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S. T. D. E DELLA B. V. M.
Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede
Non dobbiamo avere paura, perché il PADRE CELETE, ha cura di noi.
Meditazione sul Vangelo di Mt 10, 24-33
Quello che ascoltate all’orecchio predicatelo sui tetti.
Sempre continuando il discorso sulla missione, Matteo unisce in questo brano diverse parole di Gesù, dette in circostanze e con motivazioni diverse. La teologia della missione comprende una riflessione sulla necessità della lotta, sulla solidarietà che deve unire Maestro e discepolo nell’annuncio, sulla fiducia in Dio ed infine sulla ricompensa. La parola di Gesù, gridatelo sui tetti, si riferisce al fatto che il lieto annuncio è per tutti e bisogna essere franchi, disposti a dare la vita per annunciarla. Per me il Vangelo è annuncio di liberazione? Allora perché non lo grido anch’io? Non sarà che onestamente devo riconoscere che, in fondo, io di liberazione non ne ho avuto esperienza? Ci devo riflettere seriamente.
Nell’esperienza di missione emerge fortemente che il discepolo è, ancora una volta, chiamato a sperimentare, in modo chiaro, di non essere da più del Maestro. Il chiamato non solo segue il chiamante, ma è coinvolto e compreso da Dio e accompagnato da questa convinzione: Io sono con voi tutti i giorni fino alla fine del mondo. Una consapevolezza che libera dalla solitudine, che spinge a non avere timore della morte, a testimoniare, in mezzo alle situazioni più diversificate, che si è incontrato Colui che ha modificato radicalmente il modo di agire e pensare umano. È un’esperienza, quella del mandato, che lo rende una provocazione perenne per quanti lo guardano. «Chiunque mi riconoscerà davanti agli uomini anch’io lo riconoscerò davanti al Padre mio che è nei cieli, chi invece mi rinnegherà davanti agli uomini, anch’io lo rinnegherò davanti al Padre mio che è nei cieli». C’è, dunque, una chiamata a essere veramente uniti e chi vede il discepolo non può che vedere anche il Maestro. Annunciare il Vangelo è confessare Cristo davanti agli uomini. Non è sempre così semplice e la missione del discepolo è caratterizzata dalla scelta di Gesù, perché Egli, ogni giorno, torna a chiamare, a togliere dalle proprie abitudini e modi di pensare.
Sabato 9 Luglio
Ss. Agostino Zhao Rong e c. (mf); S. Veronica Giuliani
14.a del Tempo Ordinario
Is 6,1-8; Sal 92; Mt 10,24-33
Il Signore regna, si riveste di maestà
Beati voi, se venite insultati per il nome di Cristo, perché lo Spirito di Dio riposa su di voi.
(I Pietro 4,14)
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 92)
Rit: Il Signore regna, si riveste di maestà.
Oppure:
Santo è il Signore, Dio dell’universo.
Il Signore regna, si riveste di maestà:
si riveste il Signore, si cinge di forza.
È stabile il mondo, non potrà vacillare.
Stabile è il tuo trono da sempre,
dall’eternità tu sei.
Davvero degni di fede i tuoi insegnamenti!
La santità si addice alla tua casa
per la durata dei giorni, Signore.
(I Pietro 4,14)
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