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S. T. D. E DELLA B. V. M.
Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede
Dio, ci ama e ci chiama così come siamo, perché Lui è un Padre, pieno di Misericordia ed Amore.
Meditazione sul Vangelo di Mt 9, 9-13
Vieni, e seguimi.
Gesù passa accanto al banco delle imposte di Matteo e si rivolge a lui con un comando: “seguimi”. Poi, si reca a casa sua, dove pranza insieme con molti pubblicani e peccatori. I farisei manifestano la loro disapprovazione ai discepoli. Gesù, allora, prende la parola per spiegare che non sono i sani ad aver bisogno del medico, ma coloro che sono malati.
Gesù sa qual è il momento buono per rivolgere l’invito a seguirlo ad ogni persona. È interessante notare la diversità fra i momenti delle chiamate degli apostoli. Non c’è un modello comune. Presso la riva del Giordano chiama Giovanni, Pietro e Andrea, e li invita mentre rammendano le loro reti. Paolo mentre è in viaggio per Damasco… Gesù si avvicina nel momento opportuno, quando sa che siamo pronti a rispondere al suo invito. Per questo non chiamò subito Matteo, quando questi non era ancora maturo nel suo cuore, ma solo dopo numerosi miracoli, quando la fama del Maestro si era già ampiamente diffusa e Matteo era più disposto ad accettare la chiamata. Questo è il momento di Matteo, e Gesù non manca all’appuntamento. Al banco delle imposte di Matteo, quel giorno, erano già passate molte persone. Alcune ricche, altre povere, gente semplice del villaggio e gli arroganti farisei: alcuni pagavano con indifferenza, altri tra grida ed insulti. Tutto questo non bastò a distrarre Matteo. Gesù venne da lui e Matteo seppe riconoscerlo. Solo così si spiega la sorprendente rapidità con cui egli lascia tutto per seguirlo. Non si fermò nemmeno a raccogliere il denaro che aveva sul banco. Immediatamente si alzò e lo seguì. Si alzò dalla sua pigrizia, dalle sue comodità, dal patto che aveva stretto con la mediocrità. Gesù rimette sempre in piedi, eleva chiunque. Allo stesso modo, Gesù passa per la nostra vita e ci invita a smettere di contemplare noi stessi. Ci invita ad alzare gli occhi dalle nostre occupazioni giornaliere, dalle nostre pene e sofferenze, per volgere lo sguardo verso un ideale che è capace di dare senso pieno all’esistenza. Le persone che incontro durante la giornata si aspettano da me un sorriso, una parola di conforto, un gesto gentile. Non importa chi siano, né cosa facciano. È Gesù che me lo chiede, e la mia risposta non può essere diversa da quella di Matteo.
Venerdì 1 Luglio
S. Aronne; B. Ignazio Falzon; B. Antonio Rosmini
13.a del Tempo Ordinario
Am 8,4-6.9-12; Sal 118; Mt 9,9-13
Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio
Venite a me, voi tutti che siete stanchi ed oppressi, ed io vi darò ristoro, dice il Signore.
(Matteo 11,28)
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 118)
Rit: Non di solo pane vivrà l’uomo, ma di ogni parola che esce dalla bocca di Dio.
Beato chi custodisce i suoi insegnamenti
e lo cerca con tutto il cuore.
Con tutto il mio cuore ti cerco:
«Non lasciarmi deviare dai tuoi comandi».
Io mi consumo nel desiderio
dei tuoi giudizi in ogni momento.
Ho scelto la via della fedeltà,
mi sono proposto i tuoi giudizi.
Ecco, desidero i tuoi precetti:
«Fammi vivere nella tua giustizia.
Apro anelante la mia bocca,
perché ho sete dei tuoi comandi».
Venite a me, voi tutti che siete stanchi ed oppressi, ed io vi darò ristoro, dice il Signore.
(Matteo 11,28)
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