Meditazione sul Vangelo di Mt 5,1-12a
Lo sguardo di Gesù.
Nella solennità odierna, si contempla il Paradiso. L’Apocalisse spalanca una finestra sulla Gerusalemme celeste abitata da una moltitudine immensa di ogni razza, popolo e lingua, mentre la lettera di san Giovanni annuncia la prima ragione di esultanza per chi crede: abbiamo un Padre che nutre per noi, “realmente suoi figli”, un amore grande. Ma è il Vangelo che svela quale miracolo d’amore lo sguardo di Dio compie nella vita di tutti, soprattutto in quella di coloro che il mondo considera esclusi.
La santità può mettere in soggezione, sembra una mèta troppo lontana per le proprie capacità di agire secondo il cuore di Dio. Tuttavia, a volte, un calore quasi tangibile ci avvolge, una sensazione tenera come di carezza materna. Perché? L’evangelista afferma: «Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna». Ecco la spiegazione: è il Padre che ci vede attraverso gli occhi del Figlio. Conosciamo già quello sguardo dal racconto del giovane ricco: «Gesù, fissatolo, lo amò». È come una mamma che dà frequenti occhiate al suo bambino mentre gioca, spesso sorride delle sue imprese, ma sempre veglia; il bambino ricambia lo sguardo e gongola beato per quella affettuosa complicità. Gesù non osserva la massa anonima, ma ad uno ad uno guarda i poveri, gli afflitti, i miti… Prive dello sguardo di Gesù, queste persone sono la “folla”, appartengono a categorie umane cristallizzate, boccioli che non riescono a schiudersi. Gli afflitti, i perseguitati, i poveri restano nel loro pianto; i miti, i pacificatori, i misericordiosi rimangono avvolti dalle ferite di chi li schernisce, umiliandoli. Ma Gesù vuole vedere bene. Comincia a fissare, amandolo, ciascuno di quei fiori. Ancora una volta il Dio delle moltiplicazioni compie il miracolo: pian piano il fiore si apre, sboccia, ed ecco apparire le beatitudini per intero: «Beati i poveri in spirito, perché di essi é il regno dei cieli», così per otto volte. La strada della santità è tracciata, il segreto è svelato: non siamo noi a farci santi; è sufficiente aver cura di rimanere sempre sotto lo sguardo di Gesù.
01 Novembre
Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore
Venite a me, voi tutti che siete stanchi ed oppressi, ed io vi darò ristoro.
(Matteo 11,28)
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 23)
Rit: Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore.
Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito.
Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli.
Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.
Venite a me, voi tutti che siete stanchi ed oppressi, ed io vi darò ristoro.
(Matteo 11,28)
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