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02 giugno, 2022

✝ Pensiero del 02 giugno 2022


S. T. D. E DELLA B. V. M.

Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede


Meditazione sul Vangelo di Gv 17,20-26
La felicità arriva solo attraverso la santità.
È la santità che Cristo chiede per i cristiani è stata nel corso del tempo oggetto di meditazione. Si può dire che questi venti secoli dalla venuta di Cristo rappresentano la lotta dell’uomo per santificarsi e per arrivare alla verità. Oggi il secolarismo e il materialismo hanno fatto si che molti cristiani abbiano bisogno di rinnovare la freschezza dell’impegno per la santità; si lotta per la santità solo se si comprende chiaramente che la santità – che altro non è se non la sequela di Cristo – rende felici in questa vita come nell’altra.
Prima di morire Cristo chiede al Padre che ci santifichi. Lo chiede al Padre dopo aver predicato, per tre anni, agli uomini di santificarsi. Sa che siamo stati creati per essere felici in questa vita e nell’altra, e che la felicità arriva solo attraverso la santità. Ma che significa essere santo? Significa semplicemente vivere secondo gli insegnamenti di Gesù. In un quadro di epoca medioevale sono raffigurati le tre classi sociali di quel tempo. Prima un vescovo che dice: “Io vi istruisco”, poi un guerriero che dice: “Io vi difendo”, e poi ancora un contadino che dice: “Io vi procuro il cibo”. Il pittore, con astuzia, ha dipinto dietro di loro il demonio che dice: “E io vi porterò via tutti se non farete il vostro dovere”. In effetti, ci si guadagna il cielo facendo ciò che siamo chiamati a fare; questo è santificarsi. Si santifica la madre di famiglia che educa i figli nella fede, il padre che cerca il tempo da dedicare alla moglie e ai figli, lo studente che usa con profitto il suo tempo per prepararsi al domani, il sacerdote che si dedica completamente al suo ministero, il giovane che vive con fedeltà a Dio la vita di grazia, la persona sposata ch'è sensibile e fedele all’amore coniugale. Siamo tutti chiamati a essere santi e tutti possiamo esserlo, impegnandoci a realizzare quello che Dio ci chiede, e avendo fiducia in quello che Cristo stesso chiede al Padre per la nostra santificazione.

Giovedì 02 Giugno 

Ss. Marcellino e Pietro (mf); S. Eugenio I; S. Erasmo
7.a di Pasqua  

At 22,30; 23,6-11; Sal 15; Gv 17,20-26 

Proteggimi, o Dio: «In te mi rifugio».

Siano tutti una cosa sola, come tu, Padre, sei in me e io in te, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.

 (Giovanni 17,21)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 15)
Rit: Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.

Proteggimi, o Dio: in te mi rifugio.
Ho detto al Signore: «Il mio Signore sei tu».
Il Signore è mia parte di eredità e mio calice:

«Nelle tue mani è la mia vita».


Benedico il Signore che mi ha dato consiglio;
anche di notte il mio animo mi istruisce.
Io pongo sempre davanti a me il Signore,
sta alla mia destra, non potrò vacillare.

Per questo gioisce il mio cuore
ed esulta la mia anima;
anche il mio corpo riposa al sicuro,
perché non abbandonerai la mia vita negli inferi,
né lascerai che il tuo fedele veda la fossa.

Mi indicherai il sentiero della vita,
gioia piena alla tua presenza,
dolcezza senza fine alla tua destra.

Siano tutti una cosa sola, come tu, Padre, sei in me e io in te, perché il mondo creda che tu mi hai mandato.

 (Giovanni 17,21)

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