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17 novembre, 2021

Pensiero del 17 novembre 2021

 Meditazione sul Vangelo di Lc 19,11-28

Non abbiate paura!

Nelle prime letture di questi ultimi giorni abbiamo visto come il re siriano Antioco Epifane profanò il Tempio, saccheggiò Gerusalemme, scatenò una feroce persecuzione e impose il culto degli dei greci. Nel 168 a.G. scoppiò la rivolta ebraica, capeggiata da Mattatia Maccabeo e dai suoi figli, tra i quali il più famoso è Giuda; egli, combattendo contro l’esercito siriano, ottenne per i giudei la libertà di vivere secondo le proprie leggi e il proprio culto. ln questo contesto storico si situa, dunque, l’episodio narrato nella prima lettura.

Gesù, ormai vicino a Gerusalemme, racconta una parabola nell’estremo tentativo di correggere la mentalità dei Dodici. Un uomo nobile deve partire per ricevere il titolo di re ed affida a ciascuno dei suoi servi un gruzzolo da far fruttare. Tutti obbediscono eccetto uno, che rimane inattivo per paura del padrone, che ritiene severo ed ingiusto. Oggi c’è chi ritiene l’insegnamento della Chiesa un ostacolo alla felicità dell’uomo; molti sostengono che senza regole morali, politiche ed economiche, il benessere sarebbe assicurato a tutti, e per questo approvano leggi contro Dio. Dalla millenaria storia ebraica, attraverso le parole di una donna e del suo giovane figlio, riportate nella prima lettura, giunge fino a noi l’esortazione a non abbandonare la Legge dell’Amore. Dice, infatti, la madre: “Senza dubbio il creatore del mondo, che ha plasmato all’origine l’uomo, per la sua misericordia vi restituirà di nuovo lo spirito e la vita, come voi ora per le sue leggi non vi curate di voi stessi». E il figlio risponde al carnefice: «Non obbedisco al comando del re, ma ascolto il comando della legge che è stata data ai nostri padri». Anche noi dobbiamo resistere al nuovo invasore, più subdolo, perché non impone la sua mentalità con le armi, ma, come il verme nella mela, svuota dal di dentro le coscienze ed il pensiero. Facciamo risuonare, dunque, nei luoghi in cui viviamo, il grido di Giovanni Paolo II: «Non abbiate paura! Aprite le porte a Cristo!».

17 Novembre

Ci sazieremo, Signore, contemplando il tuo volto

Io ho scelto voi, dice il Signore, perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga.

(Giovanni 15,16)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 16)
Rit: Ci sazieremo, Signore, contemplando il tuo volto.

Ascolta, Signore, la mia giusta causa,
sii attento al mio grido.
Porgi l’orecchio alla mia preghiera:
sulle mie labbra non c’è inganno.

Tieni saldi i miei passi sulle tue vie
e i miei piedi non vacilleranno.
Io t’invoco poiché tu mi rispondi, o Dio;
tendi a me l’orecchio, ascolta le mie parole.

Custodiscimi come pupilla agli occhi,
all’ombra delle tue ali nascondimi.
Io nella giustizia contemplerò il tuo volto,
al risveglio mi sazierò della tua immagine.

Io ho scelto voi, dice il Signore, perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga.

(Giovanni 15,16)



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