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08 marzo, 2022

✝ Pensiero del 08 marzo 2022

   ✝

S. T. D. E DELLA B. V. M.

Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede

BUONA FESTA DELLA DONNA ALLA VERGINE MARIA, MADRE DI CRISTO E DI TUTTA L'UMANITÁ E TUTTE LE DONNE MONDO VIVE E DEFUNTE.

Auguri di cuore.

Meditazione sul Vangelo di Mt 6,7-15

Abbiamo Dio per padre.
Dicono le statistiche che un giovane su cinque prega ogni giorno: «Un giovane sì e quattro no ogni giorno sente importante rivolgersi a qualcuno che non vede, non tocca, non sente, non è manipolabile come tutto quello che ci circonda e gli affida qualcosa della sua vita: un sogno, una domanda, un grazie, una richiesta, una preghiera insomma».
‎È per scaramanzia, come portarsi un portafortuna in tasca, è per abitudine, è per bisogno, è per fede o disperazione dopo averle tentate tutte, è per gioia incontenibile…? Sta di fatto che ti affiora alle labbra o alla mente una preghiera, un atto d'affidamento, un dialogo semplice, magari fatto di monosillabi o di formule mandate a memoria che vogliono bucare la tua vita spesso piatta per forare il cielo. È un bisogno molto umano, ma non sempre si è capaci di tradurlo in qualcosa di bello, di non petulante, di tuo, di gioioso, di vero. Gesù aveva davanti proprio uomini in questa difficoltà quando si sente dire: insegnaci a pregare. Ti vediamo così bello e felice quando preghi, stai ore e ore con un volto così disteso e sereno che ci fai invidia. Noi non siamo capaci di pregare, ci stanchiamo di formule senza senso, quelle che ci hanno insegnato in sinagoga non ci danno la gioia che hai tu sul volto». E Gesù insegna loro: quando pregate dite: «Padre Nostro». Insegna a chiamare Dio col nome bellissimo di papà, ‎‎abbà,‎‎ un nome che da solo cancella tutte le distanze, le paure, le bestemmie che noi senza senso tante volte diciamo. Dio è un papa di quelli veri, di quelli che si spendono per la famiglia, di quelli che sanno perdere tempo e giocare con i figli, di quelli che fanno di tutto per mettere pace, di quelli che danno forza, che ti sostengono anche con un rimprovero, con uno sguardo duro, ma che non ti mollano mai, non ti lasciano solo, sanno aspettarti al ritorno dalle tue stupide avventure e sono disposti a ricominciare. E tu gli dici che vuoi fare quello che vuole lui, perché sai che per te desidera il massimo, che sogni un mondo bello come piace a lui, gli chiedi d'avere ogni giorno quello che ti è necessario nella vita ed è tale la stima che hai per lui che vuoi diventare capace di perdono come lo è lui per te. Una preghiera così apre il cuore alla speranza.‎
Ma questa speranza so dove trovarla?

Martedì 8 Marzo 
S. Giovanni di Dio; S. Ponzio; S. Provino
1.a di Quaresima
Il Signore libera i giusti da tutte le loro angosce
Is 55,10-11; Sal 33; Mt 6,7-15

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! Oggi non indurite il vostro cuore, ma ascoltate la voce del Signore. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

(Matteo 4,4)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 33)
Rit: Il Signore libera i giusti da tutte le loro angosce.

Magnificate con me il Signore,
esaltiamo insieme il suo nome.
Ho cercato il Signore: «Mi ha risposto

e da ogni mia paura mi ha liberato».


Guardate a lui e sarete raggianti,
i vostri volti non dovranno arrossire.
Questo povero grida e il Signore lo ascolta,
lo salva da tutte le sue angosce.

Gli occhi del Signore sui giusti,
i suoi orecchi al loro grido di aiuto.
Il volto del Signore contro i malfattori,
per eliminarne dalla terra il ricordo.

Gridano i giusti e il Signore li ascolta,
li libera da tutte le loro angosce.
Il Signore è vicino a chi ha il cuore spezzato,
egli salva gli spiriti affranti.

