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04 dicembre, 2021

Pensiero del 04 dicembre 2021

 Gesù, invita ad annunciare la Parola di Dio, ad usare Misericordia. Tutto parte, sempre da un'esperienza d'Amore, che i discepoli, ciascuno di noi, vivrà grazie a Dio, ed ai fratelli che il Signore ci mette accanto.

Meditazione sul Vangelo di Mt 9,35-38 – 10,1.6-8

Operai nella messe del mondo!

Nei primi versetti (v. 35-36) il Vangelo di oggi ci presenta un brano di profonda bellezza: «Gesù ha un cuore pieno di compassione e spende la propria vita nell’insegnare, annunciare e guarire l’uomo bisognoso ed indifeso». Mostra così quale dovrà essere la missione di coloro ai quali Dio ha fatto il grande dono della chiamata personale a seguirlo da vicino. Nei versetti successivi Cristo lancia un appello ad ogni cristiano: “La messe è molta, ma gli operai sono pochi! Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe! ”. Rispondere è compito di noi tutti, pregando e sostenendo le vocazioni nella Chiesa.

Cristo annunzia il Vangelo in ogni città e villaggio: non ne trascura neppure uno! “Percorreva tutte le città ed i villaggi…”: una missione che non lo lascia indifferente. Alla situazione dell’umanità, “le folle stanche e sfinite come pecore senza pastore”, bisognosa dell’amore del Padre, Egli spalanca le profondità del suo cuore perché tutti possano trovare ristoro, consolazione e salvezza! Un amore che Cristo nutre per le anime, che palpita per ogni umana esistenza, un amore personale capace di ristorare, custodire e consolare nel suo cuore divino ogni cuore umano. Gesù continua a guidare, insegnare, e a farsi presente nei sacramenti per mezzo dei suoi sacerdoti. Abbiamo bisogno di sacerdoti santi: “Il mondo necessita e chiede sacerdoti che conoscano il suo male e soffrano con lui. Sacerdoti i cui occhi brillino come smeraldi umidi a forza di speranza, come le pupille dei primissimi sacerdoti, che cominciarono l’opera della Chiesa dopo la morte di Cristo. Che abbiano l’anima posta in cielo ed i piedi sulla terra… le cui braccia possano sorreggere la croce dei propri fratelli insieme alla propria!”. Dio li sceglie ma chiede a ciascuno di noi di pregare perché mandi pastori che sappiano annunciare con generosità il Vangelo del Regno, ovunque ci sia un uomo “stanco e sfinito”. Mi sento partecipe della compassione di Gesù per gli uomini? Partecipo a questa compassione pregando per i sacerdoti, accettando ed appoggiando la vocazione che Dio potrebbe donare anche a me od a chi mi è più vicino e caro?

04 Dicembre

1.s d'Avvento
Beati coloro che aspettano il Signore
Is 30,19-21.23-26; Sal 146; Mt 9,35-38  – 10,1.6-8
Il Signore è nostro giudice, nostro legislatore, nostro re: «Egli ci salverà».
(Isaia 33,22)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 146)
Rit: Beati coloro che aspettano il Signore.

È bello cantare inni al nostro Dio,
è dolce innalzare la lode.
Il Signore ricostruisce Gerusalemme,
raduna i dispersi d’Israele.

Risana i cuori affranti
e fascia le loro ferite.
Egli conta il numero delle stelle
e chiama ciascuna per nome.

Grande è il Signore nostro,
grande nella sua potenza;
la sua sapienza non si può calcolare.
Il Signore sostiene i poveri,
ma abbassa fino a terra i malvagi.

Il Signore è nostro giudice, nostro legislatore, nostro re: «Egli ci salverà».
(Isaia 33,22)

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