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02 agosto, 2021

Pensiero del 02 agosto 2021

 Meditazione sul Vangelo di Mt 14,13-21

Voi stessi date loro da mangiare.

I discepoli sperimentano la loro povertà e incapacità di dare da mangiare alle folle, e dalla compassione di Gesù proviene il miracolo della moltiplicazione dei pani. Un miracolo che soccorre la fame del popolo in un luogo deserto. Esso costituisce un duplice segno, sia del fatto che Gesù è il nuovo Mosè, che guida il popolo e lo sazia, sia della pietà di Gesù, che riceverà tutto il suo significato quando Lui stesso spezzerà il pane, che è il suo corpo, per noi. Il vero pane infatti, è la Sua persona, non qualcosa che si consuma; è Colui che dona la vita al mondo, il Figlio che per il mondo si offre in sacrificio.

La “compassione” è espressione di quell’amore istintivo che ha la sua fonte nel cuore, nelle viscere di una madre. Nell’Antico Testamento è manifestazione dell’amore di Dio per il Suo popolo e qui diviene segno del compimento di quello che Dio disse per mezzo del profeta: “Andrò in cerca della pecora smarrita, fascerò quella ferita e curerò quella malata” (Ez 34,16). Gesù porta questa parola di Dio al suo compimento. L’episodio raccontato viene definito “moltiplicazione dei pani”, ma in esso non vi è un solo accenno all’idea di moltiplicazione: l’idea guida è piuttosto quella della condivisione e, inoltre, acquista il tono di una celebrazione, di cui sono protagonisti Gesù e i discepoli insieme. I discepoli vengono educati al senso del dono. Si avvicinano a Gesù per dirgli che è tardi ed è meglio congedare la folla, perché ciascuno vada nei villaggi a comprarsi il necessario per mangiare. Essi pensano che circa l’aspetto materiale della vita, ognuno debba arrangiarsi da solo: a loro modo di vedere, la missione non comprende un soccorso materiale. E invece sbagliano, perché lo esige la perentoria parola di Gesù: “Voi stessi date loro da mangiare”. Ed essi subito offrono a Gesù quello che hanno: siamo al culmine della celebrazione, che inizia con gesti semplici e significativi. Il Signore comanda di farli sedere, Egli stesso presiede la mensa: prende i pani e i pesci, alza gli occhi al cielo e pronuncia la preghiera di benedizione; quindi, spezza i pani e li dà ai discepoli e questi alle folle. Dopo il dono, che ha costruito la comunità, vi è solo da constatare che “tutti mangiarono e si saziarono”: è un compimento. La comunione è stata perfetta e totale la condivisione, segno di quella fratellanza che è legge, nel nuovo popolo di Dio.

02 Agosto

Esultate in Dio, nostra forza

Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
(Matteo 4,4)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 80)
Rit: Esultate in Dio, nostra forza.

Il mio popolo non ha ascoltato la mia voce,
Israele non mi ha obbedito:
l’ho abbandonato alla durezza del suo cuore.
Seguano pure i loro progetti!

Se il mio popolo mi ascoltasse!
Se Israele camminasse per le mie vie!
Subito piegherei i suoi nemici
e contro i suoi avversari volgerei la mia mano.

Quelli che odiano il Signore gli sarebbero sottomessi
e la loro sorte sarebbe segnata per sempre.
Lo nutrirei con fiore di frumento,
lo sazierei con miele dalla roccia.

Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
(Matteo 4,4)

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