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14 maggio, 2022

✝ Pensiero del 14 maggio 2022

 

S. T. D. E DELLA B. V. M.

Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede


Meditazione sul Vangelo di Gv 15,9-17
Il brano evangelico d'oggi coincide in larga misura con quello d'ieri. Pare che dobbiamo meditare molto sull’amore e sull’unione con Dio. Se è di aiuto, si può tornare sulla meditazione d'ieri, o su una qualsiasi di quelle precedenti. Qui, facciamo alcune riflessioni sulla parte finale del testo.
Non c’è comandamento più importante di quello che abbiamo ascoltato nel vangelo d'oggi. Per spiegare cosa significa amare, Gesù dice: «Guardate ciò che sto per fare questa sera». Mi consegnerò di mia volontà ai soldati ed ai sommi sacerdoti. Darò la mia vita per voi. “Nessuno ha un amore più grande di questo: «Dare la vita per i propri amici”. La carità e la virtù cristiana per eccellenza». È la caratteristica che deve sempre contraddistinguere il cristiano. La carità implica sempre anche il sacrificio di sé. Diceva Madre Teresa: “bisogna amare fino al punto che fa male”. Spesso, pensiamo che la nostra vita cristiana, tanto sacrificata e tanto controcorrente, è già segno che scegliamo Dio, che abbiamo compassione di Lui e che ci alziamo per difendere i suoi interessi nel mondo. È Lui, nella sua infinita misericordia, che sceglie noi e che, in virtù del Battesimo, ci incorpora a sé e ci rende partecipi della sua vita, ci rende, cioè, suoi figli. Sant’lgnazio di Loyola, nei suoi Esercizi Spirituali, invita continuamente a considerare l’amore che Dio ha per ciascun uomo e le manifestazioni concrete, singolari ed abbondanti, di quest’amore nel corso della nostra vita, volte a risvegliare in noi, in questo modo, l’amore a Lui gradito.

Sabato 14 Maggio 
S. MATTIA APOSTOLO. (f); S. Maria Domenica Mazzarello
4.a di Pasqua
At 1,15-17.20-26; Sal 112; Gv 15,9-17
Il Signore lo ha fatto sedere tra i principi del suo popolo

Io ho scelto voi, dice il Signore, perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga.
(Giovanni 15,16)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 112)
Rit: Il Signore lo ha fatto sedere tra i prìncipi del suo popolo.

Lodate, servi del Signore,
lodate il nome del Signore.
Sia benedetto il nome del Signore,
da ora e per sempre.

Dal sorgere del sole al suo tramonto
sia lodato il nome del Signore.
Su tutte le genti eccelso è il Signore,
più alta dei cieli è la sua gloria.

Chi è come il Signore, nostro Dio,
che siede nell’alto
e si china a guardare
sui cieli e sulla terra?

Solleva dalla polvere il debole,
dall’immondizia rialza il povero,
per farlo sedere tra i prìncipi,
tra i prìncipi del suo popolo.

Io ho scelto voi, dice il Signore, perché andiate e portiate frutto e il vostro frutto rimanga.
(Giovanni 15,16)

13 maggio, 2022

13 Maggio APPARIZIONE DELLA MADONNA

13 MAGGO 1917
13 MAGGIO 2022
FATIMA PORTOGALLO
13 MAGGIO 1944
13 MAGGIO 2022
GHIAIE DI BONATE (Bg)
ITALIA




✝ Pensiero del 13 maggio 2022

 

S. T. D. E DELLA B. V. M.

Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede

Gesù, è quella via che la Vergine, ha percorso come prima pellegrina della fede.

Meditazione sul Vangelo di Gv 14,1-6

Conosciamo la via.

