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12 febbraio, 2022

✝ Pensiero del 12 febbraio 2022

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S. T. D. E DELLA B. V. M.

G. R. A. Livatino UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede_Beato

Meditazione sul Vangelo di Mc 8,1-10

Pane di vita.     

Un evangelista Marco narra di due miracoli di moltiplicazione dei pani: oggi, dal capitolo 8, abbiamo sentito della seconda; della prima ce ne parla in 6,30-44. Il fatto che il racconto di questo episodio sia riportato da tutti gli evangelisti significa che esso riveste un’importanza capitale per capire l’evoluzione della vicenda di Gesù. Tutto il racconto è permeato da un clima di grande compassione: Gesù prova tenerezza per la folla e vuole aiutarla, sfamarla, e chiede la collaborazione degli apostoli i quali, attoniti, invitano Gesù ad un sano realismo.

Da sempre si è ritenuto questo episodio come il momento più alto della popolarità di Gesù. Egli viene ora riconosciuto come Messia, ma in maniera tutt’altro che chiara. Intravediamo un’ambiguità di fondo in questa massiccia adesione da parte della folla. Non succede forse anche a noi di cercare Dio per ciò che dà piuttosto che per ciò che è veramente? Non ci è forse mai capitato di chiedere a Dio di fare qualcosa per le sofferenze del mondo e, al suo invito a darci da fare, di replicargli accampando il nostro preteso sano realismo? Eppure Dio vuole avere bisogno di noi, preferisce aver bisogno del nostro nulla per fare qualcosa. Credere non significa delegare a Dio la risoluzione dei nostri problemi, ma imparare ad affrontarli in una prospettiva diversa. In questo racconto Gesù è animato dalla compassione verso la folla. Un sentimento pieno di umanità che si manifesta nella prontezza al servizio ed alla donazione. È altresì un sentimento umano perché rende Gesù uomo come noi; lo rende partecipe dei nostri dolori e delle nostre sofferenze. Ma è anche un sentimento divino, perché proviene da Dio, perché Gesù è spinto da esso ad operare il miracolo della moltiplicazione dei pani e dei pesci. È la compassione divina che preannuncia la Passione del Figlio. Dio sente le nostre passioni, e ci dona la sua Passione. La sua compassione ha questo doppio movimento. Da Dio all’uomo per assumere tutte le passioni umane e dall’uomo a Dio per partecipare alla Sua Passione. È qui, nella compassione umano-divina che troviamo il valore delle nostre celebrazioni eucaristiche che è l’incontro tra Dio e l’uomo: un incontro d’amore, di salvezza e di redenzione.

Sabato 12 Febbraio 
5.a del Tempo Ordinario 

Ss. Martiri di Abitene; S. Benedetto di Aniane; B. Ombelina
Ricordati di noi, Signore, per amore del tuo popolo
1Re 12,26-32; 13,33-34; Sal 105; Mc 8,1-10

Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.

(Matteo 4,4)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 105)
Rit: Ricordati di noi, Signore, per amore del tuo popolo.

Abbiamo peccato con i nostri padri,
delitti e malvagità abbiamo commesso.
I nostri padri, in Egitto,
non compresero le tue meraviglie.

Si fabbricarono un vitello sull’Oreb,
sì prostrarono a una statua di metallo;
scambiarono la loro gloria
con la figura di un toro che mangia erba.

Dimenticarono Dio che li aveva salvati,
che aveva operato in Egitto cose grandi,
meraviglie nella terra di Cam,
cose terribili presso il Mar Rosso.

Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.

(Matteo 4,4)

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