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03 novembre, 2021

Pensiero del 03 novembre 2021

 Non segue Gesù, e non lo ama, chi mette altro al primo posto. Nell'amore, per Dio, ogni cosa che facciamo, è trasformata.

Meditazione sul Vangelo di Lc 14,25-33

Ognuno porti la propria croce.

Continuando la lettura del vangelo di Luca oggi troviamo un brano sul tema della sequela di Gesù. Egli ha acquistato una certa fama e molta gente inizia a seguirlo e, dunque, si pone il problema di capire perché tanti vanno dietro al Maestro. Il linguaggio può sembrarci un po’ strano ma rispecchia i modi espressivi della lingua ebraica; infatti l’espressione “chi non odia suo padre, sua madre…” vuol dire “chi ama suo padre e sua madre più di Me”.

Tra quanti seguono Gesù vi sono certamente coloro che vogliono semplicemente ascoltare un modo di ragionare nuovo rispetto agli schemi conosciuti, ma non sono interessati alla persona che parla. Alcuni lo seguono perché non hanno altri motivi di interesse, altri ancora seguono il Maestro perché hanno capito l’importanza della sua persona, del suo messaggio e della sua opera. Gesù vuole avvertire tutti costoro che mettersi alla sua sequela non è facile, bisogna pensarci bene, senza prendere le cose con troppa leggerezza. Luca qui parla espressamente di croce (ma Gesù non è ancora arrivato al Golgota!) perché i suoi ascoltatori e lettori sanno già come è finita la vicenda di Gesù. Le parole del Maestro sono dirette agli ascoltatori della sua viva voce, ma anche ai discepoli di tutte le epoche, e dunque pure a noi. Ci rendiamo veramente conto che siamo chiamati a portare una croce per seguire davvero Gesù? Questo non significa che la morte di Gesù è inutile, ma che anche noi come lui, dobbiamo essere servitori dei nostri fratelli e sorelle. Dobbiamo camminare facendoci carico delle nostre e delle altrui difficoltà e tristezze.

03 Novembre 

Felice l’uomo pietoso, che dona ai poveri

Beati voi, se venite insultati per il nome di Cristo, perché lo Spirito di Dio riposa su di voi.

(I Pietro 4,14)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 111)
Rit: Felice l’uomo pietoso, che dona ai poveri.

‎Beato l’uomo che teme il Signore‎
‎ e nei suoi precetti trova grande gioia. ‎
‎ Potente sulla terra sarà la sua stirpe,‎
‎ la discendenza degli uomini retti sarà benedetta. ‎
‎ ‎
‎ Spunta nelle tenebre, luce per gli uomini retti:‎
‎ misericordioso, pietoso e giusto. ‎
‎ Felice l’uomo pietoso che dà in prestito,‎
‎ amministra i suoi beni con giustizia. ‎
‎ ‎
‎ Egli dona largamente ai poveri,‎
‎ la sua giustizia rimane per sempre,‎
‎ la sua fronte s’innalza nella gloria.‎

Beati voi, se venite insultati per il nome di Cristo, perché lo Spirito di Dio riposa su di voi.

(I Pietro 4,14)

02 novembre, 2021

Un anno senza il "MATTATORE" - GIGI PROIETTI Recita : C’è un paio di scarpette rosse di Joyce Lussu




Un anno senza il "MATTATORE" 

IO LO VOGLIO RICORDARE COSÎ......

Ciao Gigi!

Viva la Memoria, viva Gigi Proietti!
 

O mio amato Creatore

 O mio amato Creatore, consolate le anime dei defunti ed in modo particolare dei miei cari e di tutti quelli che ho conosciuto in vita dona a loro l’eterno Riposo. Amen

Commemorazione di tutti i fedeli defunti

 Commemorazione di tutti i fedeli defunti

Nome: Commemorazione di tutti i fedeli defunti
Titolo: Giorno dei morti
Ricorrenza: 2 novembre
Tipologia: Commemorazione




La ricorrenza di questo giorno fu stabilita per suffragare le anime dei giusti che si trovano ancora nel Purgatorio.