Nella Sinagoga di Antiochia, l’Apostolo Paolo annunzia la buona novella del Vangelo: la salvezza viene dagli Ebrei per mezzo di Gesù Cristo, il vero Messia Salvatore di tutta l’umanità. Egli esorta a collocare l’avvento di Cristo entro il piano della salvezza, offerta dapprima al popolo ebraico e poi a tutta l’umanità. Gesù Cristo, Verbo incarnato, che per amore degli uomini ha portato a compimento il piano di salvezza del Padre con la Sua passione e la Sua gloriosa risurrezione, ora vive in tutti coloro che l’accolgono nella fede e che per mezzo dello Spirito Santo ne fanno l’esperienza. Gesù rivela il Padre, ma anche Lui è la rivelazione del Padre: “Mio Figlio sei tu, oggi ti ho generato”. Avvertendo il sopraggiungere di una difficoltà imprevista, i discepoli sono turbati e tristi, si sentono a disagio. L’esortazione del Maestro ad avere una fede amorosa in Lui non li rincuora affatto. Gesù li richiama ad avere una fede ricca di speranza per il destino di gioia eterna cui sono stati chiamati, per partecipare appieno alla vita Trinitaria di Dio. Gesù indica la via per giungere alla meta eterna nell’accoglienza fiduciosa della sua Persona e del Consolatore, lo Spirito Santo Paraclito, il quale ci inserisce vitalmente nella sua umanità, elevandoci così alla figliolanza divina, che è partecipazione alla vita delle Persone divine.

Venerdì 13 Maggio 
B.V. Maria di Fatima; B. Maddalena Albrici; B. Gemma
4.a di Pasqua
At 13,26-33; Sal 2; Gv 14,1-6
Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato

Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore.
Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.

(Giovanni 14,6)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 2)
Rit: Tu sei mio figlio, oggi ti ho generato.

«Io stesso ho stabilito il mio sovrano
sul Sion, mia santa montagna».
Voglio annunciare il decreto del Signore.
Egli mi ha detto: «Tu sei mio figlio,
io oggi ti ho generato.

Chiedimi e ti darò in eredità le genti
e in tuo dominio le terre più lontane.
Le spezzerai con scettro di ferro,
come vaso di argilla le frantumerai».

Ed ora siate saggi, o sovrani;
lasciatevi correggere, o giudici della terra;
servite il Signore con timore
e rallegratevi con tremore.

Io sono la via, la verità e la vita, dice il Signore.
Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me.

(Giovanni 14,6)


12 maggio, 2022

Chiamatemi Mimì Semplicemente Mimi

 Domenica Bertè

Mia Martini
Chiamatemi Mimì
Semplicemente Mimi
12 maggio 1995 12 maggio 2022



BUON COMPLEANNO OTTO FRANK! (12 maggio 1889 - 19 agosto 1980)

 BUON COMPLEANNO OTTO FRANK! (12 maggio 1889 - 19 agosto 1980)

