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24 febbraio, 2022

✝ Pensiero del 24 febbraio 2022

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S. T. D. E DELLA B. V. M.

G. R. A. Livatino UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede_Beato


Meditazione sul Vangelo di Mc 9,41-50

La vera forza è in Cristo.

La forza, la vera forza e l’energia per affrontare gli avvenimenti quotidiani non stanno in noi stessi, ma in Cristo. Le nostre pulsioni, gli istinti, i sentimenti sono instabili, perciò non possiamo né dobbiamo fidarci di essi, come di nient’altro che da essi derivi. Perciò molto meglio “tagliar” corto con tutto ciò, farne a meno del tutto, per concentrarci, invece, completamente su ciò che dobbiamo fare per essere sale “salato”, saporito. Le emozioni ci divertono e ci intrattengono nel tempo della vita, ma perché questa non si debba accontentare solo di sapori provvisori e fuggevoli, conviene riporre in qualcosa di più gustoso, più appagante e più saldo il nostro intimo desiderio di dare un senso ai nostri giorni. Non si tratta di passare, di riempire il tempo, ma di dargli un senso. Convertirci al Signore significa avere lui come guida, appiglio e fonte di forza per la vita. ” Signore, io so che senza di te nulla posso, e tutto posso con te. Ma è difficile averti come unico sostegno della vita, perché ci sono molte forze dentro e fuori di me che mi distraggono. Dammi la saggezza per capire che il punto fermo e la forza della mia vita devi essere tu. Dammi il coraggio di mettere tutto da parte e tenere solo te, perché solo tu sei necessario.

Giovedì 24 Febbraio 
S. Modesto; B. Tommaso M. Fusco; B. Costanzo Servoli
7.a del Tempo Ordinario
Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli
Gc 5,1-6; Sal 48; Mc 9,41-50

Accogliete la parola di Dio non come parola di uomini, ma, qual è veramente, come parola di Dio.

(I Tessalonicesi 2,13)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 48)
Rit: Beati i poveri in spirito, perché di essi è il regno dei cieli.

‎Questa è la via di chi confida in se stesso,‎
‎ la fine di chi si compiace dei propri discorsi. ‎
‎ Come pecore sono destinati agli inferi,‎
‎ sarà loro pastore la morte. ‎
‎ ‎
‎ Scenderanno a precipizio nel sepolcro,‎
‎ svanirà di loro ogni traccia,‎
‎ gli inferi saranno la loro dimora. ‎
‎ Certo, Dio riscatterà la mia vita,‎
‎ mi strapperà dalla mano degli inferi. ‎
‎ ‎
‎ Non temere se un uomo arricchisce, ‎
‎ se aumenta la gloria della sua casa. ‎
‎ Quando muore, infatti, con sé non porta nulla‎
‎ ne scende con lui la sua gloria. ‎
‎ ‎
‎ Anche se da vivo benediceva se stesso:‎
‎ "Si congratuleranno, perché ti è andata bene",‎
‎ andrà con la generazione dei suoi padri,‎
‎ che non vedranno mai più la luce.‎

Accogliete la parola di Dio non come parola di uomini, ma, qual è veramente, come parola di Dio.

(I Tessalonicesi 2,13)

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