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S. T. D. E DELLA B. V. M.
Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede
Nella MEMORIA, della NASCITA CELESTE DELLA SIGNORA ROSALIA CORBO IN LIVATINO, MAMMA AMOREVOLE DEL GIUDICE ROSARIO ANGELO.
Le giunga la nostra preghiera e ci protegga insieme alla sua cara FAMIGLIA
REQUIEM
AETERNAM
Réquiem
aetérnam dona eis, Dómine,
et
lux perpétua lúceat eis.
Requiéscant
in pace. Amen.
L'ETERNO
RIPOSO
L'eterno
riposo dona a don Antonio, o Signore,
e
splenda a Lui la luce perpetua.
Riposi
in pace. Amen.
Meditazione sul Vangelo di Mt 7,1-5
Riconosci Dio come Padre.
I discepoli notano che Gesù prega sempre e gli chiedono di ammaestrarli sulla preghiera. Forse, pensavano che la preghiera da rivolgere a Dio doveva essere qualcosa di complicato, ampolloso, aulico ed eloquente. Gesù risponde con il Padre nostro. Sette richieste semplici, basilari, comprensibili anche all’anima più dura. La più bella è la prima parola: “Padre”. Una volta che riconosci Dio come Padre – Giovanni Paolo II a volte lo chiamava madre – acquisti la fiducia per poter chiedere qualsiasi cosa senza impedimento e senza paura. Puoi chiedergli dal pane quotidiano fino a al privilegio di fare sempre la sua volontà, come si fa in cielo, o il perdono dei peccati. Gesù ci ha insegnato una preghiera talmente semplice che dopo ventun secoli continua a stupire chi lo ascolta per la prima volta e chi la recita da decenni.
“Padre nostro”, grazie perché sei Padre, grazie perché ti preoccupi per me, grazie perché mi sei vicino, da quando mi sveglio fino a quando mi addormento. Grazie perché mi permetti di invocarti. “Che sei nei cieli”. Sì, nei cieli, ma anche nel mercato, nell’ufficio, tra le pentole della cucina, nella macchina e nel banco. Grazie perché mi sei accanto in ogni luogo. “Venga il tuo Regno”, sì, Papà, che venga presto, perché in questo mondo è sempre più difficile vivere secondo il Vangelo; che il tuo Regno venga nel mio cuore, affinché io sia capace di migliorare il mio carattere, perdonare quel familiare insopportabile e vivere con la gioia che sente il cristiano, nonostante le difficoltà della vita. “Sia fatta la tua volontà come in cielo così in terra”. Nel cielo è fatta sempre, chiaro, lì comandi tu; ma sulla terra tu sai quanto è difficile conciliare la tua volontà con i nostri imbrogli quotidiani, e con i problemi che aumentano ogni ora. “Dacci oggi il nostro pane quotidiano” e perdonami se aumento le mie richieste, Padre, ma oltre al pane ho bisogno della benzina per la macchina, dei libri per la scuola dei miei bambini, e di denaro contante per il mutuo della casa. “Perdona le nostre offese come anche noi le perdoniamo agli altri, e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male”. Come posso non perdonare gli altri, se tu sulla croce hai perdonato tutti? So che mi perdoni. Ora dammi l’intelligenza e il buonsenso per capire che la tua volontà è felicità e pace, e che il peccato porta amarezza e angoscia. Così sia.
Martedì 21 Giugno
S. Luigi Gonzaga (m); S. Rodolfo; B. Tommaso di Orvieto
12.a del Tempo Ordinario
2Re 19,9b-11.14-21.31-35a.36; Sal 47; Mt 7,6.12-14
Dio ha fondato la sua città per sempre
Io sono la luce del mondo, dice il Signore; chi segue me avrà la luce della vita.
(Giovanni 8,12)
SALMO RESPONSORIALE (Salmo 47)
Rit: Dio ha fondato la sua città per sempre.
Oppure:
Forte, Signore, è il tuo amore per noi.
Grande è il Signore e degno di ogni lode
nella città del nostro Dio.
La tua santa montagna, altura stupenda,
è la gioia di tutta la terra.
Il monte Sion, vera dimora divina,
è la capitale del grande re.
Dio nei suoi palazzi
un baluardo si è dimostrato.
O Dio, meditiamo il tuo amore
dentro il tuo tempio.
Come il tuo nome, o Dio,
così la tua lode si estende
sino all’estremità della terra;
di giustizia è piena la tua destra.
Io sono la luce del mondo, dice il Signore; chi segue me avrà la luce della vita.
(Giovanni 8,12)