Tutti i nostri auguri dal profondo del cuore vanno a Otto Frank. Grazie per i profondi insegnamenti, grazie per aver scelto - nonostante tutto -, di rispondere all'odio con il bene,
Grazie per essere una luce costante.
Buon compleanno, ovunque tu sia.
ESTRATTO DAL LIBRO "SIAMO CHI ERAVAMO" DI FEDERICA PANNOCCHIA (PRESIDENTE DELLA NOSTRA ASS.NE UN PONTE PER ANNE FRANK)
Caro Otto Frank,
Non posso fare finta di niente, non posso negarti che il mondo è una gran bella confusione. Che nonostante la tua lotta e la lotta di così tante altre persone viviamo sempre più in bilico. Circondati da un odio che sembra non volersene andare. Atteggiamenti antisemitici, scritte razziste, svastiche… situazioni discriminatorie, di bullismo… una catena che non ha intenzione di spezzarsi.
Una catena che si mostra resistente, forte. Ma è davvero più forte di ognuno di noi che ha deciso di non mollare? Che ha deciso di andare contro corrente? Di far sentire la propria voce?
Sai, a volte mi sento troppo piccola davanti a un mondo che sembra immenso. Davanti a comportamenti che non comprendo. A parole che fanno così male che mi domando come possano essere anche solo pensate, e peggio, pronunciate. Discorsi che sono pugnalate al cuore, che si uniscono a immagini che non vorrei mai vedere. E se ne parlano alla televisione, sui social o sui giornali è già qualcosa, il peggio è quando non ne parlano, o quando danno informazioni sbagliate. Qui entra in scena l’ignoranza, o l’egoismo. E, infine, l’indifferenza.
Contro questa combatto giorno dopo giorno. E sapere di non essere la sola a opporsi a questo mostro invisibile, ma che reca danni enormi, è la mia forza. È la mia speranza. È una lotta continua, che prosegue, con la fiducia di vedere cambiamenti.
Non fraintendermi, dei cambiamenti sono avvenuti. Però troppo spesso se facciamo un passo avanti ne facciamo tre indietro. Anche se adesso la gente sa. Se nella mia epoca c’è modo di poter essere molto più a contatto con la realtà attraverso social, Internet, documentazioni… la gente spesso decide di ignorare ciò che succede. Finge di non sapere. E in troppi credono alle prime cose che vengono raccontate. E, di conseguenza, non c’è quell’unione che altrimenti ci permetterebbe di lottare tutti per degli ideali di amore, pace, inclusione, tolleranza. Sembrerebbe così semplice.
Amare, al posto di odiare. E invece è così difficile, è così complicato.
E quando mi ritrovo ad ascoltare storie che non vorrei ascoltare, a vedere le lacrime negli occhi di persone che hanno sofferto tanto, a non saper come aiutare chi adesso ha bisogno… E quando mi ritrovo davanti a una discriminazione pazzesca, a un odio gigante, a scherzi che sono offese dolorose e all’indifferenza… a volte vorrei tanto fermarmi e poterti parlare. Poter parlare con te, con Anne… potervi guardare negli occhi, abbracciare, ascoltare le vostre parole di conforto.
Tu, che nonostante quello che hai vissuto e che è accaduto alla tua famiglia hai deciso di non voler mai scoprire chi vi avesse tradito quel fatidico 4 agosto 1944. Perché non avrebbe avuto senso. L’importante sarebbe stato concentrarsi sul testimoniare, sull’aiutare chi aveva bisogno, sul promuovere la pace, l’amore, l’inclusione, l’accoglienza e la tolleranza.
So che hai sofferto, so che sei stato terribilmente male e posso solo immaginare quanto il dolore ti abbia impedito di dormire di notte e ti abbia spinto a rifugiarti dietro un sospiro di giorno. So che dietro a un sorriso sicuramente vi era nascosto un mondo inaccessibile, di cui fate parte solo a te e la tua amata famiglia. E avrei tanto voluto ascoltarti, abbracciarti. Farti sapere che non sei solo.
Che anche oggi ci sono persone come me, e come molti altri, che nonostante le brutture che ci circondano hanno deciso di far vincere la luce, la speranza. L’amore.
Che meravigliosa parola che è, l’amore.
E se ce l’hai fatta tu, ce la possiamo fare anche noi.
Se ce l’ha fatta Anne a non perdere mai la speranza, ce la possiamo fare anche noi.
Se ce l’hanno fatta gli altri Sopravvissuti, ce la possiamo fare anche noi.
Se ancora oggi chi ha poco riesce a vivere con tanto, ce la possiamo fare anche noi.
Perché il segreto è non smettere di credere, di sperare. È non avere paura di aiutare e di chiedere aiuto. È abbracciare e lasciarsi abbracciare. È riuscire a combattere insieme, e se necessario anche da soli.
È riuscire ad andare avanti. A trovare sempre quella spinta per mettere un piede davanti all’altro. Anche se alcune volte ci sentiamo piccoli, anche se spesso tutto ci sembra solo una gran confusione, anche se ci sentiamo impotenti… ogni piccolo gesto può davvero portare a qualcosa di grande.
Grazie, Otto.
Grazie per avermi permesso di capire. Grazie, Anne, per avermi permesso di sapermi ascoltare e di far emergere la vera persona che sono.
Vi sarò infinitamente riconoscente, per sempre.
Con amore, vostra,


