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S.
T. D. E DELLA B. V. M.
G.
R. A. Livatino e S. R. M. Rivi_Beati
Gesù è il Figlio amato. Battezzati….siamo anche noi figli nel Figlio....e perciò figli amati.
Meditazione sul Vangelo di Lc 3,15-16.21-22
Il cielo si aprì e scese su di lui lo Spirito Santo.
Il tema liturgico di questa domenica è la novità dell’azione di Dio nella storia. Nuovo, infatti, è il linguaggio di Dio in Isaia: «…è finita la schiavitù, ogni valle sia colmata, ogni monte e colle siano abbassati, ecco, il Signore Dio viene con potenza, con il braccio egli detiene il dominio» (prima lettura). E’ una novità assoluta che Gesù sia battezzato da Giovanni, che il cielo si apra, che lo Spirito discenda in forma di colomba, che si oda una voce dal cielo: «Tu sei il mio figlio prediletto» (Vangelo). È nuova la realtà dell’uomo che riceve il battesimo: «un lavacro di rigenerazione e di rinnovamento dello Spirito Santo, effuso su di noi abbondantemente per mezzo di Gesù Cristo» (seconda lettura).
Se Dio è intervenuto nel passato con un’irruzione di vita e di speranza nuove, interviene anche nel presente ed interverrà nel futuro, perché Dio è fedele. La novità che Dio infonde nel cuore degli uomini incide e si ripercuote nella storia. È in sé invisibile, interiore, nettamente spirituale. Per prima cosa, rende nuovo il cuore, poi dal cuore dell’uomo e con l’aiuto dell’uomo, trasforma anche la realtà storica. La novità che viene da Dio è efficace, ma si compie nell’uomo a condizione che l’uomo non la ostacoli. D’altra parte, dobbiamo ammettere che l’efficacia di Dio non è manipolabile a nostro piacimento: Dio mostra la sua efficacia quando e come vuole. Nel vangelo, il battesimo di Gesù è descritto come un’epifania cioè una rivelazione di Dio. Lo stesso deve essere il Battesimo del cristiano: deve mostrare, rendere evidente ciò che Dio è e ciò che Dio opera in lui. Il battesimo imprime un carattere indelebile, per questo si riceve una sola volta per tutta la vita. Che cosa accade, allora, quando non si vive come cristiani, quando si rinnega la propria fede? L’impronta battesimale rimane. Questa impronta è allo stesso tempo memoria ed invito: «Ricorda che sei un battezzato», «Sii ciò che sei, vivi ciò che sei». Sei libero, ma l’impronta divina ti indica il vero cammino per la tua libertà, lontano da miraggi ingannevoli. Come agisce il battezzato che vuole vivere come tale? Ratifica ogni giorno con l’agire concreto l’impronta divina che porta impressa. Testimonia decisamente e con coraggio la trasformazione che Dio ha operato nel suo essere per mezzo del battesimo.
09 gennaio 2022
BATTESIMO DEL SIGNORE (anno C) – P
S. Marcellino; S. Adriano; S. Fillano
Benedici il Signore, anima mia
Is 40,1-5.9-11; Sal 103; Tt 2,11-14; 3,4-7; Lc 3,15-16.21-22
Viene colui che è più forte di me, disse Giovanni; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco.
(Luca 3,16)
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 103)
Rit: Benedici il Signore, anima mia.
Sei tanto grande, Signore, mio Dio!
Sei rivestito di maestà e di splendore,
avvolto di luce come di un manto,
tu che distendi i cieli come una tenda.
Costruisci sulle acque le tue alte dimore,
fai delle nubi il tuo carro,
cammini sulle ali del vento,
fai dei venti i tuoi messaggeri
e dei fulmini i tuoi ministri.
Quante sono le tue opere, Signore!
Le hai fatte tutte con saggezza;
la terra è piena delle tue creature.
Ecco il mare spazioso e vasto:
là rettili e pesci senza numero,
animali piccoli e grandi.
Tutti da te aspettano
che tu dia loro cibo a tempo opportuno.
Tu lo provvedi, essi lo raccolgono;
apri la tua mano, si saziano di beni.
Nascondi il tuo volto: li assale il terrore;
togli loro il respiro: muoiono,
e ritornano nella loro polvere.
Mandi il tuo spirito, sono creati,
e rinnovi la faccia della terra.
Viene colui che è più forte di me, disse Giovanni; egli vi battezzerà in Spirito Santo e fuoco.
(Luca 3,16)
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