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S. T. D. E DELLA B. V. M.
Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede
Gesù, è l'impronta della sostanza del Padre In questa unione, con il Padre è la Sua Autorità.
Dio, per il tuo nome salvami,
per la tua potenza rendimi giustizia.
Dio, ascolta la mia preghiera,
porgi l’orecchio alle parole della mia bocca.
Meditazione sul Vangelo di Gv 7,1-2.10.25-30
Il cerchio si stringe: «Lo ammazziamo».
Un’ esperienza abbastanza comune della nostra vita è la percezione d'un cerchio che si stringe attorno a te e che ti fa presagire che si conclude una fase della tua esistenza. È forse il passaggio dalla fanciullezza spensierata alla giovinezza impegnata o dalla giovinezza all’età adulta. Talvolta è la resa dei conti per alcune malefatte, o per una vita affettiva sregolata che porta a distruggere una famiglia. Altre volte è una malattia che fa giustizia di tanto sperpero di salute consumato nell’incoscienza e nel disprezzo d'ogni avvertimento. Ci sono però anche momenti belli, in cui si compongono tutti i tasselli d'una progettualità a lungo elaborata. Ti sei preparata a lungo a quell’esame e finalmente riesci a superarlo, oppure avete con pazienza giorno dopo giorno costruito il vostro amore ed ora riuscite a celebrarlo di fronte a tutti, a testa alta, con gioia e prospettive solide. Anche attorno a Gesù si stringe un cerchio: «Quello della morte. Non è un cerchio casuale, una furbata dei suoi nemici, una congiuntura favorevole al male che piomba inaspettata sulla Sua vita, è il prezzo che sa di dover pagare per dare vita nuova al mondo, per togliere dal torpore una umanità adattata a una religione senza anima, per dare ai poveri una speranza di riscatto. I giudei cercavano d'ucciderlo». Gesù lo sa, evita lo scontro, non per paura, ma perché ama la vita e la Sua ora non è ancora giunta. Non si sottrae, è pronto ad andare fino in fondo, ma quando ogni uomo Lo braccherà, saprà uscire allo scoperto nel gioco della Sua coscienza. Il cerchio della morte è un cerchio che non Lo lascia indifferente di fronte al dolore, avrà paura della morte come ognuno di noi. Gesù non è uno stoico, non ha fatto esercizi d'autocontrollo per far vedere agli altri come si deve morire, muore come muore ogni uomo. Sa però che dentro la Sua morte c’è una carica di amore che incarna tutto l’amore di Dio per l’umanità e Lui questa carica la vuol portare sulla croce. Il vangelo di Giovanni presenta la croce di Gesù come un trono, un punto di gloria, la sorgente della speranza.
E Gesù ci vuol trascinare in questo cammino di speranza.
Venerdì 01 Aprile
S. Maria Egiziaca; S. Ugo di Grenoble
4.a di Quaresima
Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato
Sap 2,1 12-22; Sal 33; Gv 7,1-2.10.25-30
Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!
Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!
(Matteo 4,4)
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 33)
Rit: Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato.
Il volto del Signore contro i malfattori,
per eliminarne dalla terra il ricordo.
Gridano i giusti e il Signore li ascolta,
lì libera da tutte le loro angosce.
Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato,
egli salva gli spiriti affranti.
Molti sono i mali del giusto,
ma da tutti lo libera il Signore.
Custodisce tutte le sue ossa:
«Neppure uno sarà spezzato.
Il Signore riscatta la vita dei suoi servi;
non sarà condannato chi in lui si rifugia».
Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!
Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Gloria e lode a te, o Cristo, Verbo di Dio!
(Matteo 4,4)
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