Soltanto ora!
Ascolta, o Dio!
Non una volta nella mia vita ho parlato con te,
ma oggi mi vien voglia di farti festa.
Sai, fin da piccolo mi hanno sempre detto che non esisti…
io stupido ci ho creduto.
Non ho mai contemplato le tue opere,
ma questa notte ho guardato dal cratere di una granata
al cielo di stelle sopra di me
ed affascinato dal loro scintillare,
ad un tratto ho capito come possa essere terribile l’inganno…
Non so, o Dio, se mi darai una mano,
ma io ti dico e tu mi capirai…
Non è strano che in mezzo a uno spaventoso inferno
mi sia apparsa la luce e io abbia scorto te?
Oltre a questo non ho nulla da dirti.
Sono felice solo perché ti ho conosciuto.
A mezzanotte dobbiamo attaccare,
ma non ho paura, tu guardi a noi.
Ed è il segnale! Me ne devo andare. Si stava bene con te.
Voglio ancora dirti, e tu lo sai, che la battaglia sarà dura:
può darsi che questa notte stessa venga a bussare da te.
Ed anche se finora non sono stato tuo amico,
quando verrò, mi permetterai di entrare?
Ma che succede, piango?
Dio mio, tu vedi quello che mi è capitato,
soltanto ora ho incominciato a veder chiaro…
Salve, mio Dio, vado… difficilmente tornerò.
Che strano, ora la morte non mi fa paura!
Preghiera trovata nella giubba di un soldato russo morto nella seconda guerra mondiale
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