Federica Pannocchia

MATRIMONIO di Ehdit ed Otto Frank


 12 maggio 1925 12 maggio 2022

MATRIMONIO di Ehdit ed Otto Frank

    GENITORI DI MARGOT SARAH BETTI FRANK ED ANNELIS MARIE FRANK

✝ Pensiero del 12 maggio 2022

  ✝

S. T. D. E DELLA B. V. M.

Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede

Meditazione sul Vangelo di Gv 13,16-20

Accogliere l’inviato di Gesù.

San Paolo, testimone e apostolo di Cristo si dedica alla predicazione senza risparmiarsi e con entusiasmo. Confuta gli errori e con l’esortazione conduce tutti quelli che avvicina alla fede in Gesù, il Cristo, il Messia Salvatore. Infiammato di santo zelo per la grazia ricevuta nell’incontro personale con il Signore e nel battesimo, ora ha la forza di procedere nel ministero senza mai esitare e di cogliere ogni buona occasione per testimoniare Cristo al mondo. Sorretto dallo Spirito Santo, Paolo ricorda ai suoi uditori tutti i brani biblici più importanti concernenti la loro salvezza, e narra di come il Dio dei loro padri li ha condotti all’alleanza con sé e di come, ora, quell’alleanza si realizzi in Gesù di Nazareth.

Gesù, in questo Vangelo, ci rivela il mistero della salvezza che ci raggiunge per mezzo dell’accoglienza dello Spirito Santo. Accogliere lo Spirito significa accogliere Cristo che, per mezzo della grazia, ci inserisce nella Sua vita di risorto e ci conduce al Padre, facendoci partecipi del Suo disegno di salvezza: dimorare in Lui, nella reciprocità del Suo Amore. Lo Spirito Santo e Gesù operano sempre insieme, l’Uno insegnando e ricordando tutto quello che Gesù ha detto e ha fatto; l’Altro conducendoci, rendendoci capaci di fruire del dono della salvezza. Lo Spirito Santo, una volta accolto, ci introduce poi nella verità tutta intera, ed eleva la nostra intelligenza alla comprensione del mistero del Verbo incarnato, fino ad accogliere con profondità di fede il mistero della sua passione, morte e risurrezione. Come è ben sottolineato nel vangelo, Spirito Santo ci viene offerto da Gesù quale dono gratuito del Padre, che chiede d'essere accolto appunto come dono, non come pretesa o diritto, ma con grande rispetto, gratitudine e profonda umiltà. Il dono di Dio va accolto in verità, con rettitudine di cuore e va cercato, invocato, atteso, pregato, e per esso si deve rendere grazie. È una risorsa d’amore portata da Dio in modo sovrabbondante nel nostro cuore, e occorre che sia generosamente accolta e donata a tutti quale partecipazione della sua carità.

Giovedì 12 Maggio 
S. Pancrazio (mf); Ss. Nereo e Achilleo (mf); S. Leopoldo Mandic
4.a di Pasqua
At 13,13-25; Sal 88; Gv 13,16-20
Canterò in eterno l’amore del Signore

Gesù Cristo, testimone fedele, primogenito dei morti, tu ci hai amati e hai lavato i nostri peccati nel tuo sangue.

 (Apocalisse 1,5)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 88)
Rit: Canterò in eterno l’amore del Signore.

Canterò in eterno l’amore del Signore,
di generazione in generazione
farò conoscere con la mia bocca la tua fedeltà,
perché ho detto: «È un amore edificato per sempre;
nel cielo rendi stabile la tua fedeltà».

«Ho trovato Davide, mio servo,
con il mio santo olio l’ho consacrato;
la mia mano è il suo sostegno,
il mio braccio è la sua forza».

