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16 maggio, 2022

✝ Pensiero del 16 maggio 2022

 

S. T. D. E DELLA B. V. M.

Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede


MEMORIA del compleanno della Signora Rosalia Corbo in Livatino

MAMMA DEL GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO 

AUGURI DI CUORE! Ci protegga dal Cielo, insieme alla sua amorevole famiglia.


  Meditazione sul Vangelo di Gv 14,21-26

Dimora della Trinità.

Gli apostoli Paolo e Barnaba, dopo essere fuggiti da Iconio, giungono presso la città di Listra. Qui, le folle dei pagani che ascoltano la loro predicazione sono prese da grande stupore, perché scorgono nelle loro parole e nei prodigiosi “segni” che le accompagnano una vera presenza di Dio, tanto da offrire loro tributi divini. Ma Paolo coglie anche questa occasione per insegnare il Vangelo della salvezza.

In questo brano evangelico comprendiamo il senso pieno delle parole di Gesù e del Suo “Mistero Pasquale”, che è la vita trinitaria in noi. Essa caratterizza anche tutto il cammino della Chiesa che, nella Pasqua del Signore, trova la propria origine nella Pentecoste, la sua via e, nella Parusia, la sua meta. Nella liturgia della Chiesa, Cristo agisce in noi principalmente attraverso il nostro consenso a lasciarci inserire in Lui e, nel mistero della sua passione, morte e risurrezione ci assimila a sé. Gesù, però, non ci chiede solamente un atto di assenso, ma anche un atto di forte decisione, un atto morale a vivere i suoi comandamenti che sono la via ed il mezzo con cui noi ci uniamo a Lui rimanendo nel Suo Amore. Conformarci ad una vita moralmente retta, ispirata dai comandamenti di Cristo, significa essere condotti da Lui e dallo Spirito al Padre, per essere riconosciuti da Questi come suoi figli. Cristo, per mezzo dello Spirito Santo, conduce tutta l’umanità al Padre, cioè “riporta i figli a casa”, ma lo fa senza costrizione, facendo crescere in essi la nostalgia per la “casa del Padre”, dove si partecipa in pienezza alla Sua intima felicità, che si pregusta già sulla terra nell’esperienza dell’amore.

Lunedì 16 Maggio 
S. Ubaldo; S. Luigi Orione; S. Onorato; B. Simone Stock
5.a di Pasqua
At 14,5-18; Sal 113; Gv 14,21-26
Non a noi, Signore, ma al tuo nome dà gloria

Lo Spirito Santo v'insegnerà ogni cosa, dice il Signore, e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto.

(Giovanni 14,26)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 115)
Rit: Non a noi, Signore, ma al tuo nome dà gloria.

Non a noi, Signore, non a noi,
ma al tuo nome dà gloria,
per il tuo amore, per la tua fedeltà.
Perché le genti dovrebbero dire:
«Dov’è il loro Dio?».

Il nostro Dio è nei cieli:
    «Tutto ciò che vuole, egli lo compie.

I loro idoli sono argento e oro,
opera delle mani dell’uomo».


Siate benedetti dal Signore,
che ha fatto cielo e terra.
I cieli sono i cieli del Signore,
ma la terra l’ha data ai figli dell’uomo.

Lo Spirito Santo v'insegnerà ogni cosa, dice il Signore, e vi ricorderà tutto ciò che vi ho detto.

(Giovanni 14,26)

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