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S. T. D. E DELLA B. V. M.
Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede
Meditazione sul Vangelo di Mt 12, 14-21
La via scelta da Dio.
Dopo aver compiuto il miracolo nella sinagoga, Gesù si ritira in un luogo solitario e chiede che la notizia non venga divulgata. Egli chiede questo silenzio non perché non voglia più operare guarigioni – infatti guarisce tutti i malati che gli vengono portati – bensì perché non vuole apparire. Egli non è venuto per essere lodato e ammirato dalla folla, come talora i discepoli sono tentati di fare, seguendo in questo i farisei. Con una lunga citazione di Isaia, Gesù si presenta appunto come un “servo”, buono, umile, mite.
Nei confronti di Gesù e del messaggio che egli annuncia, momenti di rifiuto si alternano ad altri di corale e cordiale accoglienza. Molti lo seguono, ma alcuni cercano invece di toglierlo di mezzo. Gesù non si ferma davanti alle minacce degli uomini, persevera nella volontà di compiere la sua missione di sanare e guarire. Egli è quell’umile “servo” di cui parla Isaia, colui che deve annunciare il diritto e la giustizia alle genti. Gode delle compiacenze del Padre ed è stato da Lui prescelto per essere luce delle nazioni, per annunciare a tutti la verità che sgorga dallo stesso Spirito, ma compirà tutto ciò, come è sempre stato, secondo lo stile di Dio nei nostri confronti: «Non contenderà, né griderà, né si udrà sulle piazze la sua voce». Il parlare divino non è mai violento, ma assomiglia al «mormorio di un vento leggero» . Il suo nome diventerà motivo di salvezza per tutti; nel suo nome spereranno le genti. Il “servo” patirà la sua passione, subirà la condanna degli uomini che tenteranno di “toglierlo di mezzo” definitivamente, ma in quel gesto insano il Signore troverà la via della vittoria finale e il motivo del nostro definitivo riscatto nel trionfo della risurrezione. Questa via è segnata dal desiderio di sollevare con cura e con misericordia chi giace a terra, di sanare con prontezza le ferite di chi è colpito, di rianimare chi è lasciato nell’abbandono, di chinarsi su tutti perché si realizzi la giustizia di Dio. La via del Servo è la via stessa di Dio, quella dell’abbassamento dell’amore che giunge sino a lavare i piedi, sino a morire per salvare gli altri. È la via che Gesù indica ai discepoli di ogni tempo.
Sabato 16 Luglio
B.V. Maria del M. Carmelo (mf); B. Irmengarda; S. Antioco
15.a del Tempo Ordinario
Mi 2,1-5; Sal 9; Mt 12,14-21
Non dimenticare i poveri, Signore!
Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo, affidando a noi la parola della riconciliazione.
(II Corinzi 5,19)
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 9)
Rit: Non dimenticare i poveri, Signore!
Oppure:
Ascolta, Signore, le suppliche dei poveri.
Perché, Signore, ti tieni lontano,
nei momenti di pericolo ti nascondi?
Con arroganza il malvagio perseguita il povero:
cadano nelle insidie che hanno tramato!
Il malvagio si vanta dei suoi desideri,
l’avido benedice se stesso.
Nel suo orgoglio il malvagio disprezza il Signore:
«Dio non ne chiede conto, non esiste!»;
questo è tutto il suo pensiero.
Di spergiuri, di frodi e d’inganni ha piena la bocca,
sulla sua lingua sono cattiveria e prepotenza.
Sta in agguato dietro le siepi,
dai nascondigli uccide l’innocente.
Eppure tu vedi l’affanno e il dolore,
li guardi e li prendi nelle tue mani.
A te si abbandona il misero,
dell’orfano tu sei l’aiuto.
Dio ha riconciliato a sé il mondo in Cristo, affidando a noi la parola della riconciliazione.
(II Corinzi 5,19)
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