«La mia fedeltà e il mio amore saranno con lui
e nel mio nome s’innalzerà la sua fronte.
Egli mi invocherà: “Tu sei mio padre,
mio Dio e roccia della mia salvezza”».

Gesù Cristo, testimone fedele, primogenito dei morti, tu ci hai amati e hai lavato i nostri peccati nel tuo sangue.

 (Apocalisse 1,5)

11 maggio, 2022

✝ Pensiero del 11 maggio 2022

  ✝

S. T. D. E DELLA B. V. M.

Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede

 La Luce, è in ogni uomo, non nasconderla, essa ti porterà a DIO.

Meditazione sul Vangelo di Gv 12,44-50

Accogliere Cristo con fede.

Il protagonista principale di questa lettura è lo Spirito Santo che, per mezzo della predicazione degli apostoli, si diffonde nel cuore dei chiamati e li abilita, a loro volta, a diffondere l’amore. Lo Spirito Santo elegge e abilita Barnaba e Saulo al ministero della predicazione, cominciando dai Giudei.

È Dio che chiama, destina e porta a compimento il nostro cammino verso di sé. Con la Pentecoste, lo Spirito è effuso nella Chiesa, la istruisce e le ricorda tutto ciò che Gesù ha detto e ha fatto. È Lui che forma la vita di ogni fedele, conformandola a Cristo, abilitandolo alla preghiera e a vivere una eminente vita di fede, speranza e carità. Questa nuova presenza dello Spirito annunziata da Gesù – “Egli abiterà presso di voi, resterà con voi, vi ricorderà quello che vi ho detto...” – fonda un nuovo modo di dare culto a Dio, basato sull’adesione libera e totale della persona. Gesù ci invita con forza a credere in Lui, ad accoglierlo e a relazionarci con Lui, per poter beneficiare della sua salvezza, offerta a tutti dal Padre. Egli ci chiama a “gran voce” ad aprire il cuore, a pronunziare il nostro incondizionato “sì” a Lui, che è la porta del cielo. Questo è il “primo momento della fede”: l’affidarsi al Signore che è Via, Verità e Vita. Il “secondo momento della fede” sta nell’aderire non solo alla Sua Persona, ma anche a tutto quello che Lui ha detto e ha fatto: “Chi ascolta le mie parole e le osserva, avrà la vita eterna”. Osservare le parole del Signore, collocarsi nel cuore della Sua Persona, assumere il Suo stile, relazionarsi con rettitudine di cuore ai contenuti della Sua Parola, significa inserire nella nostra vita un dinamismo trasformante che ci porta a dire con san Paolo: “Non sono più io che vivo, ma Cristo vive in me”.

Mercoledì 11 Maggio 
S. Ignazio da Laconi; B. Gregorio Celli
4.a di Pasqua
At 12,24 – 13,5; Sal 66; Gv 12,44-50
Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti

Io sono la luce, del mondo, dice il Signore: Chi segue me avrà la luce della vita.

 (Giovanni 8,12)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 66)
Rit: Ti lodino i popoli, o Dio, ti lodino i popoli tutti.

Dio abbia pietà di noi e ci benedica,
su di noi faccia splendere il suo volto;
perché si conosca sulla terra la tua via,
la tua salvezza fra tutte le genti.

Gioiscano le nazioni e si rallegrino,
perché tu giudichi i popoli con rettitudine,
governi le nazioni sulla terra.

Ti lodino i popoli, o Dio,
ti lodino i popoli tutti.
Ci benedica Dio e lo temano
tutti i confini della terra.

Io sono la luce, del mondo, dice il Signore: Chi segue me avrà la luce della vita.

 (Giovanni 8,12)

10 maggio, 2022

Peter van Pels

Il 10 maggio come oggi, nel 1945 moriva Peter van Pels secondo un elenco tenuto dallo staff medico, aveva 18 anni.



✝ Pensiero del 10 maggio 2022

 ✝

S. T. D. E DELLA B. V. M.

Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede

 Meditazione sul Vangelo di Gv 10,22-30

Ascoltiamo la voce del Pastore.

