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S. T. D. E DELLA B. V. M.
Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede
Meditazione sul Vangelo di Mt 7,7-12
Chiedere non costa proprio niente.
Molta gente dice che non è corretta nel pregare, perché si rivolge a Dio solo per chiedergli qualcosa. Io purtroppo prego solo quando ho bisogno, poi quando ho ottenuto quello che ho chiesto non prego più, fino alla volta successiva, sempre perché ho qualcosa da chiedere. Che cosa penserà Dio di me? Bell’amico sei! Vieni da me solo per interesse! Dal punto di vista umano è un discorso che fila, ma per il Signore non è questo il problema. Lui non è un calcolatore, uno che segna tutte le cose che ci dà per poi presentarci il conto. Dio ama gli uomini che sanno fare progetti, che hanno a cuore la loro vita, che sanno sognare. E che cosa è una preghiera di domanda a Dio se non dirgli che abbiamo qualcosa cui teniamo molto, che per noi e importante, di fronte alla quale ci sentiamo impotenti, e vogliamo che sia Lui a darci quella forza che da noi non siamo capaci di avere? Abbiamo un sogno da realizzare e lo vogliamo affidare a Lui. Non è che vogliamo scansare la fatica di impegnarci in prima persona. Se chiediamo che vada bene un esame non è che non studiamo, ce la mettiamo tutta e poi ci affidiamo a Dio. Anzi, la preghiera ti permette pure di avere la calma di chi sa che non gli può accadere nulla di male, che Dio sicuramente ti ritiene sempre un figlio. E se le cose non vanno per il verso che diciamo noi, non è detto che siano un male. Forse lo è per quel momento che stiamo vivendo. Ma Dio ha la vista lunga, se ti affidi a Lui non sbaglia mai. La preghiera ha sempre una risposta anche se non è quella che tu vuoi. Lascia fare a Dio che ha in mano la storia del mondo e di ciascuno di noi. La preghiera è chiedere, cercare, bussare, non è importunare Dio per estorcergli ciò che vogliamo. È l’atteggiamento del figlio: chiediamo non per forzare la mano, ma per aprire la nostra a quello che lui ci vuol donare. Ma noi faremo così con quelli che ci chiedono qualcosa o siamo della serie di quelli che non ascoltano nessuno, che anziché dare qualcosa, offrono con una mano e portano via con l’altra? Siamo una speranza per quelli che ci incontrano oppure siamo sempre e solo dei profittatori?
Dove troviamo la forza di essere per tutti una vera speranza?
Giovedì 10 Marzo
Ss. Caio e Alessandro; S. Vittore; S. Simplicio
1.a di Quaresima
Nel giorno in cui ti ho invocato mi hai risposto
Est 4,17; Sal 137; Mt 7,7-12
Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! Oggi non indurite il vostro cuore, ma ascoltate la voce del Signore. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 137)
Rit: Nel giorno in cui ti ho invocato mi hai risposto.
Ti rendo grazie, Signore, con tutto il cuore:
hai ascoltato le parole della mia bocca.
Non agli dèi, ma a te voglio cantare,
mi prostro verso il tuo tempio santo.
Rendo grazie al tuo nome per il tuo amore e la tua fedeltà:
«Hai reso la tua promessa più grande del tuo nome.
Nel giorno in cui ti ho invocato, mi hai risposto,
hai accresciuto in me la forza».
La tua destra mi salva.
Il Signore farà tutto per me.
Signore, il tuo amore è per sempre:
«Non abbandonare l’opera delle tue mani».
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