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15 giugno, 2021

Pensiero del 15 giugno 2021

 Meditazione sul Vangelo di Mt 5, 43-48

Amate i vostri nemici.

Il Vangelo di oggi ci parla della legge nuova, quella evangelica che non ammette più l’odio al nemico. Il discepolo del Signore ama persino il persecutore e prega per lui. Questo lo distingue dagli altri e lo rende conforme alla perfezione di Dio e al suo stile di misericordia universale. Il tempo dell’alleanza antica è ormai concluso in quello della nuova alleanza. Una condizione e una realtà nuova sono iniziate. Non bisogna più conservare gli atteggiamenti di un tempo, perché in Gesù, il Figlio di Dio, sono stati superati. Il cristianesimo ha definitivamente superato il giudaismo: siamo tutti oggetto dell’infinito amore di Dio.


Nemico è una parola senza la quale non si può scrivere la storia dei popoli. Gli eroi delle nazioni sono quelli che hanno vinto i nemici e scacciato gli invasori dalla propria terra. Anche nella storia biblica è avvenuto così, con qualche sfumatura in più. I nemici appaiono solo quando Israele è infedele a Dio: appena Israele si converte nuovamente al Signore, Egli invia dei liberatori che, con la sua forza, sbaragliano i nemici, intimoriti dalla potenza del Signore. Ma c’è ancora qualcosa. Il territorio dei nemici è terra dei pagani: fra il popolo di Israele i nemici non dovrebbero esistere, tutti sono fratelli e hanno un padre comune, Abramo. Il Nuovo Testamento porta a compimento l’idea di nemico del popolo di Israele. Anche il cristiano è consapevole che nessun nemico può prevalere su di lui, che gode di una speciale protezione divina. Chi ha questa certezza non può odiare nessuno, perché non si odia chi non si teme. E anche l’altro motivo della storia di Israele viene reso universale. Non ci sono nemici fra il popolo di Dio: il nuovo popolo di Dio è la Chiesa, destinata ad accogliere tutta l’umanità. In essa non c’è posto per nessun nemico. Già, ma in concreto i nemici ci sono, e come si può amarli? L’amore cristiano è immagine del Padre che dà i suoi doni a tutti, senza fare distinzioni fra chi gli mostra gratitudine e chi no. Cristo afferma che i suoi discepoli si riconosceranno proprio da questo tipo di amore. Se si possiedono la grazia e la felicità di Dio, volentieri le si comunicano agli altri che ne sono privi, senza badare se sono amici o nemici. Dunque, contro chi deve combattere il cristiano? Non contro gli uomini ma contro gli spiriti maligni, che entrano nelle loro coscienze sotto forma di pensieri e proposte di compiere il male.

15 Giugno

Loda il Signore, anima mia

Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore:

«Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri».

(Giovanni 13,34)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 145)
Rit: Loda il Signore, anima mia.

Loda il Signore, anima mia:
loderò il Signore finché ho vita,
canterò inni al mio Dio finché esisto.

Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe:
la sua speranza è nel Signore suo Dio,
che ha fatto il cielo e la terra,
il mare e quanto contiene,
che rimane fedele per sempre.

Rende giustizia agli oppressi,
dà il pane agli affamati.
Il Signore libera i prigionieri.

Il Signore ridona la vista ai ciechi,
il Signore rialza chi è caduto,
il Signore ama i giusti,
il Signore protegge i forestieri.

Vi do un comandamento nuovo, dice il Signore:

«Come io ho amato voi, così amatevi anche voi gli uni gli altri».

(Giovanni 13,34)



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