Nella lettura viene raccontato lo sconforto degli apostoli, a seguito della persecuzione scoppiata al tempo di Santo Stefano, e di come, per salvarsi, molti siano dovuti emigrare in altre regioni. Nonostante le persecuzioni e i soprusi, però, la Parola di Dio si diffondeva, accompagnata ovunque da evidenti segni della presenza dello Spirito Santo. Barnaba, mandato dalla Comunità di Gerusalemme a sincerarsi di quella sublime presenza dello Spirito tra i pagani, insegna a tutti con “unzione” la “sequela di Cristo”. A quella predicazione molti si convertono, assumendo con slancio lo stile del Maestro, tanto che i discepoli di Antiochia, per il loro modo di comportarsi assai diverso da quello abituale, per la prima volta sono chiamati cristiani.

Nel Vangelo di Giovanni viene descritto il grande rifiuto della casa d’Israele che, non accettando le parole di Gesù e ancor meno la sua persona, si estrania dalla salvezza. A Gerusalemme, Gesù rivela apertamente il disegno di salvezza del Padre e annuncia che, proprio attraverso l’accoglienza della sua persona, nella sua umanità, il Padre l’avrebbe donata. Gesù, il rivelatore del disegno del Padre, desidera portare gli Ebrei alla pienezza della verità; vuole condurli, cioè, dall’Alleanza antica, stabilita dalle leggi di Mosè, alla Nuova Alleanza con Lui, fondata nel suo nome; ma essi non lo hanno accolto, perché non erano sue pecore. Anche a noi, che ci riteniamo seguaci di Cristo, viene rivolta la Parola del Buon Pastore che consola e dà speranza: possiamo far parte del suo gregge solo se crediamo in Lui ed ascoltiamo la Sua Parola. Egli ci “conosce”, cioè, ci ama e perciò nessuno potrà rapirci ed allontanarci da Dio Padre e dalla vita eterna con Lui.

Martedì 10 Maggio 
S. Gordiano; S. Cataldo; S. Giobbe; S. Giovanni d’Avila
4.a di Pasqua
At 11,19-26; Sal 86; Gv 10,22-30
Genti tutte, lodate il Signore

Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, ed io le conosco ed esse mi seguono.

(Giovanni 10,27)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 86)
Rit: Genti tutte, lodate il Signore.

Sui monti santi egli l’ha fondata;
il Signore ama le porte di Sion
più di tutte le dimore di Giacobbe.
Di te si dicono cose gloriose,
città di Dio!

Iscriverò Raab e Babilonia
fra quelli che mi riconoscono;
ecco Filistea, Tiro ed Etiopia:
là costui è nato.
Si dirà di Sion:
«L’uno e l’altro in essa sono nati
e lui, l’Altissimo, la mantiene salda».

Il Signore registrerà nel libro dei popoli:
«Là costui è nato».
E danzando canteranno:
«Sono in te tutte le mie sorgenti».

Le mie pecore ascoltano la mia voce, dice il Signore, ed io le conosco ed esse mi seguono.

(Giovanni 10,27)

09 maggio, 2022

"In Memoriam": concerto sinfonico del 09 05 2022 in ricordo del Giudice ...


Un sunto del Concerto "in memoriam"
Canicatti, Teatro Sociale, 9 maggio 2022

Aldo Moro e Peppino Impastato

 Aldo Moro e Peppino Impastato

09 maggio 1978 09 maggio 2022
quarantaquattro anni fa
Il tempo passa...ma VOI RESTATE SEMPRE CON NOI



Sant'Isaia

 Sant'Isaia




Nome: Sant'Isaia
Titolo: Profeta
Nascita: 765 a. C., Regno di Giuda
Morte: 700 a. C., Regno di Giuda
Ricorrenza: 9 maggio
Martirologio: edizione 2004
Tipologia: Commemorazione


Isaia, profeta ebreo, nacque attorno all’anno 765 a.c dal padre Amoz e visse in un periodo di forti tensioni dal punto di vista sociale e politico, sotto minaccia di un’invasione assira in Israele.

