Meditazione sul Vangelo di Lc 9,7-9
Gesù è di più.
Gesù si presenta come colui che è più grande: più grande di tutti i profeti che l’hanno preceduto. Dopo Erode, la storia ha continuamente cercato di definire l’identità di Cristo richiamando il paragone con altri personaggi storici, o con categorie e parametri che ne potessero circoscrivere l’immagine entro una cornice già conosciuta: Gesù uomo eccezionale, Gesù grande maestro, benefattore, legislatore, e perfino rivoluzionario. Sono immagini che sfiorano appena l’identità di Gesù, perché Gesù è di più. La fede semplice di chi l’ha incontrato e lo incontra anche oggi sa riconoscerlo con fiducia e abbandono. I sapienti – come i teologi – devono indagare, e fino a un certo punto si tratta di un’operazione legittima: è il lavoro di comprensione cominciato con gli apostoli, depositato nei Vangeli, e che ha percorso tutti i secoli della Chiesa. Chi è veramente Gesù? Gesù è un uomo che è Dio. I tratti della sua vita rivelano un’umanità grande e compiuta, ma nello stesso tempo annunciano un’eccedenza impossibile da contenere: Gesù è sempre oltre, sempre di più di quel che noi possiamo comprendere e trattenere. C’è di più nelle sue parole, nelle sue azioni, nella sua personalità. Per esprimerlo in modo chiaro e compiuto, la fede della Chiesa arriva a dire che in Gesù di Nazaret si è incarnato e vive il Figlio Unigenito del Padre, Dio da Dio: la persona divina del Figlio abita e vive un’umanità piena e reale; una natura umana e una natura divina, nell’unica persona divina del Figlio eterno. Queste espressioni usate dalla teologia cristiana non sono leziose e inutili; servono invece a esprimere, in linguaggio umano chiaro, il contenuto della fede e dànno ragionevolezza e plausibilità a un avvenimento nuovo e originale apparso sulla faccia della terra. Gesù di Nazaret ha suscitato, e continua a suscitare sorpresa, scandalo, rifiuto, ma anche ammirazione, entusiasmo, adorazione. Accade ancora.
23 settembre
Il Signore ama il suo popolo
Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore.
Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
(Giovanni 14,6)
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 149)
Rit: Il Signore ama il suo popolo.
Cantate al Signore un canto nuovo;
la sua lode nell’assemblea dei fedeli.
Gioisca Israele nel suo creatore,
esultino nel loro re i figli di Sion.
Lodino il suo nome con danze,
con tamburelli e cetre gli cantino inni.
Il Signore ama il suo popolo,
incorona i poveri di vittoria.
Esultino i fedeli nella gloria,
facciano festa sui loro giacigli.
Le lodi di Dio sulla loro bocca:
questo è un onore per tutti i suoi fedeli.
Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore.
Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.
(Giovanni 14,6)
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