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! Oggi non indurite il vostro cuore, ma ascoltate la voce del Signore. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

(Matteo 4,4)

08 MARZO FESTA DELLA DONNA

  08 MARZO FESTA DELLA DONNA

«Santa Maria, donna coraggiosa, tu non ti sei rassegnata a subire l’esistenza. Hai combattuto. Hai affrontato gli ostacoli a viso aperto. Alleggerisci le pene di tutte le vittime dei soprusi. E conforta il pianto nascosto di tante donne che, nell'intimità della casa, vengono sistematicamente oppresse dalla prepotenza del maschio».
(don Tonino Bello, Vescovo_Venerabile)
VIVA MARIA DONNA E MADRE DI CRISTO E DI TUTTA L'UMANITÁ
AUGURI DI CUORE



07 marzo, 2022

La Memoria è il patrimonio dell'Umanità

La Memoria, è il patrimonio dell'Umanità, conserviamola, ma conserviamo anche la Loro Memoria, perché hanno fatto, la Storia e faranno parte, per sempre della nostra vita.

Vi voglio tanto bene, NONNI!

La vostra Barbara





✝ Pensiero del 07 marzo 2022

  

S. T. D. E DELLA B. V. M.

Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede

Come Cristo, ci ha amato così anche noi, impariamo ad amare ogni persona, soprattutto i deboli e gli ultimi perché in loro, è presente Gesù.

Meditazione sul Vangelo di Mt 25,31-46.

Un esame non a sorpresa.

Vi sarà capitato qualche volta d'essere stati a parlare su qualche aereo od in qualche stazione o su un treno od in uno stadio con qualcuno, piuttosto dimesso, semplice, affabile, tranquillo. Una conversazione piacevole, la sensazione di un dialogo utile, un momento molto casuale, ma che ti è rimasto in mente. Il giorno dopo guardi la TV e te lo vedi: «Era un notissimo magistrato che tu non avevi mai visto in faccia, od un cardinale o un giocatore di calcio o un noto regista». Ti sembrava una persona qualsiasi, invece era un grande personaggio. Se tu l’avessi saputo gli avresti parlato in altro modo. lo avresti interrogato su cose che tante volte gli avresti voluto chiedere. Insomma, hai avuto la sensazione di aver perso una occasione unica per fare una conoscenza bella per te senza dire che forse ti avrebbe potuto pure aiutare a risolvere qualche preoccupazione che avevi nel cuore. Ecco, Gesù ci dice che nella vita capita proprio così. Quante volte vorresti vedere Dio, vorresti incontrare Gesù, essere oggetto di un suo sguardo d’amore, avere il suo sorriso sulle tue vicende, la sua voce per la tua solitudine. Come saresti contento di poterlo incontrare, potergli esprimere un gesto di amicizia, rivolgerli un grazie per tutto quello che ti ha dato… Ebbene, Gesù dice che il suo volto, la sua presenza, la sua fame, la sua persona tu la incontri ogni giorno. Quello che avete fatto al più piccolo, al più semplice degli uomini, è a me che lo avete fatto. Ci trova gusto a prestare il suo volto all’affamato, al carcerato, all’ignudo, al povero, allo straniero. Certo, questi poveri visti cosi non assomigliano proprio a Gesù: sono troppo insolenti, bestemmiatori, sporchi e violenti. Gesù non sarà uno di questi?! Non sarà un drogato o un ladro?! Anche Maria Maddalena, credeva di aver davanti un ortolano mentre cercava disperata Gesù dopo che ne aveva visto vuota la tomba, anche i discepoli di Emmaus credevano di aver incrociato un turista quando disperati fuggivano da Gerusalemme dopo la Crocifissione di Gesù. Invece quell’ortolano, quel turista, era proprio lui. Da quando Gesù è risorto, è nostro contemporaneo e ha il volto di tutti quelli che incontriamo, soprattutto dei deboli e di quelli che hanno bisogno di aiuto. È così che è la nostra speranza.

Ma io la so trovare?

Lunedì 7 Marzo 

Ss. Perpetua e Felicita; S. Gaudioso; S. Teresa M. Redi
1.a di Quaresima
Le tue parole, Signore, sono spirito e vita
Lv 19,1-2.11-18; Sal 18; Mt 25,31-46

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! Oggi non indurite il vostro cuore, ma ascoltate la voce del Signore. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

(II Corinzi 6,2)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 18)
Rit: Le tue parole, Signore, sono spirito e vita.

