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28 marzo, 2022

✝ Pensiero del 28 marzo 2022

 

S. T. D. E DELLA B. V. M.

Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede

Meditazione sul Vangelo di Gv 4,43-54

Tuo figlio vive!

La vita non fa sconti a nessuno. È sempre un dono da accogliere e mai da possedere, è sempre una sorpresa e una prova. Non guarda in faccia nessuno, non conta se sei ricco, non la puoi barattare e vendere, comprare o dominare.  Il Vangelo presenta la figura desolata di un funzionario del re, di un notabile del governo, di un uomo oltre la media che non ha bisogno di nessuno, che non è costretto a mescolarsi con i miserabili che seguono Gesù. Lui ha tutto, ma non possiede la vita. Infatti, suo figlio è malato gravemente e a quel figlio è legata la sua felicità. Ha un cuore di padre prima delle sue cariche e della sua posizione sociale. Alla forza della vita di suo figlio non può comandare. Se ne sta fuggendo e solo Gesù la può trattenere. Gesù non si dimostra tenero verso di lui, perché è un notabile, anzi lo prova, lo rimanda a casa con una promessa: «Tuo figlio vive». È la parola che tutti noi vorremmo sentirci dire sulle nostre disgrazie: «Tuo padre vive, tuo figlio vive, tua madre vive, tua moglie vive, tuo marito vive». La vorremmo sempre sentire sulle morti e le disgrazie che popolano la nostra esistenza, la vorremmo sentire anche sulle nostre vite spente. Spesso viviamo, ma ci spostiamo nel mondo come cadaveri ambulanti, perché non sentiamo più niente, abbiamo l’anima morta, il cuore spento, la fantasia imprigionata solo nel male, incattivita nel voler perseguire ad ogni costo i nostri disegni malvagi, le nostre passioni incontrollate. Il funzionario del re accetta, si fida, ritorna a casa, col cuore in gola, tra la certezza e il dubbio, tra la fiducia che Gesù gli ha ispirato e la tentazione di uomo di volere verifiche. È in un cammino di fede come tutti noi, che vogliamo conferme, segni, evidenze. È stato il cammino in cui ha giocato la sua libertà, e l’ha iniziato rivolgendosi con fiducia a Gesù e l’ha completato nel cammino di ritorno a casa.

Ha in regalo la vita del figlio, ma soprattutto la fede, la certezza che su Dio può sempre contare, la sua speranza non verrà mai meno, è fondata sull’abbandono in Gesù. La sorgente è sempre Lui.

Lunedì 28 Marzo 
S. Stefano Harding; S. Ilarione; B. Giovanna M. De Maillé
4.a di Quaresima (anno C)
Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato
Is 65,17-21; Sal 29; Gv 4,43-54

Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!
Cercate il bene e non il male, se volete vivere, e il Signore sarà con voi.
Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!

 (Amos 5,14)

 SALMO RESPONSORIALE (Salmo 29)

Rit: Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato.

Ti esalterò, Signore, perché mi hai risollevato
e non hai permesso ai miei nemici di gioire su di me.
Signore, hai fatto risalire la mia vita dagli inferi,
mi hai fatto rivivere perché non scendessi nella fossa.

Cantate inni al Signore, o suoi fedeli,
della sua santità celebrate il ricordo,
perché la sua collera dura un istante,
la sua bontà per tutta la vita.
Alla sera è ospite il pianto
e al mattino la gioia.

Ascolta, Signore, abbi pietà di me,
Signore, vieni in mio aiuto!
Hai mutato il mio lamento in danza,
Signore, mio Dio, ti renderò grazie per sempre.

Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!
Cercate il bene e non il male, se volete vivere, e il Signore sarà con voi.
Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!

 (Amos 5,14)

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