Translate

06 gennaio, 2023

✝ Pensiero del 06 gennaio 2023

 

SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato

Caro Rosario, augura a tutti, in Cielo, buona Manifestazione, del SIGNORE alle genti, e la luce di Dio, illumini, per sempre l'Umanità intera.


Barbara



Versetto del Giorno

Dai comandi delle sue labbra non mi sono allontanato, nel cuore ho riposto i detti della sua bocca.

Giobbe 23:12


L’Epifania è la festa della luce: lo splendore di una stella attrae a Betlemme genti lontane. I Magi rappresentano, infatti, gli uomini di tutte le nazioni e di tutte le epoche che la fede conduce al Signore. Il mistero della manifestazione del Signore si celebra nel Natale e nell’Epifania: queste due feste sono frutto del reciproco influsso delle tradizioni orientale ed occidentale. Malgrado tale influsso fosse appunto reciproco, le due feste non si fusero, ma continuarono a mantenere un distinto giorno di celebrazione insieme alle loro caratteristiche peculiari. Con il ciclo Natale-Epifania celebriamo la manifestazione splendente del Signore, ché è la luce di Dio che risplende e illumina il mondo. Dio si manifesta mediante l’incarnazione del Figlio suo nel seno di Maria per opera dello Spirito Santo. Lo scopo dell’Incarnazione è la redenzione dell’uomo. Questo ci porta in primo luogo non tanto a contemplare l’anniversario della nascita di Cristo, ma a celebrare, stupiti e gioiosi, il mistero della sua manifestazione al mondo, nell’umiltà della nostra carne, per salvare gli uomini.
Venerdì – Epifania del Signore (s)
Meditazione sul Vangelo di Mt 2,1-12
Siamo venuti per adorarLo.
L’Epifania è la celebrazione della manifestazione della Luce. Il profeta Isaia invita ad alzarsi, a rivestirsi di luce, perché l’amore del Signore risplende su di noi. Paolo rende partecipi i primi cristiani di Efeso del grande dono ricevuto: la conoscenza del mistero. Questa conoscenza è proposta anche a coloro che non fanno parte del popolo di Israele, i cosiddetti Gentili e, quindi, anche a noi, per godere della salvezza in Cristo.

Il tema della Giornata Mondiale della Gioventù, a Colonia, con Papa Benedetto XVI è stato “siamo venuti per adorarlo”. Questo invito è stato raccolto da un milione di giovani di tutto il mondo. I primi a pronunciare questa frase sono stati i Magi, che si misero in cammino guidati da una stella, una luce o un’ispirazione interiore irresistibile al punto di lasciare comodità e sicurezze. Le loro parole suonarono come una minaccia alle orecchie di Erode, il quale rimase turbato. La domanda dei Magi: “Dov’è il re dei Giudei?” va ripetendosi in ogni angolo della terra e lungo tutti i secoli. Dov’è la felicità? Dov’è la sicurezza? Dov’è la fedeltà? Dov’è la risposta a tutti questi interrogativi del cuore? La stella della verità si nasconde ma la fede semplice, l’abbandono alla Parola di Dio ci guiderà verso la risposta così come condusse i Magi alla grotta. Quale sorpresa! Il Re è nato in una grotta, la madre è una giovane donna, il padre del Re un uomo maturo dai capelli d’argento che, assorto, contempla il Bambino. Eccolo il Re, un neonato sottomesso a tutte le necessità della condizione umana: povertà, fame, freddo, insicurezza materiale. La luce interiore illumina questi ricercatori, che lo accolgono così come si presenta, lo adorano e gli offrono i doni preparati per Lui. Dove cerco il mio re? Sono capace di riconoscerlo quando si presenta nella mia vita? Ho delle pretese che mi impediscono di trovarlo nella quotidianità e semplicità della Vita? I Magi offrirono i segni della loro riconoscenza al loro re, offrirono il meglio di sé. Cosa so offrire io? «Tornarono per un’altra strada». Incontrare il proprio Re non lascia indifferenti nelle proprie incertezze e paure. La vita di chi ha incontrato Cristo non può essere più la stessa di prima: tornare per un’altra strada significa operare un cambiamento di rotta. Significa accettare pienamente Gesù nella sua veste di umiltà e semplicità. Una vita nuova.

Venerdì 6 Gennaio                                        

EPIFANIA DEL SIGNORE (s)

S. Carlo da Sezze

Is 60,1-6; Sal 71; Ef 3,2-3.5-6; Mt 2,1-12

Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra

Abbiamo visto la sua stella in oriente e siamo venuti per adorare il Signore.

(Matteo 2,2)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 71)
Rit: Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra.

O Dio, affida al re il tuo diritto,
al figlio di re la tua giustizia;
egli giudichi il tuo popolo secondo giustizia
e i tuoi poveri secondo il diritto.

Nei suoi giorni fiorisca il giusto
e abbondi la pace,
finché non si spenga la luna.
E domini da mare a mare,
dal fiume sino ai confini della terra.

I re di Tarsis e delle isole portino tributi,
i re di Saba e di Seba offrano doni.
Tutti i re si prostrino a lui,
lo servano tutte le genti.

Perché egli libererà il misero che invoca
e il povero che non trova aiuto.
Abbia pietà del debole e del misero
e salvi la vita dei miseri.

Abbiamo visto la sua stella in oriente e siamo venuti per adorare il Signore.

(Matteo 2,2)

Nessun commento: