Meditazione sul Vangelo di Lc 10,1-9
Operai del Vangelo.
San Luca ci racconta dei settantadue discepoli inviati a predicare. Gli operai sono pochi, e solo la preghiera può aumentarne il numero. L’evangelista ci racconta poi il destino degli operai del Signore. Saranno agnelli in mezzo ai lupi: senza alcuna sicurezza se non quella del Signore, dovranno rischiare e non avranno compenso, se non il necessario per vivere.
Nell’Europa cristiana mancano i sacerdoti, i religiosi e le suore. I conventi chiudono, le parrocchie non hanno più un proprio parroco ma lo hanno in comune ad altre parrocchie. Il Signore aveva detto di pregare per avere gli operai. Forse lo facciamo poco perché preferiamo organizzarci da soli. Come è possibile incoraggiare qualcuno a scegliere di essere come “un agnello in mezzo ai lupi”? Come incoraggiare un giovane a farsi sacerdote, se è una vita di rinunce e di povertà, aggredito da tutto e da tutti? Ma come possiamo noi laici – uomini e donne – essere nel nostro piccolo i discepoli che portano la buona novella, se il prezzo minimo da pagare è quello di essere derisi, oppure tacciati di essere poco moderni? Quando si offende Dio, la fede, la Chiesa o il Papa non amiamo prendere le difese di quanto ci sta a cuore, se prima non siamo sicuri di non rimanere soli, esclusi dal gruppo che non la pensa come noi. Dunque il Signore ci chiede di lavorare per lui. Senza soldi, né potere, né ammirazione. Non chiacchierando e perdendo tempo e non convincendo la gente a forza di parole, ma portando la pace di Cristo. Chi ha conosciuto il Signore non potrà fare finta di niente, perché sa che Lui dà a ciascuno qualche lavoro per l’edificazione del suo Regno. Ci sarà il missionario in terre lontane, e ci sarà chi, costretto in un letto di ospedale, saprà donare un sorriso a chi lo cura e, alla domanda se non soffre e come faccia a sorridere, potrà dire: “perché ho conosciuto l’amore del Signore. Lui è vicino e il suo regno di pace e giustizia è vicino – a me e a tutti quelli che lo vogliono!”.
18 Ottobre
I tuoi santi, Signore, dicono la gloria del tuo regno
Io ho scelto voi, dice il Signore, perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga.
(Giovanni 15,16)
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 144)
Rit: I tuoi santi, Signore, dicano la gloria del tuo regno.
Ti lodino, Signore, tutte le tue opere
e ti benedicano i tuoi fedeli.
Dicano la gloria del tuo regno
e parlino della tua potenza.
Per far conoscere agli uomini le tue imprese
e la splendida gloria del tuo regno.
Il tuo regno è un regno eterno,
il tuo dominio si estende per tutte le generazioni.
Giusto è il Signore in tutte le sue vie
e buono in tutte le sue opere.
Il Signore è vicino a chiunque lo invoca,
a quanti lo invocano con sincerità.
Io ho scelto voi, dice il Signore, perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga.
(Giovanni 15,16)
Nessun commento:
Posta un commento