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S. T. D. E DELLA B. V. M.Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede
Beato Colui, che crede al Signore, pur non avendo visto.
Meditazione sul Vangelo di Lc 10,1-12.17-20
Il Signore è in mezzo ai suoi.
Dio non cessa di consolare il suo popolo, come una madre il proprio figlio, e d’intervenire per offrire prospettive nuove di vita, al fine di coinvolgerlo nel progetto di salvezza. Il profeta Isaia sollecita ad uscire allo scoperto, nonostante le numerose difficoltà, a credere che Dio mantiene le promesse, a non dubitare della sua presenza. Il credente, in questo caso, è coinvolto in prima persona a rivelare la presenza di Dio, nonostante i dubbi e la vista corta – Il Signore è in mezzo a noi sì o no? (Es 17,7) -, attraverso la gioia. La mano del Signore si farà manifesta ai suoi servi (Is 66,14). É questo l’incarico che viene affidato, superando la tentazione di “pie parole” e operando, invece, la consolazione, che diventa la più alta forma di evangelizzazione.
Anche Gesù afferma: «Rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti nei cieli» (Lc 10,20), per ribadire che nessuno può sentirsi solo nel cammino quotidiano, senza comunque sottovalutare la fatica che Paolo rileva: «quanto a me non ci sia altro vanto se non nella croce del Signore nostro Gesù Cristo» (Gal 6,4). Dunque, la presenza del Figlio e la prospettiva della croce sono i punti fermi con i quali celebrare la vita; soprattutto la croce è il metro con cui misurare le scelte, le azioni, i gesti quotidiani. Le strade per diventare “nuove creature” (Gal 6,15) sono tutte in salita, verso Gerusalemme, verso la croce. Il credente deve gestire i percorsi quotidiani, sostituendo il nome della Città Santa con i propri luoghi di lavoro, di vita familiare, di comunità. Il metodo viene consegnato nel battesimo e costituisce per tutta la vita l’unica strategia vincente: seguire il Maestro sulle vie che propone, partecipando alla passione per la vita, e credere nella missione alla quale si è chiamati. Oggi le parole: «Andate: ecco io vi mando come agnelli in mezzo a lupi, non portare borsa, né bisaccia, né sandali e non salutate nessuno lungo la strada» (Lc 10,3), sono un ulteriore atto di fiducia nella vocazione missionaria di ognuno, anche accettando con maturità che i risultati
non sempre sono quelli che noi vorremmo.
Domenica 3 Luglio
S. TOMMASO AP. (f); S. Eliodoro; S. Leone II
14.a del Tempo Ordinario
Is 66,10-14c; Sal 65; Gal 6,14-18; Lc 10,1-12,17-20
Acclamate Dio, voi tutti della terra
La pace di Cristo regni nei vostri cuori; la parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza.
(Colossesi 3,15.16)
Oppure
La pace di Cristo regni nei vostri cuori
(Colossesi 3,15.16)
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 65)
Rit: Acclamate Dio, voi tutti della terra.
Acclamate Dio, voi tutti della terra,
cantate la gloria del suo nome,
dategli gloria con la lode.
Dite a Dio: «Terribili sono le tue opere!».
«A te si prostri tutta la terra,
a te canti inni, canti al tuo nome».
Venite e vedete le opere di Dio,
terribile nel suo agire sugli uomini.
Egli cambiò il mare in terraferma;
passarono a piedi il fiume:
«Per questo in lui esultiamo di gioia.
Con la sua forza domina in eterno».
Venite, ascoltate, voi tutti che temete Dio,
e narrerò quanto per me ha fatto.
Sia benedetto Dio,
che non ha respinto la mia preghiera,
non mi ha negato la sua misericordia.
La pace di Cristo regni nei vostri cuori; la parola di Cristo abiti tra voi nella sua ricchezza.
(Colossesi 3,15.16)
Oppure
La pace di Cristo regni nei vostri cuori
(Colossesi 3,15.16)
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