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02 luglio, 2022

✝ Pensiero del 02 luglio 2022

 

S. T. D. E DELLA B. V. M.

Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede

Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.

Meditazione sul Vangelo di Mt 9, 14-17

Vino nuovo in otri nuove.

I discepoli di Giovanni il Battista digiunavano e si sorprendevano che i discepoli di Gesù non facessero altrettanto. Il digiuno era una tradizione ascetica riconosciuta in Israele. Ogni buon israelita digiunava, come dice la parabola, due volte a settimana. Come era possibile che i seguaci di Gesù non lo praticassero? Gesù risponde in modo misterioso. Usa l’immagine delle nozze: gli amici dello sposo che gioiscono e non possono essere tristi mentre lo sposo è presente. Le feste nuziali sono feste gioiose! Gesù parla anche di un vino nuovo. Vuole indicare che la sua è una presenza differente da quella dei profeti”.

Sorprende che i discepoli di Gesù non digiunino. Il Signore stesso aveva digiunato al momento di intraprendere la sua vita pubblica. Il digiuno, in effetti, fa sì che l’uomo entri in se stesso, rinunci ad una necessità naturale qual è l’alimentazione e riponga la sua fiducia in Dio solo. Si irrobustisce la volontà e si ravvivano le verità più profonde dell’esistenza. Eppure, in apparenza, mentre Gesù stava tra i suoi apostoli, essi non digiunavano. È comprensibile la perplessità dei discepoli del Battista, che ben si intendeva di pratiche ascetiche. Il Battista, in effetti, non era “un uomo avvolto in morbide vesti, ma si copriva con peli di cammello e mangiava locuste e miele selvatico”. Era cioè un “profeta”, nel senso pieno del termine. E Gesù dice: “più che un profeta. Il più grande tra  nati di donna”. Ciononostante, Gesù e i suoi non digiunano. É sorprendente. E tuttavia, non è in discussione il valore del digiuno, bensì l’opportunità di esso nel momento in cui Gesù è tra loro come lo Sposo del banchetto nuziale. Il Signore ha stabilito un’alleanza di salvezza con il suo popolo e col giungere della pienezza dei tempi ha inviato il suo Figlio diletto. É lui che dobbiamo ascoltare. Mentre egli è tra di noi non è possibile il digiuno. “Ora è il tempo della salvezza”, ora è il tempo di godere della dolcezza del Signore. Mentre abbiamo Gesù accanto a noi, godiamo della sua presenza, della sua amicizia, sentiamo che è Lui a darci la forza per ogni cosa. Più tardi, quando il Signore ci sarà velato, quando Egli “dormirà nell’angolo più remoto della nave”, digiuneremo. Sottoporremo il nostro corpo e l’appetito naturale alla prova, apprenderemo a rinunciare a tutto per assicurare l’amicizia con Dio. Ci renderemo conto che «Non di solo pane vivrà l’uomo, ma d'ogni parola che esce dalla bocca di Dio» (Mt 4,4).

Sabato 2 Luglio        

S. Bernardino Realino; B. Eugenia Joubert; S. Lidano
13.a del Tempo Ordinario

Am 9,11-15; Sal 84; Mt 9,14-17

Il Signore annuncia la pace per il suo popolo


Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, ed io le conosco ed esse mi seguono.

(Giovanni 10,27)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 84- 85)
Rit: Il Signore annuncia la pace per il suo popolo.

Ascolterò che cosa dice Dio, il Signore:

«Egli annuncia la pace
per il suo popolo, per i suoi fedeli,
per chi ritorna a lui con fiducia».


Amore e verità s’incontreranno,
giustizia e pace si baceranno.
Verità germoglierà dalla terra
e giustizia si affaccerà dal cielo.

Certo, il Signore donerà il suo bene
e la nostra terra darà il suo frutto;
giustizia camminerà davanti a lui:

«I suoi passi tracceranno il cammino».

Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, ed io le conosco ed esse mi seguono.

(Giovanni 10,27)

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