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17 dicembre, 2021

Pensiero del 17 dicembre 2021

 Il lungo elenco della genealogia nel Vangelo di Matteo, in cui compaiono nomi di santi e di grandi peccatori, ci fa capire che Gesù di Dio, abbraccia tutta la storia umana, una storia ricca di eventi e persone straordinari, ma anche di eventi tragici e sconcertanti. La Sua Misericordia è per tutti.

S. T. D. E DELLA B. V. M.
G. R. A. Livatino e S. R. M. Rivi_Beati

Meditazione sul Vangelo di Mt 1,1-17
Si è fatto uno di noi.
Per il lettore non abituato a questo genere di testi biblici, leggere delle lunghe serie di nomi, con riferimenti a personaggi più o meno noti dell’Antico Testamento potrebbe risultare noioso. Le indicazioni dell’Evangelista, inoltre, secondo cui si possono individuare tre cicli di quattordici generazioni ciascuna nella genealogia di Gesù, a noi uomini del XXI secolo possono apparire poco comprensibili. Qual è il messaggio che possiamo ricevere da questo originale brano della Parola di Dio?
Gesù Cristo, cioè Dio fatto uomo, non è come un alieno spuntato dal nulla: «Nel Vangelo d'oggi, Matteo vuol chiaramente dimostrare che Gesù è figlio del suo popolo, è un membro d'Israele, un discendente del Re Davide. Per questo lo inserisce al termine d'una lunga lista di antenati. Gesù», il Figlio di Dio, è dunque Dio, ma si fa uomo in tutto e per tutto, eccetto il peccato. Non era però avvantaggiato in confronto a noi, e non era un bambino che compiva miracoli, come lo descrivono i vangeli apocrifi. Il Figlio di Dio è veramente uomo, ed è tale perché è attraverso di Lui che Dio ha voluto che si compisse la nostra salvezza. Così anche Gesù, come qualsiasi persona, ha avuto degli antenati, una famiglia inserita in un determinato contesto storico, sociale e culturale, e determinate caratteristiche fisiche. Verosimilmente, Gesù Cristo non era biondo con gli occhi azzurri, né moro con i capelli ricci, né aveva le sembianze tipiche degli asiatici. Si è fatto uomo, uno di noi, tra i suoi contemporanei: era un tipico palestinese di quei tempi, e ha sperimentato tutte le difficoltà di vivere in quell’epoca – dalle tasse all’occupazione romana, dalle ristrettezze economiche alle inefficienze e ingiustizie sociali, amministrative e giudiziarie – senza alcuna eccezione. Dio si è fatto uno di noi in tutto e per tutto, si è umiliato così tanto da accettare tutto il nostro essere, con la sola esclusione del peccato, affinché noi potessimo avvicinarci a lui. Egli desidera che noi lo amiamo e per questo lui per primo compie l’impensabile passo, abbassandosi per colmare la distanza che separa il Creatore dalle sue creature! Quando dubitiamo se fidarci di Lui, di questo Gesù, se affidargli la nostra vita, allora dovremmo riflettere su ciò che ha fatto per noi. La lunga lista di nomi del Vangelo d'oggi ci dice questo: «Cristo Gesù si è fatto realmente uomo, è stato ed è uno di noi, mosso da un infinito ed eterno Amore».

17 Dicembre

3.s d'Avvento
Venga il tuo regno di giustizia e di pace
Gen 49,2.8-10; Sal 71; Mt 1,1-17
O Sapienza dell’Altissimo, che tutto disponi con forza e dolcezza: «Vieni ad insegnarci la via della saggezza».

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 71)
Rit: Venga il tuo regno di giustizia e di pace.

O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto.

Le montagne portino pace al popolo
e le colline giustizia.
Ai poveri del popolo renda giustizia,
salvi i figli del misero.

Nei suoi giorni fiorisca il giusto
e abbondi la pace,
finché non si spenga la luna.
E domini da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra.

Il suo nome duri in eterno,
davanti al sole germogli il suo nome.
In lui siano benedette tutte le stirpi della terra
e tutte le genti lo dicano beato.

O Sapienza dell’Altissimo, che tutto disponi con forza e dolcezza: «Vieni ad insegnarci la via della saggezza».

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