano famosissimo GAM GAM (brano di Ennio Morricone) portando in mano dei disegni fatti da loro sulla deportazione e sui campi di concentramento. Sentire quelle voci innocenti che cantavano, come i piccoli arrivati nei campi e prossimi alla morte, mi hanno profondamente commosso, ero l’unico genitore che piangeva davanti a quella rappresentazione scolastica.
Parlando con i miei amici musicisti e arrangiatori, ne cito giusto alcuni Marco Resovaglio, Matteo Marchetti e Daniela Dada Loi, ci siamo riuniti in studio per scrivere la melodia e cominciare gli arrangiamenti. C’è voluto molto tempo per scegliere le giuste sonorità, creare i cori e capire quali strumenti fossero più giusti per il messaggio, ma soprattutto per emozionare. Purtroppo con la pandemia è stato tutto molto complicato, ma alla fine siamo andati avanti. Abbiamo fatto una grande ricerca di illustratori, ma solo uno ci ha risposto positivamente: Christian Galli che si è messo in gioco con un tema cosi particolare e devo dire che ha portato ottimi risultati soprattutto sull’espressività dei personaggi e la ricerca dei particolari nelle immagini, soprattutto i paesaggi e le vedute di Varsavia nel 1940 sono a dir poco meravigliose!
Questo brano vuole raccontare i fatti che sono avvenuti in Polonia durante l’occupazione nazista, il dramma, il dolore di questa piccola bambina di nome Sara, che dovrà cambiare vita per colpa di leggi folli, che la porteranno a perdere tutto e che si concluderà con la deportazione nel campo di concentramento di Auschwitz – Birkenau.
Sara rappresenta tutti i bambini che hanno perso la loro vita in quel piano criminale, avallato dal governo nazista e appoggiato da molte nazioni complici di questo genocidio
Questo lavoro vuole tenere viva la memoria su questi fatti, affinché non accadano mai più e insegnino, soprattutto ai giovani, a saper lottare contro le discriminazioni di qualunque genere. Discriminare vuol dire in molti casi “uccidere” la diversità dell’altro e questo non vogliamo che accada più.
Attraverso le note di questa canzone, Sara e i milioni di bambini, volano liberi nel cielo e rimangono vivi nel ricordo e nella mente.
Grazie!
Federica Pannocchia
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