"Spero di poterti confidare tutto, come non ho mai potuto fare con nessuno, e spero che mi sarai di grande sostegno."
(...) "Voglio cominciare da quando ti ho ricevuto, e cioè dal momento in cui ti ho visto sul tavolo tra i regali di compleanno.
Venerdì 12 giugno ero sveglia alle sei, ovvio, era il mio compleanno. Ma alle sei non mi potevo alzare, così aspettai fino alle sette meno un quarto. Quando non riuscii più a trattenermi dalla curiosità andai in tinello dove Moortje (la gatta) mi salutò strisciando la testa contro i piedi. Poco dopo le sette andai da papà e mamma e poi in salotto per aprire i pacchetti: tu ero il primo, sicuramente uno dei più belli.
(...) Ma eccomi al motivo per cui mi è venuta l'idea di tenere un diario: non ho un'amica.
Per essere più precisa devo spiegarmi meglio, perché nessuno crederà che una ragazzina di tredici anni possa essere completamente sola al mondo. Infatti non è vero.
Ho dei cari genitori e una sorella di sedici anni. In tutto avrò almeno una trentina di conoscenti, quelle che di solito si chiamano amiche.
(...) Con tutte le mie conoscenti posso soltanto divertirmi; si fanno discorsi banali e non si parla mai di argomenti più intimi, qui casca l'asino.
Forse sono io che non mi fido, comunque il problema esiste ed è un peccato non poterlo eliminare. Ecco il perché del diario.
Per riuscire a immaginare meglio l'amica tanto desiderata non scriverò i fatti nel diario come tutti gli altri ma voglio che il diario diventi la mia amica, un'amica che si chiama Kitty.
Visto che nessuno capirà un'acca di quello che racconto a Kitty se non mi presento, faró un breve riassunto della mia vita, anche se mi scoccia.
Mio padre, che è un vero tesoro di padre, si sposò appena a trentasei anni con mia madre che ne aveva venticinque.
Mia sorella Margot nacque nel 1926 a Francoforte sul Meno in Germania. Il #12giugno 1929 poi nacqui io.
Nessun commento:
Posta un commento