Confidiamo, sempre nell'amore sapiente del Signore, che conosce i tempi ed i momenti di tutto.
Meditazione sul Vangelo di Lc 21,5-11
I segni dal cielo.
Gesù scorge alcuni che ammirano la bellezza del tempio e non può fare a meno di offrire un insegnamento che è anche una profezia. Sa quel che accadrà, perché gli uomini gli hanno voltato le spalle. Il suo sguardo e il suo pensiero sono totalmente rivolti all’attesa di ciò che avverrà di lì a breve tempo. Si preoccupa perciò di mettere in guardia i suoi discepoli, affinché dopo la sua morte non si lascino fuorviare dagli ingannatori. Egli era venuto a portare la pace, a consolare gli afflitti, a sfamare gli affamati, a guarire gli infermi mostrando agli uomini come Dio è vicino a loro, soprattutto nelle difficoltà della vita. Ricevette, tuttavia, odio e disapprovazione, incomprensione e persecuzione.
Gesù predice la distruzione di Gerusalemme, mentre alcuni parlavano delle meraviglie del Tempio, della sua altezza, delle sue pietre… Le sicurezze umane, la grandezza e la bellezza delle opere dell’uomo non sono eterne. Predicendo la caduta della nazione ebraica, Gesù sembra stia avvertendo anche noi della vanità e della fragilità di tutto ciò che è costruito dalla mano dell’uomo, compreso quel che ai nostri occhi può apparire indistruttibile. Per quanto la scienza, la tecnologia e la medicina progrediscano, la vita dell’uomo continua ad essere fragile. «Come l’erba sono i giorni dell’uomo, come il fiore del campo, così egli fiorisce. Lo investe il vento e più non esiste e il suo posto non lo riconosce» (Salmo 102, 15-16). E le sue opere, non portano forse il segno della fragilità del loro autore? Per questo, la superbia e i sentimenti di grandezza non sono più che una chimera, agli occhi di un Dio che osserva la convulsa e tragica storia del mondo. Paradossalmente, solo ciò che è piccolo, nascosto, ciò che si fa per amore resiste. Solo l’amore ci rende immortali, solo chi ama edifica opere perenni. Quando la vita si costruisce con le pietre vive fatte di comprensione, di carità e di sacrificio, resisteranno al passar del tempo, e giungeranno a vedere l’eternità. Saranno opere degne di ammirazione, come lo sono le vite degli uomini e delle donne santi.
23 Novembre 2021
A lui la lode e la gloria nei secoli
Dn 2,31-45; Cant. Dn 3,57-61; Lc 21,5-11
Sii fedele fino alla morte, dice il Signore, e ti darò la corona della vita.
(Apocalisse 2,10)
SALMO RESPONSORIALE (Daniele 3)
Rit: A lui la lode e la gloria nei secoli.
Benedite, opere tutte del Signore, il Signore.
Benedite, angeli del Signore, il Signore.
Benedite, cieli, il Signore.
Benedite, acque tutte, che siete sopra i cieli, il Signore.
Benedite, potenze tutte del Signore, il Signore,
lodatelo ed esaltatelo nei secoli.
Sii fedele fino alla morte, dice il Signore, e ti darò la corona della vita.
(Apocalisse 2,10)
Nessun commento:
Posta un commento