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S. T. D. E DELLA B. V. M.
G. R. A. Livatino e S. R. M. Rivi_Beati
Oggi, contempliamo Anna, che non abbandona il tempio. In lei, si rispecchia la paziente perseveranza, necessaria per ciascuno di noi.
Meditazione sul Vangelo di Mt 2,36-40
Seguire la legge del Signore.
Dopo Simeone, anche una donna, la profetessa Anna, riconosce nel bambino Gesù, il Redentore. Di lei sappiamo che è molto anziana, che non si allontanava mai dal tempio e che serviva Dio con digiuni e preghiere. Della Sacra Famiglia, invece, ci viene narrato da Luca che, compiuti gli «obblighi di legge», tornarono in Galilea, a Nazareth.
“La Chiesa può anche dirlo, ma io non lo faccio!”. Tutti noi abbiamo sentito questa o simili affermazioni molte volte. Talvolta c’è chi, pur credente e praticante, ritiene di poter fare a modo suo, di non dover seguire quanto la Chiesa insegna, perché ha idee differenti. Nessuno ci obbliga a essere d’accordo su tutto. Ci sono, però, alcune cose che sono “legge del Signore”. Esempi classici sono l’aborto e l’eutanasia, o più semplicemente quando c’è un intervento che mira a togliere la vita a una persona. Tali situazioni sono chiaramente vietate da una legge del Signore. Ma anche su questi due esempi, che sembrano chiari, ci sono cristiani che teorizzano possibili eccezioni. È molto interessante notare come Maria e Giuseppe, pur essendo una famiglia “eccezionale”, non rinunciarono al loro dovere. Loro potevano ritenersi esonerati dal lungo viaggio, e rimanere a casa! Invece vengono al Tempio. Lì trovano un’anziana donna che ha avuto un marito solo per poco tempo e ha trascorso settantasette anni della sua vita come vedova. Si poteva forse ritenere così sfortunata da potersi “regalare” qualche piccolo piacere – oggi sentiremmo dire: “ho avuto tanta sfortuna nella vita, ora me la godo un po’. Non fu così per Anna che fece più di quello che la legge imponeva, pregando e digiunando per servire il Signore praticamente ininterrottamente. Se il nostro mondo nell’andare contro “la legge del Signore” fosse realmente felice, potrebbe darci da pensare che a non saper vivere siamo noi cristiani, cosa che ci viene smentita da Anna e la Sacra Famiglia il cui esempio ci dimostra come una vita pienamente vissuta, e vissuta con uno scopo, non si esime dal seguire la legge del Signore.
30 dicembre
S. Felice I; S. Giocondo; B. Eugenia Ravasco
Ottava di Natale – P
Gloria nei cieli e gioia sulla terra
1Gv 2,12-17; Sal 95; Lc 2,36-40
Un giorno santo è spuntato per noi: «Venite, popoli, adorate il Signore, oggi una grande luce è discesa sulla terra».
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 95)
Rit: Gloria nei cieli e gioia sulla terra.
Date al Signore, o famiglie dei popoli,
date al Signore gloria e potenza,
date al Signore la gloria del suo nome.
Portate offerte ed entrate nei suoi atri,
prostratevi al Signore nel suo atrio santo.
Tremi davanti a lui tutta la terra.
Dite tra le genti: «Il Signore regna!».
È stabile il mondo, non potrà vacillare!
Egli giudica i popoli con rettitudine.
Un giorno santo è spuntato per noi: «Venite, popoli, adorate il Signore, oggi una grande luce è discesa sulla terra».
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