San Francesco di Sales
autore: Ambito campano anno: XVIII-XIX sec. titolo: San Francesco di Sales |
Nome: San Francesco di Sales
Titolo: Vescovo e dottore della Chiesa
Nascita: 1567, Thorens, Savoia
Morte: 28 dicembre 1622, Lione, Francia
Ricorrenza: 24 gennaio
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione
Beatificazione:
8 gennaio 1662, Roma, papa Alessandro VII
8 gennaio 1662, Roma, papa Alessandro VII
Canonizzazione:
19 aprile 1665, Roma, papa Alessandro VII
19 aprile 1665, Roma, papa Alessandro VII
Francesco nacque l'anno 1567 nel castello di Sales, diocesi di Ginevra, da Francesco, conte di Sales, e da Francesca di Sionas.
Fin dai primi anni mostrò spiccata inclinazione al bene, e una grande docilità.
Fece i suoi primi studi ad Annecy, e di qui fu mandato a Parigi. Qui studiò retorica, filosofia e teologia presso i PP. Gesuiti. La sua vita era ritirata: frequentava la chiesa e i Sacramenti; fin d'allora fece il voto di castità.
Compiuti gli studi a Parigi, fu dal padre mandato a Padova per addottorarsi in legge. Quivi Francesco fu esposto a grandi pericoli, cui scampò felicemente con la sua forte volontà e l'aiuto di Dio in cui sempre confidava.
Il padre di Francesco aveva pensato di fare del suo figlio uno dei più stimati gentiluomini della società e gli aveva già ottenuto un posto distinto nel senato di Chambery, mentre gli andava preparando un ricco partito. Francesco invece era chiamato a ben altro, e svelò ogni cosa al suo precettore, incaricandolo di farne consapevole il padre. Molti furono gli ostacoli che i genitori gli opposero, ma vedendolo fermo nel suo proposito acconsentirono alla volontà di Dio.
Fatto Sacerdote, il Vescovo di Ginevra lo delegò a combattere l'eresia di Calvino, che infestava tutto il Chiablese. Il nostro Santo ebbe da faticare e soffrire molto per quegli eretici, e corse pericolo più volte di essere assassinato, ma la sua grande dolcezza, unita ad uno zelo instancabile e ad una pietà esemplare, vinse i più ostinati calvinisti tanto da convertirne, dicono, 72 mila. Morto il vescovo di Ginevra Mons. Granier, Francesco fu eletto a succedergli.
Nel 1610 fondò l'ordine delle Suore della Visitazione, coadiuvato dalla S. Madre di Chantal. Quando sentì di non aver più le forze d'un tempo e che la sua salute deperiva, chiese un aiuto per il governo della diocesi. Nonostante fosse ammalato, salì per l'ultima volta il pulpito di Lione nella vigilia del S. Natale 1622, ma il giorno dopo dovette mettersi a letto, con segni manifesti di apoplessia progressiva. Chiese subito gli ultimi Sacramenti, indi con fervore serafico ripetè alcuni passi della S. Scrittura, finchè il male gli tolse la parola e la vita, la sera del 28 dicembre. Non contava ancora 56 anni d'età, 20 dei quali passati nell'episcopato.
Egli è celebre per la sua incomparabile dolcezza, e per i libri che scrisse, ripieni di unzione divina.
PRATICA. Possiede la carità in grado più perfetto chi procura di condurre a Dio più anime che può, essendo lo zelo della salvezza delle anime il sacrificio più accetto che possiamo fare a Dio (S. Agostino).
PREGHIERA. O Signore, che per la salvezza delle anime, hai voluto che il tuo beato confessore e vescovo Francesco si facesse tutto a tutti, concedi, propizio, che noi ripieni della dolcezza della sua carità, diretti dai suoi insegnamenti e sostenuti dai suoi meriti, conseguiamo i gaudii eterni.