Antichissimo è l'uso della Chiesa di pregare per i defunti, perché vengano liberati dalle loro pene.

Tertulliano lo dice di origine apostolica e scrive: « Noi facciamo ogni anno l'anniversario dei morti, secondo le tradizioni dei nostri antenati ». Gregorio Nazianzeno, in occasione della morte del fratello San Cesario, promette di inviargli ogni anno i suoi suffragi. S. Agostino dice: « Chi può dubitare che le preghiere, i sacrifici e le elemosine che si fanno per i defunti non siano loro di sollievo? ».

Quantunque la S. Chiesa abbia sempre inculcato di commemorare i fedeli defunti, di pregare per loro e di offrire Messe in loro suffragio, tuttavia per lungo tempo non si aiutarono che le anime in particolare, senza che ci fosse un giorno dedicato alla memoria di tutti i defunti.

Nel decimo secolo, S. Odilone abate di Cluny ordinò a tutti i conventi da lui dipendenti di cantare la sera del I novembre l'Ufficio dei Defunti, e che il giorno seguente i sacerdoti celebrassero la S. Messa per tutte quelle anime che si trovassero ancora nel Purgatorio.

Quest'usanza a poco a poco divenne universale e la Chiesa la confermò e la inserì nella sua liturgia il 2 novembre, giorno scelto da S. Odilone. È questo un dovere di carità dovuto a tutte le anime, ma specialmente a quelle che non hanno chi si ricordi di loro.

Dopo che la Chiesa istituì questo giorno, la pietà verso le anime purganti andò sempre più intensificandosi nel corso dei secoli e si elevarono chiese ed altari, si lasciarono legati di Messe, si istituirono opere sante, per suffragare le anime dei trapassati.

Durante la grande guerra, quando tutto il mondo piangeva i suoi morti, il Sommo Pontefice Benedetto XV estese a tutta la cristianità un privilegio che già esisteva nella Spagna, ossia permise che il giorno 2 novembre ogni sacerdote celebrasse tre Messe in suffragio dei defunti: la prima deve essere applicata secondo le intenzioni dell'offerente, la seconda per tutti i fedeli defunti e la terza secondo le intenzioni del Sommo Pontefice.

Nulla è più conforme allo spirito di carità cristiana quanto la carità verso le anime purganti. Sono anime di genitori, fratelli, di superiori, di benefattori, di amici e conoscenti, che chiedono misericordia e sollievo nei più atroci dolori. Miseremini mei, miseremini mei, saltem vos amici mei: « abbiate pietà, abbiate pietà di me, almeno voi, o miei amici ». Queste povere anime non possono nulla per se stesse; noi invece possiamo sollevarle ed anche liberarle con poca fatica.

Pensiamo che forse un giorno ci troveremo anche noi tra quelle fiamme, ed avremo piacere che gli altri si ricordino di noi. Facciamo dunque agli altri quello che vorremmo si faccia a noi.

Quelle anime inoltre ricambieranno dal cielo mille e mille volte il nostro atto di carità e non permetteranno che piombiamo nelle pene eterne dell'Inferno.

PRATICA. Suffraghiamo con le nostre preghiere il maggior numero di anime che ci sarà possibile.

PREGHIERA. O Dio, Creatore e Redentore di tutti i fedeli, concedi alle anime dei tuoi servi e delle tue serve la remissione di tutti i loro peccati affinché ottengano, con le nostre pie suppliche, il perdono che hanno sempre desiderato.

MARTIROLOGIO ROMANO. Commemorazione di tutti i fedeli defunti, nella quale la santa Madre Chiesa, già sollecita nel celebrare con le dovute lodi tutti i suoi figli che si allietano in cielo, si dà cura di intercedere presso Dio per le anime di tutti coloro che ci hanno preceduti nel segno della fede e si sono addormentati nella speranza della resurrezione e per tutti coloro di cui, dall’inizio del mondo, solo Dio ha conosciuto la fede, perché purificati da ogni macchia di peccato, entrati nella comunione della vita celeste, godano della visione della beatitudine eterna.

Pensiero del 02 novembre 2021

 Meditazione sul Vangelo di Gv 6,37-40

Io li risusciterò.

