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23 marzo, 2022

✝ Pensiero del 23 marzo 2022

 

S. T. D. E DELLA B. V. M. Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede
Praticare la Legge, ed è accogliere lo Spirito di Gesù.
Meditazione sul Vangelo di Mt 5,17-19

Non c’è niente da buttare.

Siamo in tempi di grandi cambiamenti, ancora più destabilizzanti perché avvengono in fretta. Noi adulti facciamo fatica ad adattarci. Ieri i nostri genitori ci facevano da maestri per tutte le cose della vita, oggi con i giovani dobbiamo farci insegnare tutto: a fare gli sms sul cellulare, a usare il computer, a leggere Internet, a fare la spesa più conveniente, a impostare la stessa azienda. Ma papà non si fa più così oggi. Sei fermo ancora al secolo scorso. È vero anche se ed è appena passato da pochi anni. Quello però che ci mette più in difficoltà è questa liquidazione del passato, questo continuo orientarsi al moderno, quasi fosse per natura sua sempre più adatto, più bello, più vero perché e di oggi. Gesù vive in tempi di grandi cambiamenti, di assoluta novità. E Lui che la provoca, è Lui che continuamente annuncia la buona notizia, la novità assoluta, la presenza di Dio nel mondo nella sua persona. Lui è il nuovo per eccellenza, e spinge gli uomini a cambiare tutto, a fare nuove tutte le cose, a non vivere di pezze come sempre ci si accontenta di fare. Ma una cosa chiara dice Gesù: il nuovo che Lui porta non è trascurare la legge che Dio da sempre ha sentito nel cuore degli uomini, non è liquidare il passato con il suo bagaglio di esperienze necessarie per capire il futuro. Lui non disprezza nessun comandamento che Dio, nella sua delicatissima pedagogia ha voluto come tappe di un cammino d crescita. Si mette nella stessa linea e la porta a compimento. I figli portano a compimento ciò che i genitori hanno iniziato, lo volgono al bene come appare alle loro nuove esperienze, non disprezzano il passato, le tradizioni; sanno andare in profondità a cercare le ragioni che hanno dato calore a quei comportamenti che oggi nella loro attuazione sembrano superati. Il mondo va avanti così. Il presente è la necessaria elaborazione del passato per creare un vero futuro, e il discernimento di tutte le energie, i doni che Dio ha fatto crescere nella storia per far crescere il suo Regno.

La speranza è proprio basata sulla certezza che Dio sta sotto questa continuità e la fa crescere verso nuove mete. A noi apprezzarle e non buttarle.

Mercoledì 23 Marzo 
S. Turibio di Mogrovejo; S. Gualterio; S. Ottone
3.a di Quaresima
Celebra il Signore, Gerusalemme
Dt 4,1.5-9; Sal 147; Mt 5,17-19

‎Gloria e lode a te, o Cristo!‎‎ ‎
‎Le tue parole, Signore, sono spirito e vita; ‎‎‎‎tu hai parole di vita eterna.‎‎ ‎
‎Gloria e lode a te, o Cristo!‎

(Giovanni 6,63.68)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 147)
Rit: Celebra il Signore, Gerusalemme.

Celebra il Signore, Gerusalemme,
loda il tuo Dio, Sion,
perché ha rinforzato le sbarre delle tue porte,
in mezzo a te ha benedetto i tuoi figli.

Manda sulla terra il suo messaggio:
la sua parola corre veloce.

«Fa scendere la neve come lana,
come polvere sparge la brina».


Annuncia a Giacobbe la sua parola,
i suoi decreti ed i suoi giudizi a Israele.
Così non ha fatto con nessun’altra nazione,
non ha fatto conoscere loro i suoi giudizi.

‎Gloria e lode a te, o Cristo!‎‎ ‎
‎Le tue parole, Signore, sono spirito e vita; ‎‎‎‎tu hai parole di vita eterna.‎‎ ‎
‎Gloria e lode a te, o Cristo!‎

(Giovanni 6,63.68)

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