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07 ottobre, 2022

✝ Pensiero del 07 ottobre 2022

 


S. T. D. E DELLA B. V. M.
Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede

Oggi, la Chiesa, celebra, la Madonna del ROSARIO DETTA ANCHE LA Madonna di Pompei.

Il mio augurio speciale, per il suo onomastico, va al GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO.
Vita dolcezza, speranza nostra salve, a te ricorro, che per me, TU SEI SANTO TUTTI I GIORNI DELL'ANNO.

Venerdì – 27.a Tempo Ordinario – BEATA VERGINE MARIA DEL ROSARIO

Il Rosario è nato dall’amore dei cristiani per Maria in epoca medioevale, forse al tempo delle crociate in Terrasanta. L’origine della coroncina è molto antica: gli eremiti orientali usavano pietruzze infilate su uno spago per tener il conto delle preghiere recitate. Il rosario rappresenta perciò una “ghirlanda di preghiere” offerta alla Madonna. San Domenico individuo nella recita del Rosario un’arma efficace per debellare le dottrine eretiche: e proprio i domenicani sono stati i promotori di questa devozione, anche attraverso le confraternite del Rosario. Nel XVI secolo, papa san Pio V, proveniente dall’Ordine domenicano, incoraggiò e raccomandò ufficialmente la recita del Rosario, preghiera popolare per eccellenza e quasi “breviario del popolo”. La celebrazione di questa memoria fu istituita proprio da san Pio V per commemorare la vittoria riportata il 7 ottobre 1571 a Lepanto contro la flotta turca – impresa che arrestò l’espansione dell’impero ottomano -, interpretandola come grazia concessa per la preghiera che il popolo cristiano aveva rivolto alla Vergine attraverso il Rosario.

Meditazione sul Vangelo di Lc 11, 15-26

Da che parte stiamo?

Se io scaccio i demoni col dito di Dio, è giunto a voi il regno di Dio”. L’episodio di liberazione di un uomo posseduto da un demonio raccontato con estrema sinteticità in Lc 11,14, apre la folla alle domande sull’identità di Gesù. Davanti a ciò che è avvenuto alcuni sono presi da meraviglia, altri accusano Gesù di essere inviato da Beelzebul. Gesù risponde alle illazioni dei presenti con due argomentazioni: la prima che mostra l’impossibilità di contrapporre due forze antitetiche all’interno della stessa realtà; la seconda rimanda alla capacità che Gesù mostra con la sua opera taumaturgica a colui che ne è la vera fonte: Dio (“dito di Dio”). Gesù è inviato dal Padre per portare agli uomini la pienezza di vita che è il Degno di Dio e quindi è mandato a liberare l’umanità da ogni male che possa affliggerla. La sua azione di liberazione è realmente efficace, come mostra la similitudine – narrata da Gesù – del guerriero forte che difende il suo palazzo: se il male sembra essere possente padrone della casa della nostra vita, Gesù è colui «che è più forte», colui che invincibile ha il potere di vincere in maniera definitiva la battaglia. Si tratta di aderire a lui e a lui rimanere fedeli, perché la condizione successiva a un allontanamento da Cristo non sia peggiore della situazione iniziale. Si tratta di cogliere questo nucleo centrale di identità che Gesù ha mostrato con le sue parole e con le sue azioni e porsi “con lui”, perché questo è ciò che può darci vera vita. «Chi non raccoglie con me, disperde», dice Gesù, per porci con chiarezza davanti a questo aut aut; non si può rimanere indifferenti, è impossibile non prendere posizione. Una volta dato l’annuncio, visto il suo carattere di decisività, l’uomo deve schierarsi, pro o contro Gesù: non si può più rimanere neutrali.

Venerdì 7 Ottobre 

B.V. Maria del Rosario; S. Giustina; S. Augusto

27.a del Tempo Ordinario

Gal 3,7-14; Sal 110; Lc 11,15-26

Il Signore si ricorda sempre della sua alleanza

Ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. Ed io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me.

(Giovanni 12,31-32)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 110)
Rit: Il Signore si ricorda sempre della sua alleanza.

Renderò grazie al Signore con tutto il cuore,
tra gli uomini retti riuniti in assemblea.
Grandi sono le opere del Signore:
le ricerchino coloro che le amano.

Il suo agire è splendido e maestoso,
la sua giustizia rimane per sempre.
Ha lasciato un ricordo delle sue meraviglie:
misericordioso e pietoso è il Signore.

Egli dà il cibo a chi lo teme,
si ricorda sempre della sua alleanza.
Mostrò al suo popolo la potenza delle sue opere,
gli diede l’eredità delle genti.

Ora il principe di questo mondo sarà gettato fuori. Ed io, quando sarò innalzato da terra, attirerò tutti a me.

(Giovanni 12,31-32)

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