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S. T. D. E DELLA B. V. M.
Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede
BUONA SETTIMANA SANTA, che ci aiuti ad essere più credibili nel credere in Dio, quando un giorno saremo tutti DAVANTI A LUI, perché non bisogna, dare scontata, la sua Misericordia.
Buona domenica di PASSIONE
Meditazione sul Vangelo di Lc 22,14 – 23,56
Signore, ribalta tutte le nostre pietre tombali.
Attorno a Gesù si stringe il cerchio della morte. È un cerchio fatto da tante piccole e grandi crudeltà, da piccoli o grandi uomini. Siamo aiutati a prenderci le nostre responsabilità dalla cura descrittiva di Luca che ci presenta il momento più duro della vita di Gesù, con alcuni particolari di estrema sofferenza… Nell’orto sudava sangue… E tratteggiando persone che hanno voluto la morte di Gesù o non l’hanno evitata o lo hanno lasciato solo: dal bacio traditore di Giuda, a Pilato, alla folla, ai capi politici e religiosi, alla forza di occupazione romana, agli apostoli in fuga, alla dolcissima presenza addolorata di Maria. Per noi pensare alla morte di Gesù non è distribuire colpe ad altri o al popolo ebreo. Siamo sempre stati educati fin da bambini a pensarci noi come responsabili di quella morte. Noi siamo la folla senza testa manovrata dai furbi.
Noi siamo i furbi che plagiano la folla.
Non siamo i pavidi come Pilato.
Noi siamo il tradimento di Giuda e Pietro.
Noi siamo i soldati romani.
Noi siamo Erode che si vuol godere lo spettacolo.
Noi, i curiosi distaccati e abituati a tutte le ingiustizie…
Noi oggi vogliamo metterci davanti a questo amore martoriato.
Per questo la passione che ascoltiamo nelle chiese di tutto il mondo, in quella bellissima Piazza S. Pietro dove si danno appuntamento reale e ideale tutti giovani del mondo, nella giornata a loro dedicata, è ben diversa da qualsiasi proposta cinematografica, è la memoria di una comunità credente che si lascia salvare e perdonare.
Non ci resta che chiedere a Dio di non fermarci a questa pietra pesante, tombale, rotolata sul corpo di Gesù, di avere su questa morte gli occhi di Maria sua madre, arrossati dal sangue di un dolore indicibile, ma pieni di speranza
Domenica 10 Aprile
DOMENICA DELLE PALME: PASSIONE DEL SIGNORE (anno C)
S. Palladio; S. Maddalena di Canossa; S. Fulberto
Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?
Is 50,4-7; Sal 21; Fil 2,6-11; Lc 22,14 – 23,56
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Per noi Cristo si è fatto obbediente fino alla morte ed a una morte di croce.
Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome.
Lode e onore a te, Signore Gesù
(Filippesi 2,8-9)
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 21)
Rit: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?
Si fanno beffe di me quelli che mi vedono,
storcono le labbra, scuotono il capo:
«Si rivolga al Signore; lui lo liberi,
lo porti in salvo, se davvero lo ama!».
Un branco di cani mi circonda,
mi accerchia una banda di malfattori;
hanno scavato le mie mani e i miei piedi.
Posso contare tutte le mie ossa.
Si dividono le mie vesti,
sulla mia tunica gettano la sorte.
Ma tu, Signore, non stare lontano,
mia forza, vieni presto in mio aiuto.
Annuncerò il tuo nome ai miei fratelli,
ti loderò in mezzo all’assemblea.
Lodate il Signore, voi suoi fedeli,
gli dia gloria tutta la discendenza di Giacobbe,
lo tema tutta la discendenza d’Israele.
Lode e onore a te, Signore Gesù!
Per noi Cristo si è fatto obbediente fino alla morte ed a una morte di croce.
Per questo Dio lo esaltò e gli donò il nome che è al di sopra di ogni nome.
Lode e onore a te, Signore Gesù
(Filippesi 2,8-9)
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