La legge del Signore è perfetta,
rinfranca l’anima;
la testimonianza del Signore è stabile,
rende saggio il semplice.

I precetti del Signore sono retti,
fanno gioire il cuore;
il comando del Signore è limpido,
illumina gli occhi.

Il timore del Signore è puro,
rimane per sempre;
i giudizi del Signore sono fedeli,
sono tutti giusti.

Ti siano gradite le parole della mia bocca;
davanti a te i pensieri del mio cuore,
Signore, mia roccia e mio redentore.

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! Oggi non indurite il vostro cuore, ma ascoltate la voce del Signore. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

(II Corinzi 6,2)

06 marzo, 2022

Il digiuno che piace al Signore...

 Il digiuno che piace al Signore...

Digiuna dal giudicare gli altri:
«Scopri Cristo che vive in loro».
Digiuna dal dire parole che feriscono:
«Riempiti di frasi che risanano».
Digiuna dall'essere scontento:
«Riempiti di gratitudine».
Digiuna dalle arrabbiature:
«Riempiti di pazienza».
Digiuna dal pessimismo:
«Riempiti di speranza cristiana».
Digiuna dalle preoccupazioni inutili:
«Riempiti di fiducia in Dio».
Digiuna dal lamentarti: riempiti di stima
«Per quella meraviglia che è la vita».
Digiuna dalle pressioni e insistenze:
«Riempiti d'una preghiera incessante».
Digiuna dall'amarezza:
«Riempiti di perdono».
Digiuna dal dare importanza a te stesso:
«Riempiti di compassione per gli altri».
Digiuna dall'ansia per le tue cose:
«Compromettiti nella diffusione del Regno».
Digiuna dallo scoraggiamento:
«Riempiti d'entusiasmo nella fede».
Digiuna da tutto ciò che ti separa da Gesù:
«Riempiti di tutto ciò che a Lui t'avvicina».
Spirito Santo, che hai condotto Gesù nel deserto,
dove Egli ha digiunato per 40 giorni e 40 notti,
per l'intercessione di Maria SS. tua mistica Sposa,
Madre di Gesù e Madre mia, aiutaci a digiunare così come tu vuoi.
Anonimo



✝ Pensiero del 06 marzo 2022

  

S. T. D. E DELLA B. V. M.

Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede

Meditazione sul Vangelo di Lc 4,1-13

È tempo di scegliere. Da che parte stai?

Brutta cosa il deserto. Ne abbiamo tutti una visione virtuale e le foto si prestano spesso all’inganno di trasfigurare la realtà, ma il deserto è assenza di vita, è una pietra sull’altra, è sole cocente, è acqua desiderata che si cambia in arsura, è sabbia sottile che ti soffoca e ti brucia gli occhi, è vento tagliente, è aridità, è solitudine. Certo è silenzio, non è il caos delle nostre città, non è la coda sulla tangenziale, né il fracasso di una discoteca: ma è un silenzio che devi riempire altrimenti ti schiaccia prima ancora di sentirne la pesantezza, è una solitudine che rischia di non portarti nel profondo della tua coscienza, ma di lasciarti in balia di pensieri vuoti e disperati. Gesù è andato nel deserto. Ha seguito una grande storia, quella del suo popolo. Anche Israele ha dovuto sostare un tempo impossibile nel deserto. Noi, non occorre che ci togliamo tanto dal nostro vivere, perché spesso viviamo già in un deserto. Ci siamo noi a fare la parte del demonio oggi e diciamo a Gesù le domande sulla nostra debole fede: se sei Figlio di Dio perché non ce lo dimostri? Perché dobbiamo soffrire tanto nella vita? Perché le cose più semplici come il pane ci devono mancare? Che ti costa cambiare le pietre in pane? Perché ci fai penare se hai già tutto risolto? Non di solo pane vive l’uomo! Ma perché non sfrutti l’occasione? Che ti costa il compromesso, se ne ricavi un bene immenso? Non dirmi che sei fermo ancora a bilanciare se i mezzi sono buoni in questo mondo di lupi! Vuoi che Dio stia a fare il custode del bene o del male! Dio non sta a base della bontà delle cose, ma sono le cose stesse che devi prendere come vuoi. Sono io questo Dio che cerchi e che ti dà sicurezza, dice Satana. Il Signore tuo Dio adorerai, a lui solo renderai culto. Se sei Figlio di Dio, mostralo; dimentica questa umanità, è solo una commedia, una finzione che tu ti sia fatto uomo; tu sei altro, invincibile, potente. A che serve essere perdenti? Provoca tuo Padre, stanalo, mettilo davanti al fatto compiuto; buttati… non vorrai che ti lasci spiaccicare sul selciato ai piedi del Tempio. Non tenterai il Signore Dio tuo! Il demonio per ora non riesce a scalfire la decisione radicale di Gesù di mettersi nelle braccia del Padre, che gli ha offerto un corpo e con esso la dignità di uomo, con tutte le sue debolezze, come compagnia appassionata del nostro cammino di redenzione e come unico spazio e strumento della sua dedizione alla causa del Regno. Tornerà ancora la tentazione: si sentirà dire ancora sotto la croce quel lancinante ritornello: “Se sei il Messia, scendi dalla croce…se sei il re dei giudei… se sei il Figlio di Dio…” . La risposta di Gesù, pur nella drammatica domanda: “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?”, sarà sempre e solo: “nelle tue mani affido il mio spirito “. Le braccia del Padre saranno sempre la sua forza e il suo destino.

