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08 dicembre, 2021

Pensiero del 08 dicembre 2021

 L'Immacolata Concezione, ci dice che l'Amore di Dio, ci precede ed anticipa ogni nostro atto ed è più forte del peccato.

Meditazione sul Vangelo di Lc 1,26-38

Rallegrati, piena di grazia!

Nella prima lettura il Signore svela all’uomo e alla donna le conseguenze della loro scelta di mangiare  dell’albero della conoscenza del bene e del male. Venuto meno il rapporto con Dio, come conseguenza, si spezzano sia il rapporto tra loro che quello con l’ambiente che li circonda. Nel Vangelo, Maria riceve  l’annuncio che diventerà madre pur “non conoscendo uomo”. Nella seconda lettura, ci viene ricordato che l’essere “santi e immacolati nella carità”, come Maria, è ciò a cui tutti siamo chiamati.

La festa che stiamo celebrando ci invita a leggere il Vangelo dell’annunciazione per scoprire come il Signore ha operato nella vita di questa ragazza. Prima ancora di conoscere il nome della giovane, viene detto, per ben due volte, che è una vergine, e lei stessa afferma di non conoscere uomo. In questa giovane donna, poi, le attese di un popolo stanno per giungere a compimento, la promessa di Dio sta per realizzarsi, in un modo che esce dagli schemi abituali. Lungo la storia di Israele, infatti, donne sterili ormai anziane hanno ricevuto il dono della maternità, ma qui c’è qualcosa di nuovo: Maria è una ragazza e non conosce uomo.  L’intervento di Dio nei suoi confronti, dunque, è qualcosa di completamente inatteso e che sorprende. Questa novità si fonda sul terzo attributo di Maria che rivela come Dio l’ha preparata a tutto questo: la “piena di grazia”. La traduzione italiana non rende pienamente la ricchezza del verbo greco: esso indica che nel soggetto è avvenuto un cambiamento che permane nel tempo. Maria, dunque, è colei che è stata non solo ricolmata, ma trasformata dalla benevolenza divina. Ecco allora che questa giovane donna non è solo una vergine, promessa sposa ad un uomo, ma è colei che Dio ha modellato e continua a modellare con il suo amore: per questo con lei può iniziare qualcosa di nuovo. L’agire divino nei suoi confronti non ha però eliminato la libertà della giovane, come rivela il titolo che Maria stessa si dà: la “serva del Signore”. Un attributo che svela come ella dia il suo assenso al progetto di Dio, ponendosi in continuità con i molti “servi di Dio” a cui, nell’Antico Testamento, il Signore ha garantito la sua vicinanza costante. L’atteggiamento di Maria è agli antipodi rispetto a quello di Adamo ed Eva. Davanti a Dio, che va loro incontro come amico, essi si nascondono proprio nel momento in cui Dio cerca di aiutarli a capire cosa hanno fatto; nessuno dei due si assume le proprie responsabilità. La giovane donna di Nazareth, invece, si lascia toccare dalla parola del Signore e si fida di Lui.

08 Dicembre

2.s d'Avvento

Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie
Gen 3,9-15.20; Sal 97; Ef 1,3-6.11-12; Lc 1,26-38

Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te, benedetta tu fra le donne.

 (Luca 1,28)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 97)
Rit: Cantate al Signore un canto nuovo, perché ha compiuto meraviglie.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

Rallegrati, piena di grazia, il Signore è con te, benedetta tu fra le donne.

 (Luca 1,28)


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