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S. T. D. E DELLA B. V. M.
Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede
L'AMORE, dà la capacità di vedere al di là delle apparenze, di riconoscere segni, significati...L'Amore dà motivi d'incoraggiamento nelle difficoltà, cambia la monotonia in GIOIA PIENA.
Meditazione sul Vangelo di Gv 21,1-14
Tornarono a sentire il primo amore.
Il brano di oggi ci esorta ad una contemplazione attenta. Gesù è apparso in varie occasioni ai discepoli. Le esperienze erano state tanto forti che ancora non riuscivano ad assimilarle del tutto. È per questo che Pietro, non sapendo cosa fare, decide di andare a pescare durante la notte. Gli altri discepoli lo accompagnano. Dopo una lunga notte di lavoro manuale e di duro affanno, non ottengono niente. Come era già avvenuto tre anni prima, Gesù dice loro di lanciare ora le reti per pescare… e la rete si riempì di pesci. Troppe erano le coincidenze, perché Giovanni non intravedesse che era Gesù, il Maestro che, ancora una volta, li avvicinava percorrendo le rive della loro vita e le riempiva di nuovi frutti. Pietro, impetuoso come sempre, non aspetta che la barca torni a terra, e si lancia perché quello “è il Signore”. Gesù non si annuncia; semplicemente, parla loro dalla riva, gli offre ancora una volta un segno di riconoscimento e di amore. Questo incontro evoca di nuovo quello già remoto in cui Gesù li rese pescatori di uomini: tornarono a sentire il primo amore, quello cui è continuamente necessario ritornare, e che si deve rinfrescare, rivitalizzare, soprattutto nei momenti di difficoltà, di solitudine, di dolore o di abbandono. Solo chi ha fresco nella mente il giorno del primo incontro con Cristo, il giorno in cui sentì per la prima volta il suo amore, può come gli apostoli riconoscere già in lontananza che è il Signore che chiama e che ci offre di nuovo la sua mano, il suo aiuto, il suo amore. Non bisogna lasciare che l’amore si invecchi, si calcifichi. Durante tutto il tragitto della nostra vita, l’amore di Cristo deve essere la nostra stella polare che, con la sua presenza fissa e costante ci aiuta a ricordare quel “sì” al suo amore che un giorno abbiamo detto.
Venerdì 22 Aprile
Ottava di Pasqua – P
S. Leonida; S. Gaio
La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo
At 4,1-12; Sal 117; Gv 21,1-14
Questo è il giorno fatto dal Signore: «Rallegriamoci ed esultiamo».
(Salmo 117,24)
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 117)
Rit: La pietra scartata dai costruttori è divenuta la pietra d’angolo.
Rendete grazie al Signore perché è buono,
perché il suo amore è per sempre.
Dica Israele: «Il suo amore è per sempre».
Dicano quelli che temono il Signore:
«Il suo amore è per sempre».
La pietra scartata dai costruttori
è divenuta la pietra d’angolo.
Questo è stato fatto dal Signore:
«Una meraviglia ai nostri occhi».
Questo è il giorno che ha fatto il Signore:
«Rallegriamoci in esso ed esultiamo!».
Ti preghiamo, Signore: «Dona la salvezza!!».
Ti preghiamo, Signore: «Dona la vittoria!!».
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.
Vi benediciamo dalla casa del Signore.
Il Signore è Dio, egli c'illumina.
Questo è il giorno fatto dal Signore: «Rallegriamoci ed esultiamo».
(Salmo 117,24)