Domenica 6 Marzo 
1.a di Quaresima (anno C)
S. Vittorino; S. Coletta di Boylet; S. Marciano
Resta con noi, Signore, nell’ora della prova
Dt 26,4-10; Sal 90; Rm 10,8-13; Lc 4,1-13

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! Oggi non indurite il vostro cuore, ma ascoltate la voce del Signore. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

(Matteo 4,4)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 90)
Rit: Resta con noi, Signore, nell’ora della prova.

Chi abita al riparo dell’Altissimo
passerà la notte all’ombra dell’Onnipotente.
Io dico al Signore: «Mio rifugio e mia fortezza,
mio Dio in cui confido».

Non ti potrà colpire la sventura,
nessun colpo cadrà sulla tua tenda.
Egli per te darà ordine ai suoi angeli
di custodirti in tutte le tue vie.

Sulle mani essi ti porteranno,
perché il tuo piede non inciampi nella pietra.
Calpesterai leoni e vipere,
schiaccerai leoncelli e draghi.

«Lo libererò, perché a me si è legato,
lo porrò al sicuro, perché ha conosciuto il mio nome.
Mi invocherà e io gli darò risposta;
nell’angoscia io sarò con lui,
lo libererò e lo renderò glorioso».

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! Oggi non indurite il vostro cuore, ma ascoltate la voce del Signore. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

(Matteo 4,4)

05 marzo, 2022

✝ Pensiero del 05 marzo 2022

 

S. T. D. E DELLA B. V. M.

Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede


Meditazione sul Vangelo di Lc 5,27-32.

Mescolarsi a tutti per portare speranza.

L’India è famosa perché la gente è suddivisa in tante caste, in tanti gruppi gerarchizzati, ciascuno dei quali vive la sua vita e non deve mescolarsi agli altri. Anche presso il popolo d’Israele c’era una sorta di suddivisione e separazione tra la gente di diverso rango o diverso lavoro. Oggi crediamo di essere tutti uguali, ma ci sono ancora tantissime separazioni, tantissimi circoli privati, tante appartenenze di rango; sono aumentate ancora di più da quando vivono tra di noi popolazioni immigrate. Non è vero che siamo un popolo solo, abbiamo parecchi muri che ci tengono separati. Siamo tutti vicini, ma abbiamo costruito delle buone staccionate ma abbiamo costruito delle buone staccionate che ci dividono. Gesù fa saltare una separatezza assurda. Lui va ad alloggiare dai peccatori, da quelli che non solo erano ritenuti poco di buono, ma erano disprezzati come traditori della fede di Israele. Non ha paura delle critiche, non si cura di eventuali scandali, vuole far capire che di fronte a Dio siamo tutti uguali e che non c’è peccatore incallito che non possa ricuperare candore di vita. Non è un giudice, ma un amico; non si adatta alle situazioni anche le più incallite, ma vuol sempre superare ogni steccato che tiene uomini e donne in situazioni di peccato. La gente non lo capisce. Ha avuto il coraggio di accettare di farsi invitare dai terroristi, sta con i kamikaze, coi drogati, si è fatto invitare da un banchiere che ha messo sul lastrico mezzo mondo… Potremmo continuare. Non sarà il Figlio di Dio uno che se la intende con gente di questo rango? Gesù è di altro avviso. Lui crede di più all’immagine di Dio impressa nell‘uomo che a tutti i tradimenti che hanno tentato di deformarla. Lui sa che non si può mai cancellare dall‘uomo la sua dignità. Per questo non è ammessa la pena di morte tra i cristiani, perché ogni uomo è sempre redimibile, ha sempre più passato che futuro, anche se è sull’orlo della tomba. La vita è una qualità di gesti di amore e non una quantità di opere o di misfatti. Abbiamo bisogno di ponti, non di muri, di speranza soprattutto.

