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S. T. D. E DELLA B. V. M.
G. R. A. Livatino e S. R. M. Rivi_Beati
Nel nostro cammino di fede, è necessario che qualcuno ci parli di Gesù, per farne esperienza ed incontrarlo, come ha fatto Giovanni, con i suoi. Allora, cerchiamolo e si farà trovare ed anche noi diremo "abbiamo trovato il Messia. "
Meditazione sul Vangelo di Gv 1,35-42
Dove abiti?
Se prima era Giovanni Battista ad introdurci alla persona di Gesù, ora è Cristo stesso a farsi conoscere. Lo fa invitando i due discepoli a riflettere sulla loro ricerca e portandoli a passare del tempo con Lui. Dopo questo incontro personale, Andrea seguirà le orme del suo primo maestro, il Battista, conducendo suo fratello Pietro a Gesù.
Nel vangelo di Giovanni le prime parole di Gesù non sono una affermazione di principio o una parabola. Sono un interrogativo: «Chi cercate?». Gesù non esalta i due discepoli con nuovi progetti, non li colpisce con alti ragionamenti. Li blocca e li fa riflettere con una domanda: cosa vogliono, cosa si aspettano, di cosa o di chi sono alla ricerca? È come se dicesse loro, insieme al profeta Amos: «Cercate me e vivrete» (Am 5,4). Alla domanda i due discepoli rispondono esprimendo un desiderio: vogliono sapere dove abita, dove lo possono trovare. E Cristo risponde: «Venite e vedrete». Si tratta di andare per vedere, non viceversa. Li invita a stare con Lui nella semplice familiarità di una casa. Questo “stare” li porterà ad “innamorarsi” di Gesù e del suo vangelo, e a guardare il Maestro con occhi nuovi. Sono le tappe del cammino della fede: non c’è un “vedere” Dio, se non si parte da un “cercare” profondo, da un desiderio di sapere “dove abita” Cristo, dove lo si può incontrare; se non ci si ferma presso di Lui, se non si rischia di seguirlo con fiducia, senza conoscere dove ci condurrà. Alla domanda «dove abita Dio?», un rabbino rispondeva dicendo: “Dio abita dove lo si lascia entrare». Anche la testimonianza che segue l’incontro deve essere offerta secondo lo stile di Cristo presentato in questo brano del vangelo. Ci si deve sempre domandare se chi abbiamo davanti cerca veramente Dio, se si tratta di una ricerca di facciata, di tradizione (come spesso avviene ad esempio per il catechismo), perché, se è così, le nostre parole andranno a vuoto: non si può dare a chi non vuol ricevere, a chi non avverte il bisogno di Dio. San Benedetto, a chi bussava al suo monastero per iniziare la vita monastica, si rivolgeva così: «Se davvero cerchi Dio». La fede non vive solo di risposte, ma anche di domande giuste.
4 Gennaio
Tempo di Natale
S. Angela da Foligno; S. Elisabetta A. Seton; Ss. Ermete e Caio
Tutta la terra ha veduto la salvezza del Signore
1Gv 3,7-10; Sal 97; Gv 1,35-42
Dio, che molte volte ed in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio.
(Ebrei 1,1-2)
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 97)
Rit: Tutta la terra ha veduto la salvezza del Signore.
Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.
Risuoni il mare e quanto racchiude,
il mondo e i suoi abitanti.
I fiumi battano le mani,
esultino insieme le montagne.
Davanti al Signore che viene a giudicare la terra:
giudicherà il mondo con giustizia
ed i popoli con rettitudine.
Dio, che molte volte ed in diversi modi nei tempi antichi aveva parlato ai padri per mezzo dei profeti, ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio.
(Ebrei 1,1-2)
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