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14 giugno, 2022

✝ Pensiero del 14 giugno 2022

 


S. T. D. E DELLA B. V. M.

Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede

MEMORIA Aushwitz – Apertura per la prima volta dei cancelli del campo di Concentramento era il 14 giugno 1940

Meditazione sul Vangelo di Mt 5,38-42

Amare i nemici.

La liturgia d'oggi insiste ancora sull’amore per il nemico. La Legge nuova proclamata da Gesù non permette false interpretazioni né sconti all’amore che Egli stesso ci ha dimostrato, quando, pur essendo Dio, si è umiliato per amor nostro, e ci ha amati fino al punto di dare la sua stessa vita in riscatto per i nostri peccati. Nell’esempio di Cristo troviamo la forza per obbedire ai suoi comandamenti.

Il comandamento dell’amore per i propri nemici, per coloro che ci hanno fatto o ci fanno del male, è forse il più difficile da adempiere tra quelli indicati nel Vangelo, perché esige la rinuncia personale più costosa. Ma è anche il comandamento che rende più autentica una condotta davvero cristiana, e Gesù, che è Dio e ci conosce meglio di noi stessi, ne è ben consapevole quando ce lo propone in questo modo così categorico. La prova che l’amore per i nemici non è un’utopia, ma opzione concreta e realtà fattibile, l’hanno data, nella storia, i tantissimi martiri della Chiesa che sono morti perdonando i loro carnefici e persecutori, e pregando per la loro conversione; né più né meno del loro divino Maestro, poiché «il discepolo non è da più del suo Maestro. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi». Perciò, atteggiamenti tanto contrari come l’odio, il rancore o l’approvazione di chi opera in modo contrario agli insegnamenti del Vangelo e della Chiesa non possono trovare spazio nel comportamento, nei pensieri e nelle parole di un cristiano. Cosa fare quando perdonare il prossimo ci risulta particolarmente difficile e gravoso? È allora che conviene leggere con attenzione il Vangelo e meditare a lungo le parole del Signore, affinché ne comprendiamo bene la portata e gli chiediamo la grazia di aiutarci a metterle in pratica nella nostra esistenza, persuasi del fatto che crescere nella nostra perfezione cristiana consiste proprio in questo. Ricordiamoci che solo il perdono cristiano può liberare il cuore dalla tristezza e dall’ amarezza, oltre a gettare un ponte di riconciliazione e di pace tra gli uomini.

Martedì 14 Giugno 

S. Eliseo profeta; Ss. Valerio e Rufìno; S. Metodio
11.a del Tempo Ordinario

1Re 21,17-29; Sal 50; Mt 5,43-48

Pietà di noi, Signore: «Abbiamo peccato».

Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore:

«Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri».

(Giovanni 13,34)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 50)
Rit: Pietà di noi, Signore: «Abbiamo peccato».

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.

Sì, le mie iniquità io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto.

Distogli lo sguardo dai miei peccati,
cancella tutte le mie colpe.
Liberami dal sangue, o Dio, Dio mia salvezza:
«La mia lingua esalterà la tua giustiziai».

Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore:

«Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri».

(Giovanni 13,34)

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