Ma questa speranza dove la trovo?

04 marzo, 2022

✝ Pensiero del 04 marzo 2022

S. T. D. E DELLA B. V. M.

Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede

Meditazione sul Vangelo di Lc 9, 14-15

Quaresima è fare festa allo sposo Gesù.

In verità quando si fa Quaresima non ci si accorge molto. Non è che vedi in giro meno cristiani a divertirsi, a mangiare di tutto e di più. In un qualsiasi autogrill, al venerdì fai fatica a trovare qualcosa di magro da mangiare; le stesse pensioni religiose si dimenticano di qualsiasi attenzione al digiuno. Ci si accorge di più quando i musulmani fanno Ramadan. Ricordo due ragazzine in un oratorio in mezzo a tanti bambini alla merenda del dopo scuola. Tutti si abbuffavano e loro tranquille sedute in disparte a guardare. Gli amici le invitano e loro senza scomporsi: noi facciamo Ramadan. Nessuno ha avuto niente da dire, anzi si sono fatti più di una domanda. A noi il nostro fondatore Gesù ha detto di non far vedere a nessuno che facciamo penitenza, ma di farla seriamente, di pregare non in piazza, ma nel segreto della nostra casa, di non coprirci di sacco e cenere, ma di profumarci mentre facciamo digiuno. Solo che noi all’italiana abbiamo preso per buono solo la prima parte: non ci facciamo vedere a fare penitenza perché non la facciamo proprio. Gesù ancora di più ci dice che la vita del cristiano non è una penitenza, un digiuno, ma una festa perché possiamo sempre stare con Lui. Lui è lo sposo che vive nozze eterne con noi, si fa presente e sparge gioia attorno a sé. Ma la sua è gioia vera, non è sballo, non è crapula, non è egoismo. Per Gesù la festa è mettersi tutto su una bancarella di mercato e dire: eccomi, sono qui, sono a disposizione, a qualcuno interessa avere quello che io ho da donare? Se trovi qualcuno che ti ascolta è una gioia, come sempre ce n’è nel dare. È cantare a chi ti ha dato la vita la gioia di essere vivi. Nella felicità, nella gratuità, nel dono si scopre che la vita è bella. Abbiamo trovato un grande baobab da cui si coglie la gioia di essere vivi al di sopra di ogni tristezza. Allora lo sguardo si alza al creato e la vita lo canta. Spesso durante la festa ci si trova a canticchiare, a zufolare con le mani in tasca. Probabilmente è la percezione inconfessabile di una “serenata” al creatore. Avere questi sentimenti non è contrario alla penitenza che Dio ci chiede, ma ne è l’anima. Il cristiano non ama soffrire, ma è capace di soffrire per far felici gli altri, a cercare ed offrire speranza.

Ma questa speranza dove la trovo?

Venerdì 4 Marzo 

Venerdì dopo le Ceneri
S. Casimiro; S. Giovanni A. Farina; B. Umberto di Savoia
Tu non disprezzi, o Dio, un cuore contrito ed affranto
Is 58,1-9a; Sal 50; Mt 9,14-15

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! Oggi non indurite il vostro cuore, ma ascoltate la voce del Signore. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

(Amos 5,14)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 50)
Rit: Tu non disprezzi, o Dio, un cuore contrito ed affranto.

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.

