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S. T. D. E DELLA B. V. M.
Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede
La Luce, è in ogni uomo, non nasconderla, essa ti porterà a DIO.
Meditazione sul Vangelo di Gv 12,44-50
Accogliere Cristo con fede.
Il protagonista principale di questa lettura è lo Spirito Santo che, per mezzo della predicazione degli apostoli, si diffonde nel cuore dei chiamati e li abilita, a loro volta, a diffondere l’amore. Lo Spirito Santo elegge e abilita Barnaba e Saulo al ministero della predicazione, cominciando dai Giudei.
È Dio che chiama, destina e porta a compimento il nostro cammino verso di sé. Con la Pentecoste, lo Spirito è effuso nella Chiesa, la istruisce e le ricorda tutto ciò che Gesù ha detto e ha fatto. È Lui che forma la vita di ogni fedele, conformandola a Cristo, abilitandolo alla preghiera e a vivere una eminente vita di fede, speranza e carità. Questa nuova presenza dello Spirito annunziata da Gesù – “Egli abiterà presso di voi, resterà con voi, vi ricorderà quello che vi ho detto...” – fonda un nuovo modo di dare culto a Dio, basato sull’adesione libera e totale della persona. Gesù ci invita con forza a credere in Lui, ad accoglierlo e a relazionarci con Lui, per poter beneficiare della sua salvezza, offerta a tutti dal Padre. Egli ci chiama a “gran voce” ad aprire il cuore, a pronunziare il nostro incondizionato “sì” a Lui, che è la porta del cielo. Questo è il “primo momento della fede”: l’affidarsi al Signore che è Via, Verità e Vita. Il “secondo momento della fede” sta nell’aderire non solo alla Sua Persona, ma anche a tutto quello che Lui ha detto e ha fatto: “Chi ascolta le mie parole e le osserva, avrà la vita eterna”. Osservare le parole del Signore, collocarsi nel cuore della Sua Persona, assumere il Suo stile, relazionarsi con rettitudine di cuore ai contenuti della Sua Parola, significa inserire nella nostra vita un dinamismo trasformante che ci porta a dire con san Paolo: “Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me”.
Mercoledì 11 Maggio
S. Ignazio da Laconi; B. Gregorio Celli
4.a di Pasqua
At 12,24 – 13,5; Sal 66; Gv 12,44-50
Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti
Io sono la luce, del mondo, dice il Signore: Chi segue me avrà la luce della vita.
(Giovanni 8,12)
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 66)
Rit: Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti.
Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti.
Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra.
Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra.
Io sono la luce, del mondo, dice il Signore: Chi segue me avrà la luce della vita.
(Giovanni 8,12)
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