Qualunque sia, il burrone od il cespuglio in cui ci siamo intrappolati, se abbiamo fiducia in Gesù, Lui, ci salverà.
Meditazione sul Vangelo di Lc 15,1-10
Sia la misericordia!
Il Vangelo presenta due delle tre parabole della misericordia. Nella terza, un padre accoglie con infinita tenerezza il figlio che se n’era andato rompendo ogni rapporto con la casa d’origine, ma poi, pentitosi, ritorna. In tutte , qualcosa è andato perduto, lo si cerca o lo si attende con amore. La passione è premiata, ciò che era perduto viene ritrovato. C’è grande allegria e, insieme, si fa festa. È la misericordia a muovere questo vortice di gaudio e Gesù la indica a scribi e farisei come medicina capace di guarire la loro durezza di cuore.
Protagonista è la misericordia, il massimo attributo di Dio, secondo Faustina Kowalska, la messaggera della Divina Misericordia del XX secolo. Il profeta Osea così la definisce: “Il mio cuore si commuove dentro di me, il mio intimo freme di compassione”. È il sentimento di tenerezza profonda, viscerale, che una madre nutre per il suo bambino. Nel Vangelo la vediamo all’opera. Ci sono due gruppi di persone, che guardano a Gesù con sentimenti opposti. Scribi e farisei, depositari della legge, gente ritenuta perbene, mormorano contro Gesù. Puntano il dito contro il prossimo, da scartare, perché impuro. Peccatori e pubblicani, spazzatura della società, si avvicinano a Gesù, lo ascoltano. Ma questo è l’atteggiamento del pio israelita che mette in pratica il comando che Dio stesso aveva dato al suo popolo nel deserto (Dt 5,27). In mezzo c’è Gesù che “disse loro” le parabole della misericordia. Dio non giudica, compie un atto creativo come alla Creazione del mondo, quando Dio disse: “Sia la luce! E luce fu”. Qui Gesù dice a tutti, peccatori veri e falsi innocenti: Sia la misericordia! Con Gesù inizia la Nuova Creazione. “Il Figlio dell’Uomo infatti è venuto a cercare e a salvare ciò che era perduto”. Si tratta ancora una volta, di convertirsi, mettendoci all’ascolto della Parola incarnata, ed Egli ci farà nuove creature.
04 Novembre
Contemplerò la bontà del Signore nella terra dei viventiVenite a me, voi tutti che siete stanchi ed oppressi, ed io vi darò ristoro, dice il Signore.
(Matteo 11,28)
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 26)
Rit: Contemplerò la bontà del Signore nella terra dei viventi.
Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?
Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario.
Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi ed oppressi, ed io vi darò ristoro, dice il Signore.
(Matteo 11,28)
Nessun commento:
Posta un commento