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11 marzo, 2022

✝ Pensiero del 11 marzo 2022

  

S. T. D. E DELLA B. V. M.

Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede

La divisione, è il nucleo che genera, ogni guerra. L'Opera di Dio, è un cammino che conduce alla Misericordia e alla Pace.

Meditazione sul Vangelo di Mt 5,20-26

Chiedere non costa proprio niente.

Sta sviluppandosi una tendenza abbastanza generalizzata che è quella che ciascuno si costruisce il suo Dio, ciascuno se lo fa bello, buono, grande, giusto come piace a lui. Se lo costruisce e distrugge come gli piace, lo fa esistere quando gli serve e come gli serve, lo dipinge cattivo o buono a seconda dei sentimenti che gli suggeriscono le fiction della TV, lo immagina fatto a suo uso e consumo. In questa arte dell’invenzione, la cosa più interessante e pericolosa è che Dio è visto come uno da godere o incontrare in privato, da soli, in un rapporto creatore-creatura senza interferenza alcuna. Così c’è il devoto che va a pregare perché gli possa andar bene la prossima rapina o porta la decima delle estorsioni che è riuscito a esigere, la donna di strada che lo ringrazia del guadagno della giornata, il donnaiolo per averla fatta franca, il ricco possidente di una fabbrica con cui guadagna sulla pelle dei dipendenti. Cose strane, del secolo scorso, eppure i nostri santuari, le nostre chiese sono piene anche di questi fedeli, e noi pure nel nostro piccolo usiamo Dio a nostro piacimento. C’è una frase nel vangelo chiarissima, che ribalta tutto questo modo comodo che abbiamo inventato di tenerci buono Dio: “Se presenti il tuo dono a Dio e ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te, lascia la tua offerta lì, accanto all’altare, va’ a riconciliarti prima con tuo fratello, poi vieni presentare il tuo dono”. Il rapporto con Dio non puoi averlo se stai arrabbiato col prossimo, se non guardi in faccia il tuo vicino, se in casa semini continuamente odio, se hai cancellato dalla tua vita le persone. Forse fare Quaresima è anche questo. È chiarissimo: non c’è rapporto con Dio nella verità se non è collocato nella bontà di un rapporto con gli altri. Purtroppo molti si nascondono dietro una religiosità di facciata: sempre mascherata rimane, mai vita vera. La religione è forza e speranza di pace e concordia.

Possiamo avere speranza di una comunione autentica con tutti e con Dio?

Ma questa speranza chi me la dà?

Venerdì 11 Marzo 
S. Sofronio; S. Pìonio; S. Eulogio
1.a di Quaresima
Se consideri le colpe, Signore, chi ti può resistere?
Ez 18,21-28; Sal 129; Mt 5,20-26

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! Oggi non indurite il vostro cuore, ma ascoltate la voce del Signore. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

(Ezechiele 18,31)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 129)
Rit: Se consideri le colpe, Signore, chi ti può resistere?

Dal profondo a te grido, o Signore;
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti
alla voce della mia supplica.

Se consideri le colpe, Signore,
Signore, chi ti può resistere?
Ma con te è il perdono:

«Così avremo il tuo timore».


Io spero, Signore.
Spera l’anima mia,
attendo la sua parola.
L’anima mia è rivolta al Signore
più che le sentinelle all’aurora.

Più che le sentinelle all’aurora,
Israele attenda il Signore,
perché con il Signore è la misericordia
e grande è con lui la redenzione.
Egli redimerà Israele
da tutte le sue colpe.

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! Oggi non indurite il vostro cuore, ma ascoltate la voce del Signore. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

(Ezechiele 18,31)

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