Nel 740 a.C., anno in cui morì il re Ozio, Isaia ebbe nel tempio di Gerusalemme una visione nella quale il Signore lo inviava ad annunciare al popolo la rovina di Israele. Sacerdote della tribù di Levi, Isaia è uno dei cinque più importanti profeti di cui si parla nella Bibbia. Ciò che di importante si può dire circa la vita del profeta Isaia è che, differentemente da quanto accada per altri profeti, in Isaia prevale l’aspetto poetico, politico e visionario dell’essere un profeta.

Il suo peso politico, in maniera particolare, fece sì da renderlo un personaggio molto noto al suo tempo grazie soprattutto ai suoi continui e costanti tentativi di impedire alleanze militari, dietro il sostegno dell’unica strada possibile: la fiducia in Dio. La sua attività profetica, invece, fu quella di costante impegno nel denunziare il degrado morale diffuso tra il popolo a causa della prosperità del paese.

Del profeta Isaia si perde ogni traccia attorno al 700 a.C. e secondo quanto detto dalla tradizione ebraica fu molto probabilmente arrestato e successivamente condannato a morte sotto Manasse. I vangeli apocrifi, diversamente, ritengono che venne torturato e che il suo corpo venne squarciato in due parti.

MARTIROLOGIO ROMANO. Commemorazione di sant’Isaia, profeta, che, nei giorni di Ozia, Iotam, Acaz ed Ezechia, re di Giuda, fu mandato a rivelare al popolo infedele e peccatore la fedeltà e la salvezza del Signore a compimento della promessa fatta da Dio a Davide. Presso i Giudei si tramanda che sia morto martire sotto il re Manasse.

✝ Pensiero del 09 maggio 2022

 

S. T. D. E DELLA B. V. M.

Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede

Il peccato inclina al mercenario, ma la grazia del Risorto ci unisce al Pastore.


Meditazione sul Vangelo di Gv 10,1-10

La “porta” che apre alla vita eterna.

L’evangelista Giovanni, subito dopo il racconto del cieco nato, riporta il discorso di Gesù sulla “porta delle pecore” e sul “Buon Pastore”. Il cieco nato è espulso dalla sinagoga per la sua professione di fede nel Messia (Gv 9,30-34); è stato scomunicato, allontanato dalla comunità; potrebbe essere considerato come una pecora sbandata, senza pastore e senza gregge. Chi crede in Gesù, però, entra nell’ovile di Dio attraverso la porta di vita e di salvezza che è il Cristo, anzi, diventa una pecora del Buon Pastore.

Gesù, quale Buon Pastore, è legato alle sue “pecore”, gli uomini, con la conoscenza personale e con l’amore per ciascuna, tanto che giungerà al dono totale di sé per la loro salvezza. Il Buon Pastore chiama tutte le “pecore” a quel destino universale di salvezza cui il Padre le ha convocate per mezzo della fede in Cristo. C’è, dunque, un solo Pastore, che è Cristo, Messia di tutte le “pecore”, siano esse provenienti dal “recinto” della casa d’Israele come da altri “recinti”. Tutte le “pecore” che ascoltano la sua voce sono raccolte in un unico “gregge” per formare così il nuovo popolo di Dio, popolo di salvati che trova la propria coesione per mezzo della fede in Lui. Tutte le “pecore” sono attente alla voce del Buon Pastore: lo guardano, lo ascoltano, lo seguono perché sono docili al suo volere. Egli è il punto di attrazione, la loro sicurezza, perché Egli è la “loro porta ed il loro ovile”. Questa Parola ci apre a comprendere come Cristo sia il punto di riferimento di tutta la storia umana, e, al tempo stesso, ci chiama a vivere di conseguenza. Si tratta di arrivare, attraverso le Scritture, a Colui che ci ama. E, poi, il fatto che il Pastore “chiami le pecore una per una…” indica l’esperienza profonda di comunione che è il cuore dell’esperienza della Parola: l’atto personale di chi crede non si ferma all’enunciato dottrinale, ma va, come chi è innamorato, alla ricerca del volto di Dio.

