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15 ottobre, 2022

✝ Pensiero del 15 ottobre 2022

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S. T. D. E DELLA B. V. M.

Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede

Tu sei, come un soffio caldo, che riscalda le mie giornate.

Barbara

Dio vuole salvare tutti, ma ci lascia liberi anche di rifiutare il Suo Perdono. 


Nella Memoria, liturgica Santa Teresa d'Avila (di Gesù).

Sabato – 28.a Tempo Ordinario – SANTA TERESA DI GESU’ – Dottore della Chiesa
Santa spagnola del secolo XVI, seppe conciliare il senso dell’ironia con la fermezza, la dolcezza con la forza, la simpatia con la determinazione. ln gioventù si sentì fortemente attratta dallo spirito mondano, come confesso lei stessa, ma superò quella tendenza grazie alla lettura e all’esempio di alcuni santi, come san Girolamo, sant’Agostino, santa Maria Maddalena. La sua conversione avvenne a quarant’anni, dopo un lungo periodo di vita religiosa presso il monastero dell’Incarnazione di Avila. Si dedicò alla fondazione e alla riforma dei conventi carmelitani, non senza difficoltà e grandi contrasti, che affrontava avendo fiducia in Dio. Donna dotata di grande ingegno e magnanimità, di grazia naturale e viva sensibilità femminile, c’insegna che per raggiungere la santità “non occorre pensare molto, quanto piuttosto amare molto”. Seppe essere maestra di vita spirituale, descrivendo nelle sue opere l’esperienza mistica di cui Dio le fece dono. Morì ad Alba de Tormes (Spagna) il 4 ottobre 1582. Paolo VI le conferì nel 1970 il titolo di Dottore della Chiesa.
Meditazione sul Vangelo di Lc 12, 8-12
Fiducia nelle prove.
Gesù prepara i suoi discepoli a rimanergli fedeli testimoni in tempo di persecuzione. Nella prova non saremo lasciati soli, ci sosterrà lo Spirito del Risorto. Lo Spirito Santo, però, non costringe la libertà di nessuno: chi, pur avendo la luce e la grazia della fede, negherà l’evidenza della Verità (bestemmierà, cioè, contro lo Spirito Santo), causerà da se stesso la propria condanna.
Il Vangelo odierno ben si adatta alla celebrazione della memoria di santa Teresa d’Avila che la Chiesa ci propone oggi. Abbiamo ascoltato, infatti, come il Signore prepara i suoi discepoli a rimanergli fedeli testimoni, anche quando saranno perseguitati. La grande santa spagnola, con il suo indomito coraggio e la sua grande fede nel Signore, superò prove e persecuzioni confidando nella provvidenza di Dio. In lei è prevalsa la certezza d’essere amata dal Cristo, nonostante le sue miserie, anzi, proprio attraverso di esse.
Poesia mistica composta da Santa Teresa d’Avila.
Sapienza eterna, Altezza inaccessibile, Signor dell’alma mia, non ti sdegnar se, del suo nulla immemore, oggi il mio cuor vorrà a Te dolce innalzare inno d’amore. Dimmi che vuoi da me, dimmi, Signore! Son tutta tua; la tua bontà ineffabile m’ha dal nulla creata, m’ha redenta e chiamata in questo Ospizio, ed io fui sempre ingrata’… Ma di dannarmi mai ti resse il cuore… Dimmi che vuoi da me, dimmi, Signore! La mia vita, il mio cuor, il corpo e l’anima quanta, Signor, io sono, tutta ai tuoi piedi, o Sposo mio dolcissimo, tutto depongo e dono, ed in ostia mi sacro a Te d’amore. Dimmi che vuoi da me, dimmi, Signore! Vita o morte, trionfo oppur infamia, infermità o salute, sia che in pace Tu mi voglia o in orride pene continue e acute, tutto accetta e gradisce questo cuore. Dimmi che vuoi da me, dimmi, Signore! Dammi ricchezza o povertà riservami, inferno dammi o cielo, vita sepolta fra più dense tenebre o sole senza velo:

«A tutto mi sommetto, o dolce Amore. Dimmi che vuoi da me, dimmi, Signore! Se vuoi che vita spensierata godermi, vo’ qui per Te gioire; se vuoi che assidua nel lavor m’estenui, vo’ nel lavor morire: quanto a Te piace, tutto accetta il cuore. Dimmi che vuoi da me, dimmi, Signore!».

Sabato 15 Ottobre                                         

S. Teresa d’Avila (di Gesù) (m); S. Barsen; S. Tecla

28.a del Tempo Ordinario

Ef 1,15-23; Sal 8; Lc 12,8-12

Hai posto il tuo Figlio sopra ogni cosa

Lo Spirito della verità darà testimonianza di me, dice il Signore, e anche voi date testimonianza.
(Giovanni 15,26)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 8)
Rit: Hai posto il tuo Figlio sopra ogni cosa.

O Signore, Signore nostro,
quanto è mirabile il tuo nome su tutta la terra!
Voglio innalzare sopra i cieli la tua magnificenza,
con la bocca di bambini e di lattanti.

Quando vedo i tuoi cieli, opera delle tue dita,
la luna e le stelle che tu hai fissato,
che cosa è mai l’uomo perché di lui ti ricordi,
il figlio dell’uomo, perché te ne curi?

Davvero l’hai fatto poco meno di un dio,
di gloria e di onore lo hai coronato.
Gli hai dato potere sulle opere delle tue mani,
tutto hai posto sotto i suoi piedi.

Lo Spirito della verità darà testimonianza di me, dice il Signore, e anche voi date testimonianza.

(Giovanni 15,26)

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