S. T. D. E DELLA B. V. M.
Meditazione sul Vangelo di Lc 1,46-55
Vivere con gratitudine e lode.
Il Magnificat, canto di Maria e canto della Chiesa è il Vangelo di oggi. Maria loda il Signore per quello che ha fatto per e con lei. Poi allarga il suo sguardo ed esulta per l’onnipotenza di Dio che non si è mostrato solo nella sua vita, ma si rivela in molti episodi biblici appena accennati nel testo del Magnificat.
Ammettiamolo pure: ci vuole poco e già siamo orgogliosi. Qualcuno lo dà a vedere, altri si tengono per sé questa piccola soddisfazione. Siamo stati scelti… siamo stati lodati… ammirati… sono tante le situazioni in cui ci può capitare. Come siamo in realtà lo vediamo bene quando accendiamo il televisore dopo le elezioni: i rappresentanti del partito vincente sono orgogliosi, soddisfatti – sembrano emanare gioia da tutti i pori. Eppure cosa hanno fatto? Altri li hanno eletti. Loro ci hanno messo solo la faccia e fatto qualche discorso. Non è questa la nostra situazione comune? Cosa abbiamo fatto? È veramente solo merito nostro aver ottenuto quel posto di lavoro, quell’opportunità, che abbiamo quell’aspetto o quella capacità un po’ speciale? Certamente ne siamo orgogliosi, normalmente abbiamo saputo gestire bene le nostre capacità – capacità però che ci sono state donate. Situazioni di vita, di studio, di lavoro che non abbiamo meritato, in quanto ci sono state rese possibili da altri. Maria lo riconosce subito. Dinnanzi all’onnipotenza di Dio, chi è mai l’uomo? Quanto si deve essere abbassato Dio per ricolmare una donna della sua potenza! Non possiamo comprenderlo, possiamo solo – con Maria – ricordare tutte le “grandi cose” che il Signore ha fatto per noi. E non finiremmo mai. Possiamo fermare le spinte del nostro orgoglio alimentando la consapevolezza che tutto ci è donato e che la vita stessa ed ogni respiro ci è stato dato gratuitamente, solo per amore, da Lui. Dio ci ha scelti come figli, come fratelli di quel Suo Figlio che nascerà tra qualche giorno per la nostra salvezza, ma senza alcun merito da parte nostra. Non dovrebbe essere forse questo il vero motivo di orgoglio e di gioia?
22 dicembre 2021
4.s d'Avvento
O Re delle genti e pietra angolare della Chiesa: «Vieni, e salva l’uomo che hai formato dalla terra».
Il mio cuore esulta nel Signore, mio Salvatore
1Sam 1,24-28; Cant. 1Sam 2,1.4-8; Lc 1,46-55
SALMO RESPONSORIALE (I Samuele 2)
Rit: Il mio cuore esulta nel Signore, mio Salvatore.
Il mio cuore esulta nel Signore,
la mia forza s’innalza grazie al mio Dio.
Si apre la mia bocca contro i miei nemici,
perché io gioisco per la tua salvezza.
L’arco dei forti s’è spezzato,
ma i deboli si sono rivestiti di vigore.
I sazi si sono venduti per un pane,
hanno smesso di farlo gli affamati.
La sterile ha partorito sette volte
e la ricca di figli è sfiorita.
Il Signore fa morire e fa vivere,
scendere agli inferi e risalire.
Il Signore rende povero e arricchisce,
abbassa ed esalta.
Solleva dalla polvere il debole,
dall’immondizia rialza il povero,
per farli sedere con i nobili
ed assegnare loro un trono di gloria.
O Re delle genti e pietra angolare della Chiesa: «Vieni, e salva l’uomo che hai formato dalla terra».
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