Sì, le mie iniquità io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto.

Tu non gradisci il sacrificio;
se offro olocausti, tu non li accetti.
Uno spirito contrito è sacrificio a Dio;
un cuore contrito e affranto tu, o Dio, non disprezzi.

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! Oggi non indurite il vostro cuore, ma ascoltate la voce del Signore. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

(Amos 5,14)

03 marzo, 2022

✝ Pensiero del 03 marzo 2022

 ✝

S. T. D. E DELLA B. V. M.

Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede

Meditazione sul Vangelo di Lc 9, 22-25

Portare la propria croce per amore.

Gesù è in cammino alla volta di Gerusalemme. Vuole che i suoi discepoli sappiano che va a realizzare la sua missione, il disegno di Dio annunciato dai profeti, che dovrà soffrire molto, morire e resuscitare. Vuole che i suoi discepoli seguano le sue orme, che si facciano carico della propria croce ogni giorno, e lo seguano. Il cristiano, seguace di Cristo, dando la sua vita per Cristo e come Cristo, non la perde ma la salva.

I discepoli accompagnano Gesù dovunque e condividono la vita con lui; continuano a imparare a pensare e sentire come lui, ad amare come lui, a dedicarsi alla predicazione del Vangelo e a fare il bene come fa lui. Sono i suoi amici, e ad essi egli rivela i misteri del Regno: ora, in particolare, la sua missione redentrice. Vanno verso Gerusalemme, e non nasconde loro ciò che l’aspetta: sofferenza e morte; ma anche la resurrezione. Gesù dà la sua vita per gli uomini, affinché essi abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza. I discepoli sono invitati a rimanere discepoli anche nella prova, a restare sulle sue orme, a farsi carico della propria croce e a partecipare delle sofferenze di Cristo, a gloria sua. La croce, nella vita del cristiano come di ogni uomo, si presenta sotto molte forme: sacrifici, pene, malattie, incomprensioni, amarezze… Il cristiano non sopporta la croce come una bestia da soma, come un fagotto che il destino ha posto sulle sue spalle; si carica della sua croce, ogni giorno, da buon discepolo, quale mezzo per associarsi all’opera redentrice di Cristo, dando ad essa lo stesso senso redentore che ebbe tutta la vita di Cristo. La propria croce personale, portata con lui, per amore di lui, è soave ed è speranza di resurrezione. Dio concede ai suoi fedeli la gioia e la saggezza della croce – quando è portata con amore – fino ad arrivare a dire: “Perciò sono lieto delle sofferenze che sopporto per voi e completo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, a favore del suo corpo che è la Chiesa” (Col 1,24).

Giovedì 03 Marzo 
Giovedì dopo le Ceneri
Ss. Marino e Asterio; S. Cunegonda; B. Innocenzo da Berzo
Beato l’uomo che confida nel Signore
Dt 30,15-20; Sal 1; Lc 9,22-25

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! Oggi non indurite il vostro cuore, ma ascoltate la voce del Signore. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

(Matteo 4,17)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 1)
Rit: Beato l’uomo che confida nel Signore.

Beato l’uomo che non segue il consiglio degli empi,
non indugia nella via dei peccatori
e non siede in compagnia degli stolti;
ma si compiace della legge del Signore,
la sua legge medita giorno e notte.

Sarà come albero piantato lungo corsi d’acqua,
che darà frutto a suo tempo
e le sue foglie non cadranno mai;
riusciranno tutte le sue opere.

Non così, non così gli empi:
ma come pula che il vento disperde.
Il Signore veglia sul cammino dei giusti,
ma la via degli empi andrà in rovina.

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! Oggi non indurite il vostro cuore, ma ascoltate la voce del Signore. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

(Matteo 4,17)

02 marzo, 2022

Tempo di ricominciare


 TEMPO DI RICOMINCIARE

Padre nostro siamo qui nella nostra povertà davanti a te

Tu che di ogni cuore sai storie, luci, lacrime e verità

dacci il tuo perdono che ci risana l’anima con la tua pace.

Padre nostro tu che puoi tutti i nostri debiti prendili tu

il ritorno che non c’è, la ferita, il torto che brucia di più

il perdono che ci dai ce lo offriamo tra di noi e lo chiediamo.