MARTIROLOGIO ROMANO. San Francésco di Sales, Vescovo di Ginévra, Confessore e Dottore della Chiesa, speciale Patrono presso Dio di tutti gli Scrittori cattolici, che con la pubblicazione di giornali ed altri scritti illustrano, promuovono e difendono la sapienza cristiana; il quale se ne andò in cielo il ventotto Dicembre, ma si venera principalmente in questo giorno per la traslazione del suo corpo.
Fin dai primi anni mostrò spiccata inclinazione al bene, e una grande docilità.
Fece i suoi primi studi ad Annecy, e di qui fu mandato a Parigi. Qui studiò retorica, filosofia e teologia presso i PP. Gesuiti. La sua vita era ritirata: frequentava la chiesa e i Sacramenti; fin d'allora fece il voto di castità.
Compiuti gli studi a Parigi, fu dal padre mandato a Padova per addottorarsi in legge. Quivi Francesco fu esposto a grandi pericoli, cui scampò felicemente con la sua forte volontà e l'aiuto di Dio in cui sempre confidava.
Il padre di Francesco aveva pensato di fare del suo figlio uno dei più stimati gentiluomini della società e gli aveva già ottenuto un posto distinto nel senato di Chambery, mentre gli andava preparando un ricco partito. Francesco invece era chiamato a ben altro, e svelò ogni cosa al suo precettore, incaricandolo di farne consapevole il padre. Molti furono gli ostacoli che i genitori gli opposero, ma vedendolo fermo nel suo proposito acconsentirono alla volontà di Dio.
titolo San Francesco di Sales in meditazione
autore Carlo Maratta anno 1662 circa
autore Carlo Maratta anno 1662 circa
Fatto Sacerdote, il Vescovo di Ginevra lo delegò a combattere l'eresia di Calvino, che infestava tutto il Chiablese. Il nostro Santo ebbe da faticare e soffrire molto per quegli eretici, e corse pericolo più volte di essere assassinato, ma la sua grande dolcezza, unita ad uno zelo instancabile e ad una pietà esemplare, vinse i più ostinati calvinisti tanto da convertirne, dicono, 72 mila. Morto il vescovo di Ginevra Mons. Granier, Francesco fu eletto a succedergli.
titolo San Francesco di Sales consegna le costituzioni a S. Francesca di Chantal
autore Ubaldo Gandolfi anno 1769
autore Ubaldo Gandolfi anno 1769
Nel 1610 fondò l'ordine delle Suore della Visitazione, coadiuvato dalla S. Madre di Chantal. Quando sentì di non aver più le forze d'un tempo e che la sua salute deperiva, chiese un aiuto per il governo della diocesi. Nonostante fosse ammalato, salì per l'ultima volta il pulpito di Lione nella vigilia del S. Natale 1622, ma il giorno dopo dovette mettersi a letto, con segni manifesti di apoplessia progressiva. Chiese subito gli ultimi Sacramenti, indi con fervore serafico ripetè alcuni passi della S. Scrittura, finchè il male gli tolse la parola e la vita, la sera del 28 dicembre. Non contava ancora 56 anni d'età, 20 dei quali passati nell'episcopato.
Egli è celebre per la sua incomparabile dolcezza, e per i libri che scrisse, ripieni di unzione divina.
PRATICA. Possiede la carità in grado più perfetto chi procura di condurre a Dio più anime che può, essendo lo zelo della salvezza delle anime il sacrificio più accetto che possiamo fare a Dio (S. Agostino).
PREGHIERA. O Signore, che per la salvezza delle anime, hai voluto che il tuo beato confessore e vescovo Francesco si facesse tutto a tutti, concedi, propizio, che noi ripieni della dolcezza della sua carità, diretti dai suoi insegnamenti e sostenuti dai suoi meriti, conseguiamo i gaudii eterni.
MARTIROLOGIO ROMANO. San Francésco di Sales, Vescovo di Ginévra, Confessore e Dottore della Chiesa, speciale Patrono presso Dio di tutti gli Scrittori cattolici, che con la pubblicazione di giornali ed altri scritti illustrano, promuovono e difendono la sapienza cristiana; il quale se ne andò in cielo il ventotto Dicembre, ma si venera principalmente in questo giorno per la traslazione del suo corpo.
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