Meditazione sul Vangelo di Gv 6,37-40
Io li risusciterò.
Umanamente, la Commemorazione di tutti i fedeli defunti è un momento triste, quasi da sbrigare in fretta, ma la liturgia della Parola ci apre orizzonti di speranza. Innanzitutto, Giobbe, che rappresenta gli afflitti di ogni tempo, ha una certezza: «Il mio Redentore è vivo». E il Vangelo ci rivela che Gesù, al quale il Padre ha dato in mano ogni cosa, intende realizzare il suo progetto di Risurrezione per tutti.
Una malattia, un incidente, un atto di terrorismo, una calamità naturale. Ci sono vittime, forse molte. Il credente che cosa può dire ai sopravvissuti? Quando tutto crolla e si è “costretti a vivere”, non si può essere banali, bisogna riuscire a condividere il dolore, ma come? Le letture della celebrazione odierna, ci aiutano a trovare gli argomenti per portare consolazione. Giobbe, per primo, ci trasmette la sua certezza: Colui che renderà giustizia della sofferenza e della morte non è una leggenda o una vana speranza, è vivo! E il suo nome è Gesù, che ha voluto condividere ogni nostra croce, affinché condividessimo la sua Gloria. Nel Vangelo, Gesù ci rassicura circa il suo progetto: vuole fare la volontà del Padre suo, non perdere nulla di quanto gli ha dato. Ciò corrisponde al disegno iniziale del Creatore, «perché Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi» (Sap 1,13). L’annuncio è molto forte. In questo brano, infatti, Gesù per due volte cita la volontà del Padre, che tutti risuscitino nell’ultimo giorno. Ritroveremo, dunque, tutte le persone amate in terra, con le quali fin d’ora siamo uniti nella comunione dei santi. Tuttavia, il dolore è dolore, chi se ne é andato rimane un invisibile e noi abbiamo bisogno della presenza fisica. Deponiamo, allora, i nostri sudari di morte in quello di Gesù e nutriamoci della Santa Eucaristia, perché nel Pane spezzato la comunione tra Cielo e terra è piena. Penserà il nostro Salvatore a lenire le ferite dei cuori in pianto.
02 Novembre
Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi
Questa è la volontà del Padre mio: «Chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; ed io lo risusciterò nell’ultimo giorno, dice il Signore».
(Giovanni 6,40)
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 26)
Rit: Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi.
Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?
Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario.
Ascolta, Signore, la mia voce.
Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!
Il tuo volto, Signore, io cerco.
Non nascondermi il tuo volto.
Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.
Questa è la volontà del Padre mio: «Chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; ed io lo risusciterò nell’ultimo giorno, dice il Signore».
(Giovanni 6,40)
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