Lunedì 09 Maggio 
S. Pacomio; S. Isaia pr.; B. Forte Gabrielli
4.a di Pasqua
At 11,1-18; Sal 41 e 42; Gv 10,1-10 (B,C) Gv 10,11-18 (A)
L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente

Io sono il buon pastore, dice il Signore; conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me.

(Giovanni 10,14)

SALMO RESPONSORIALE (Salmi 41 e 42)
Rit: L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente.

Come la cerva anela ai corsi d’acqua,
così l’anima mia anela a te, o Dio.
L’anima mia ha sete di Dio, del Dio vivente:
quando verrò e vedrò il volto di Dio?

Manda la tua luce e la tua verità:
siano esse a guidarmi,
mi conducano alla tua santa montagna,
alla tua dimora.

Verrò all’altare di Dio,
a Dio, mia gioiosa esultanza.
A te canterò sulla cetra,
Dio, Dio mio.

Io sono il buon pastore, dice il Signore; conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me.

(Giovanni 10,14)

08 maggio, 2022

AUGURI DI CUORE, ALLA VERGINE MARIA, MADRE DI GESÙ E MADRE DELL'UMANITÀ INTERA.

 Dal Vangelo secondo Giovanni Gv 19,25-34

In quel tempo, stavano presso la croce di Gesù sua madre, la sorella di sua madre, Maria madre di Clèopa e Maria di Màgdala. Gesù allora, vedendo la madre e accanto a lei il discepolo che egli amava, disse alla madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quell’ora il discepolo l’accolse con sé.
AUGURI DI CUORE, ALLA VERGINE MARIA, MADRE DI GESÙ E MADRE DELL'UMANITÀ INTERA.



BUONA FESTA DELLA MAMMA!

 Oggi, 08 maggio FESTA DELLA MAMMA


Tanti Auguri di cuore, ad un'altra MAMMA DOLCISSIMA, LA MAMMA FRANCA RAMPI.

MAMMA DI DUE ANGELI ALFREDINO e RICCARDO RAMPI



BUONA FESTA DELLA MAMMA!

 BUONA FESTA DELLA MAMMA!

Auguri a tutte le mamme di ieri, oggi e domani.
Auguri a chi ogni giorno fa sacrifici per i propri figli, a chi nasconde le lacrime dietro a un sorriso, a chi desidera diventare mamma, a chi aspetta un figlio, a chi ha perso un figlio ma rimarrà per sempre una mamma.
Auguri a tutte le mamme che sono state rinchiuse dietro il filo spinato di un lager nazista. A chi oggi è obbligata a lasciare il proprio Paese, a chi non sa come arrivare a fine mese.
A tutte quelle mamme che imparano dai propri errori, che ridono sguaiatamente, che giocano con i loro figli, che cadono e si rialzano, che si accettano per come sono.
Auguri a tutte le mamme, di ogni Paese, ma proprio a tutte.
Buona Festa della Mamma.

Federica Pannocchia



Oggi 08 maggio FESTA DELLA MAMMA TANTI AUGURI DI CUORE ALLA SIGNORA ROSALIA CORBO IN LIVATINO

 TANTI AUGURI DI CUORE ALLA SIGNORA ROSALIA CORBO IN LIVATINO.


Oggi, 08 maggio FESTA DELLA MAMMA.

DONNA, MOGLIE E, MAMMA ESEMPLARE, DEL GIUDICE ROSARIO ANGELO, UOMO, MARTIRE, PER LA GIUSTIZIA ED INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE.

Ci protegga, tutti da lassù, insieme a tutta la sua adorata FAMIGLIA.

Padre Nostro....
Ave Maria......Gloria.....L'Eterno Riposo

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