Nel 1923, in questo giorno 02 marzo, MADRE ELENA EMILIA SANTA AIELLO, ricevette le Sante Stigmate, alle ore 15.00.

 Nel 1923, in questo giorno 02 marzo, MADRE ELENA EMILIA SANTA AIELLO, Fondatrice delle Suore Minime della Passione di N.S.G.C. di Cosenza, ricevette le Sante Stigmate, alle ore 15.00.



Il 2 marzo 1939 sale al soglio pontificio il discusso Papa Pacelli Eugenio con il nome di Pio XII.

 Accadde oggi Il 2 marzo 1939 sale al soglio pontificio il discusso Papa Eugenio Pacelli con il nome di Pio XII. Il suo pontificato attraverserà anni terribili e tragici della storia del nostro paese, coinvolto nella Seconda guerra mondiale.

Accusato da alcuni di essere stato complice della fuga di molti nazisti e cieco verso il dramma dell'Olocausto, è oggi riabilitato da altri studiosi, anche alla luce di recenti analisi storiche provenienti da storici israeliani.


✝ Pensiero del 02 marzo 2022

 

S. T. D. E DELLA B. V. M.

Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede

Dio, non vuole, Uomini o Donne, più magri/gre, ma ben si, vuole Uomini e Donne più Credibili, nel Credere in Gesù Cristo, suo Figlio Prediletto, nel quale Egli, si è compiaciuto.   

Lo sguardo di DIO, che penetra il cuore o lo sguardo del mondo.
Quale andiamo cercando?

BUONA QUARESIMA

Meditazione sul Vangelo di Mt 6.1-6.16-18

Il Padre vuole un culto in spirito e verità.
Le opere di carità, la penitenza e la preghiera, proprie del tempo di Quaresima, devono essere fatte come atti di culto, davanti a Dio, per la sua gloria, non davanti agli uomini per la nostra vanagloria. Dio non benedice le opere fatte con spirito d'ipocrisia e vanità.
Inizia la Quaresima, tempo di conversione e preparazione spirituale. La Chiesa invita i suoi figli a mettersi spiritualmente in pellegrinaggio, per disporre il cuore ad accogliere pienamente la grazia del Mistero Pasquale, commemorato nella Settimana Santa. A questo scopo, la Chiesa, come già fece Israele, propone ai suoi fedeli le “buone opere” della carità (elemosina), la penitenza, il digiuno, e la preghiera. Saranno opere buone, se fatte con buon spirito. Il Padre vuole un culto “in spirito e verità”. Dio non accetta né benedice le opere che non sono animate da autentico spirito cristiano. Le “buone opere” fatte per dimostrare le proprie virtù non piacciono a Dio. La Quaresima è un tempo di conversione profonda, interiore, di cambiamento e rinnovamento del cuore, per compiere la verità nell’amore. Il cristiano deve fuggire e respingere tutto ciò che sia bugia, ipocrisia, apparenza, e impegnare il proprio cuore e la propria volontà per compiere la verità nell’amore. Al cristiano non basta conoscere la verità, ma la compie, cioè vive in accordo con la propria condizione di discepolo di Gesù; e la compie nell’amore. L’autenticità cristiana d'ogni opera e virtù consiste nello spirito di carità che la anima. La Quaresima c'invita a dilatare il cuore, ad amare di più e meglio, per vivere come figli della luce, guidati dallo Spirito Santo, che è Spirito di verità, (Gv 14,17) e amore di Dio infuso nei nostri cuori (Rm 5,5).

Mercoledì 2 Marzo 
MERCOLEDI’ DELLE CENERI – P
S. Troadio; B. Carlo Bono; S. Angela della Croce
Perdonaci, Signore: «Abbiamo peccato».
Gl 2,12-18; Sal 50; 2Cor 5,20 – 6,2; Mt 6,1-6.16-18

Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria! Oggi non indurite il vostro cuore, ma ascoltate la voce del Signore. Lode a te, o Cristo, re di eterna gloria!

(Salmo 94,8)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 50)
Rit: Perdonaci, Signore: «Abbiamo peccato.».

Pietà di me, o Dio, nel tuo amore;
nella tua grande misericordia
cancella la mia iniquità.
Lavami tutto dalla mia colpa,
dal mio peccato rendimi puro.

