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05 agosto, 2022

✝ Pensiero del 05 agosto 2022

 

S. T. D. E DELLA B. V. M.
Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede

Non sono stati i chiodi, a tenere Gesù, sulla Croce ma il Suo Amore, per noi.

Meditazione sul Vangelo di Mt 16, 24-28
Sapienza di Dio.
La lettura di oggi è tratta dal libro del profeta Nahum. Nella figura del malvagio che viene sconfitto è rappresentata l’immagine della violenza e della menzogna. Il profeta mostra la precarietà della potenza umana che si fonda sull’oppressione e sull’ingiustizia. È un canto di lode a Dio che ha liberato il suo popolo da una terribile minaccia e ha punito il malvagio mostrandosi quale Signore della storia.
Il vangelo di oggi ci presenta uno dei paradossi più ardui da comprendere e da vivere. Prendere la croce e seguire Gesù significa consumare se stessi nell’abnegazione e nel sacrificio. L’aspetto paradossale è costituito dal fatto che proprio nel perdere se stessi si incontra la vita autentica. Questo messaggio sembra privo di attrattive per il nostro mondo di oggi, dal momento che la maggior parte delle persone cercano esattamente il contrario. In una società in cui regnano edonismo e superficialità, la croce e l’abnegazione paiono quasi spregevoli, antiquati, idee buone solo per menti poco assennate. Si desidera ciò che è più facile, più comodo, che dà più piacere, e si pratica il culto del corpo. Questa è la “sapienza” del mondo. La “sapienza di Dio” è diversa; già san Paolo l’aveva detto. San Francesco d’Assisi era convinto che il mondo si può salvare solo attraverso la croce e l’abnegazione. Il suo compagno, Egidio, cercò di riassumere così l’insegnamento di Francesco: «Vuoi sentirci bene? Diventa sordo. Vuoi parlare bene? Sta’ in silenzio. Vuoi guadagnare? Impara a perdere. Vuoi arricchirti? Sii povero. Vuoi essere consolato? Piangi. Vuoi salire in alto? Umiliati». Vivere così è segno di grande sapienza, ma non è cosa da tutti. Sembra un elenco di paradossi, ma tutti servono a illustrare il mistero della croce: il guadagno nella privazione, la vita nella morte.

Venerdì 5 Agosto 
Dedic. Bas. S. Maria Maggiore (mf); S. Osvaldo; S. Emidio; S. Osvaldo
18.a del Tempo Ordinario
Na 2,1.3; 3,1-3.6-7; Cant. Dt 32,35-36.39-41; Mt 16,24-28
Il Signore farà giustizia al suo popolo

Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
(Matteo 5,10)

SALMO RESPONSORIALE (Deuteronomio 32,35-41)
Rit: Il Signore farà giustizia al suo popolo.

Sì, vicino è il giorno della loro rovina
e il loro destino si affretta a venire.
Perché il Signore farà giustizia al suo popolo
e dei suoi servi avrà compassione.

Ora vedete che io, io lo sono
e nessun altro è dio accanto a me.
Sono io che do la morte e faccio vivere;
io percuoto e io guarisco.

Quando avrò affilato la folgore della mia spada
e la mia mano inizierà il giudizio,
farò vendetta dei miei avversari,
ripagherò i miei nemici.

Beati i perseguitati per la giustizia, perché di essi è il regno dei cieli.
(Matteo 5,10)



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