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04 aprile, 2023

✝ Pensiero del 04 aprile 2023

 ✝


SUB TUTELA DEI

S. T. D. E DELLA B. V. M.

GIUDICE ROSARIO ANGELO LIVATINO UOMO LAICO MARTIRE PER LA GIUSTIZIA INDIRETTAMENTE ANCHE DELLA FEDE_Beato


Rosario Angelo, fa che noi, non tradiamo mai, il Signore, accresci, la nostra fede in Lui.


Barbara


Versetto del Giorno

Ma crescete nella grazia e nella conoscenza del Signore nostro e salvatore Gesù Cristo. A lui la gloria, ora e nel giorno dell'eternità. Amen!

II Pietro 3:18


MARTEDÍ DELLA SETTIMANA SANTA
Meditazione sul Vangelo di Gv 13,21-33.36-38
Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato e Dio è stato glorificato in lui.
«Ora il Figlio dell’uomo è stato glorificato, e Dio è stato glorificato in lui». Dopo aver offerto il boccone a Giuda, Gesù pronuncia queste parole sorprendenti, a cui l’evangelista Giovanni fa seguire un’annotazione: «Era notte». È il momento delle tenebre, del male, l’ora in cui il mondo cade sotto il dominio dell’oscurità e dell’angoscia. Per questo l’osservazione di Gesù – Ora il Figlio dell’Uomo è stato glorificato – risulta sorprendente. Ma come? Le tenebre e il tradimento si stanno impadronendo di Gesù e proprio in quel momento egli afferma: «Il Figlio dell’Uomo è stato glorificato»? Qui matura la decisione di Giuda di tradire Gesù, qui inizia la passione, e proprio qui l’impotenza di Dio, di fronte alla libertà dell’uomo, raggiunge il massimo della sua debolezza. Perché questo è il momento della gloria? Siamo sconcertati, senza parole. L’insegnamento è grande ed è il punto più alto del messaggio di Gesù ai suoi discepoli. Il momento dell’oscurità è il tempo in cui l’amore si consegna, non si tira indietro, ma si dona facendoci comprendere che, sia pure nel turbamento, è sempre Gesù a guidare la propria vita. L’arresto sarà un evento tragico, ma non inatteso. Preludio alla morte di croce, il Signore trasformerà l’arresto in una consegna della propria vita, insegnandoci che chi si dona, spendendo nel bene la vita, si salva e chi conserva la vita rifiutandosi al dono, la perde. Nell’oscurità la luce dell’amore già squarcia le tenebre!
Il tradimento di Gesù, per opera di Giuda, è l’esempio per eccellenza della cattiveria umana. Nel corso della storia, molti uomini hanno tradito i loro amici, coniugi, genitori, figli, concittadini o altri uomini fratelli. Questi uomini hanno stimato cosa da poco la solidarietà e la comunione umana. Ora, nella persona di Giuda, quest’ondata di indifferenza e di cattiveria si alza e si rovescia contro Gesù stesso, che in quanto Logos - Verbo - è il fondamento di ogni relazione positiva.
Durante la Settimana Santa, la sorte terrena del mediatore sarà decisa dal bacio del traditore. Ma il tradimento e la consegna di Gesù ai suoi nemici sarebbero impossibili senza l’azione, ad un livello più profondo, del Padre eterno che, attraverso le circostanze dell’Ultima Cena e della preghiera al Getsemani, si consegna lui stesso nella persona del Figlio. Compie così, nel tempo, il dono totale di sé che, nell’eternità, egli compie con la discesa dello Spirito Santo, il cui essere è Amore. La Passione di Gesù esprime nel tempo ciò che il Padre è nell’eternità. Così il tradimento di Giuda, colmo com’era della perversità del peccato, diventa il mezzo attraverso cui lo Spirito d’amore viene mandato in questo mondo, per salvarlo.

Martedì 04 Aprile      

Settimana Santa

S. Isidoro; B. Francesco Marto

Is 49,1-6; Sal 70; Gv 13,21-33.36-38

La mia bocca, Signore, racconterà la tua salvezza


Lode e onore a te, Signore Gesù!
Salve, nostro Re, obbediente al Padre: «Sei stato condotto alla croce, come agnello mansueto al macello».
Lode e onore a te, Signore Gesù!

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 70)
Rit: La mia bocca, Signore, racconterà la tua salvezza.

In te, Signore, mi sono rifugiato,
mai sarò deluso.
Per la tua giustizia, liberami e difendimi,
tendi a me il tuo orecchio e salvami.

Sii tu la mia roccia,
una dimora sempre accessibile;
hai deciso di darmi salvezza:

«Davvero mia rupe e mia fortezza tu sei!

Mio Dio, liberami dalle mani del malvagio».

Sei tu, mio Signore, la mia speranza,
la mia fiducia, Signore, fin dalla mia giovinezza.
Su di te mi appoggiai fin dal grembo materno,
dal seno di mia madre sei tu il mio sostegno.

La mia bocca racconterà la tua giustizia,
ogni giorno la tua salvezza, che io non so misurare.
Fin dalla giovinezza, o Dio, mi hai istruito
ed oggi ancora proclamo le tue meraviglie.

Lode e onore a te, Signore Gesù!
Salve, nostro Re, obbediente al Padre: «Sei stato condotto alla croce, come agnello mansueto al macello».
Lode e onore a te, Signore Gesù!


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