Sì, le mie iniquità io le riconosco,
il mio peccato mi sta sempre dinanzi.
Contro di te, contro te solo ho peccato,
quello che è male ai tuoi occhi, io l’ho fatto.

Crea in me, o Dio, un cuore puro,
rinnova in me uno spirito saldo.
Non scacciarmi dalla tua presenza
e non privarmi del tuo santo spirito.

Rendimi la gioia della tua salvezza,
sostienimi con uno spirito generoso.
Signore, apri le mie labbra
e la mia bocca proclami la tua lode.

01 marzo, 2022

TANTI AUGURI DI BUON ONOMASTICO AD ALBINO LUCIANI PAPA GIOVANNI PAOLO I

 Oggi, la chiesa, celebra Sant'Albino di Angers, Vescovo.

TANTI AUGURI DI BUON ONOMASTICO AD ALBINO LUCIANI
PAPA GIOVANNI PAOLO I
La sua Memoria, sia Benedetta e Benedetto sia il Santo Nome.



✝ Pensiero del 01 marzo 2022

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S. T. D. E DELLA B. V. M.

Beato Rosario Angelo Livatino_GIUDICE UOMO LAICO_MARTIRE PER LA GIUSTIZIA E PER LA VERITÁ in_Odio_ alla_Fede

Meditazione sul Vangelo di Mc 10,28-31

Vivere la stessa vita di Cristo.
A Pietro e agli altri discepoli che hanno lasciato tutto per seguire Cristo, Gesù promette il centuplo in case, terre e familiari, insieme con le persecuzioni, e poi la vita eterna.
Le ricchezze per il popolo ebraico erano segno della benedizione divina concessa ai giusti. I discepoli avevano ascoltato con sgomento le parole del Maestro: “Com’è difficile entrare nel Regno di Dio, per coloro che ripongono la propria fiducia nel denaro!”. Ne furono spaventati. Allora, Pietro ricorda a Gesù che loro hanno lasciato tutto per seguire lui. Dio non si lascia battere in generosità. A chi lo segue, concede la grazia di condividere la sua stessa vita: entrerà in una famiglia più grande, la Chiesa; parteciperà, anche, delle persecuzioni e tribolazioni di Cristo e della sua Chiesa e, alla fine di questa vita, vivrà con Cristo per tutta l’eternità. Il premio del discepolo di Cristo non è altro che vivere la stessa vita di Cristo: stare con Lui, e condividere i suoi stessi pensieri, amori, sentimenti, desideri. Vivere la vita di Cristo è imitare il suo esempio, seguire le sue orme. È dono dello Spirito Santo: “È lo Spirito che dà la vita” (Gv 6,63). Il cristiano rinato dalle acque del battesimo, docile allo Spirito Santo, arriverà a dire come san Paolo: «La mia vita è Cristo e la morte un guadagno. Siamo coscienti dei benefici ricevuti il giorno del nostro battesimo? Nel battesimo nasciamo alla vita nuova, per la quale l’uomo è reso figlio adottivo del Padre, membro di Cristo, tempio dello Spirito Santo. Nel battesimo siamo incorporati alla Chiesa, Corpo Mistico di Cristo, famiglia dei figli di Dio. E le porte si aprono alla vita eterna».

Martedì 01 Marzo 
S. Felice III; S. Albino; B. Cristoforo da Milano
8.a del Tempo Ordinario
Il Signore ha rivelato la sua giustizia
1Pt 1,10-16; Sal 97; Mc 10,28-31

Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.

 (Matteo 11,25)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 97)
Rit: Il Signore ha rivelato la sua giustizia.

Cantate al Signore un canto nuovo,
perché ha compiuto meraviglie.
Gli ha dato vittoria la sua destra
e il suo braccio santo.

Il Signore ha fatto conoscere la sua salvezza,
agli occhi delle genti ha rivelato la sua giustizia.
Egli si è ricordato del suo amore,
della sua fedeltà alla casa d’Israele.

Tutti i confini della terra hanno veduto
la vittoria del nostro Dio.
Acclami il Signore tutta la terra,
gridate, esultate, cantate inni!

Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché ai piccoli hai rivelato i misteri del Regno.

 (Matteo 11,25)