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S. T. D. E DELLA B. V. M.
Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede
Simon Pietro disse a Gesù: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». Rispose Gesù: «Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa».
(Matteo 16, 16.18)
Meditazione sul Vangelo di Mt 16,13-19
Tu sei il Cristo!
La Chiesa celebra oggi la solennità dei santi Pietro e Paolo Apostoli, che sono stati chiamati a dare alla Chiesa le primizie della fede cristiana. Noi crediamo secondo il credo apostolico, ricevendo la loro testimonianza e le loro certezze. La nostra fede deve essere apostolica anche per questa imitazione della vita e dell’esperienza degli Apostoli. Per la perspicacia della sua professione di fede in Gesù, Messia, Figlio di Dio, Pietro viene eletto fondamento della Chiesa, sovrintendente che decide autorevolmente a nome di Cristo. Dietro di lui è Cristo stesso che opera, al quale la Chiesa appartiene. Gesù, infatti, dice «la mia Chiesa».
Nel brano evangelico odierno è in questione quel personaggio o quella figura messianica che doveva venire alla fine dei tempi per restaurare l’armonia in mezzo al suo popolo. Dalle risposte dei discepoli, però, risulta che nessuno identificava Gesù nel Figlio dell’uomo, nessuno riconosceva che in lui erano iniziati gli ultimi tempi, cioè il momento decisivo dell’agire di Dio nella storia. La gente identificava il Figlio dell’uomo in Giovanni Battista, o nei profeti Elia e Geremia, o in qualche altro profeta che sarebbe ritornato, ma in nessun modo in Gesù di Nazareth. Era gente ancora in attesa, Gesù per loro non era “Colui che deve venire”. I discepoli la pensano, però, diversamente dalla gente. Per loro il Figlio dell’uomo è Gesù stesso, come qui appare dalle due domande che egli pone usando, nella prima, il titolo “Figlio dell’uomo” e nell’altra, il pronome “io”. Perciò è normale che, alla domanda di Gesù, «Voi chi dite che io sia?», essi rispondano con un atto di fede messianica. La domanda ha lo scopo di indagare se Gesù è o no il Cristo. Ed è Pietro che confessa Gesù dicendo: “Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente”. Meglio di così non si può dire! Il Messia, l’atteso Figlio dell’uomo, non è solo un discendente di Davide, non è uno degli antichi profeti che ritorna tra il suo popolo. Il Cristo, cioè l’inviato di Dio, è il Figlio stesso di Dio. Dio non ha mandato un semplice uomo, per quanto importante possa essere, ma ha mandato suo Figlio. Lo spazio in cui risuona l’atto di fede non è però quello della gente, ma quello dei discepoli, ovvero lo spazio in cui vi è la possibilità d'ascoltare e capire, non mediante le proprie forze, ma con l’aiuto di Gesù Maestro e con l’aiuto del Padre che si rivela ai piccoli. Perché la fede è sempre un dono del Padre.
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 33)
Rit: Il Signore mi ha liberato da ogni paura.
Benedirò il Signore in ogni tempo,
sulla mia bocca sempre la sua lode.
Io mi glorio nel Signore:
i poveri ascoltino e si rallegrino.
Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: mi ha risposto
e da ogni mia paura mi ha liberato.
Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.
L’angelo del Signore si accampa
attorno a quelli che lo temono, e li libera.
Gustate e vedete com’è buono il Signore;
beato l’uomo che in lui si rifugia.
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