Umanamente, la Commemorazione di tutti i fedeli defunti è un momento triste, quasi da sbrigare in fretta, ma la liturgia della Parola ci apre orizzonti di speranza. Innanzitutto, Giobbe, che rappresenta gli afflitti di ogni tempo, ha una certezza: «Il mio Redentore è vivo». E il Vangelo ci rivela che Gesù, al quale il Padre ha dato in mano ogni cosa, intende realizzare il suo progetto di Risurrezione per tutti.

Una malattia, un incidente, un atto di terrorismo, una calamità naturale. Ci sono vittime, forse molte. Il credente che cosa può dire ai sopravvissuti? Quando tutto crolla e si è “costretti a vivere”, non si può essere banali, bisogna riuscire a condividere il dolore, ma come? Le letture della celebrazione odierna, ci aiutano a trovare gli argomenti per portare consolazione. Giobbe, per primo, ci trasmette la sua certezza: Colui che renderà giustizia della sofferenza e della morte non è una leggenda o una vana speranza, è vivo! E il suo nome è Gesù, che ha voluto condividere ogni nostra croce, affinché condividessimo la sua Gloria. Nel Vangelo, Gesù ci rassicura circa il suo progetto: vuole fare la volontà del Padre suo, non perdere nulla di quanto gli ha dato. Ciò corrisponde al disegno iniziale del Creatore, «perché Dio non ha creato la morte e non gode per la rovina dei viventi» (Sap 1,13). L’annuncio è molto forte. In questo brano, infatti, Gesù per due volte cita la volontà del Padre, che tutti risuscitino nell’ultimo giorno. Ritroveremo, dunque, tutte le persone amate in terra, con le quali fin d’ora siamo uniti nella comunione dei santi. Tuttavia, il dolore è dolore, chi se ne é andato rimane un invisibile e noi abbiamo bisogno della presenza fisica. Deponiamo, allora, i nostri sudari di morte in quello di Gesù e nutriamoci della Santa Eucaristia, perché nel Pane spezzato la comunione tra Cielo e terra è piena. Penserà il nostro Salvatore a lenire le ferite dei cuori in pianto.

02 Novembre

Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi

Questa è la volontà del Padre mio: «Chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; ed io lo risusciterò nell’ultimo giorno, dice il Signore».

(Giovanni 6,40)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 26)
Rit: Sono certo di contemplare la bontà del Signore nella terra dei viventi.

Il Signore è mia luce e mia salvezza:
di chi avrò timore?
Il Signore è difesa della mia vita:
di chi avrò paura?

Una cosa ho chiesto al Signore,
questa sola io cerco:
abitare nella casa del Signore
tutti i giorni della mia vita,
per contemplare la bellezza del Signore
e ammirare il suo santuario.

Ascolta, Signore, la mia voce.
Io grido: abbi pietà di me, rispondimi!
Il tuo volto, Signore, io cerco.
Non nascondermi il tuo volto.

Sono certo di contemplare la bontà del Signore
nella terra dei viventi.
Spera nel Signore, sii forte,
si rinsaldi il tuo cuore e spera nel Signore.

Questa è la volontà del Padre mio: «Chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; ed io lo risusciterò nell’ultimo giorno, dice il Signore».

(Giovanni 6,40)


MiL - Messainlatino.it: La tirannia di poter ricevere la Comunione solo ne...

MiL - Messainlatino.it: La tirannia di poter ricevere la Comunione solo ne...: Grazie a Michelangelo per la segnalazione e traduzione della bella notizia. Luigi La tirannia di poter ricevere la Comunione solo nella mano...



01 novembre, 2021

LITANIE DEI SANTI BERGAMASCHI

  LITANIE DEI SANTI BERGAMASCHI

I Santi bergamaschi, cioè nati o vissuti nella nostra terra, si uniscono al patrono della diocesi Sant’Alessandro, soldato tebeo nordafricano, e al compatrono San Vincenzo, diacono di Saragozza, cui era dedicata la Cattedrale precedente all’attuale.

Santa Grata

Santi Narno, Viatore, Giovanni – primi vescovi di BG

Sant’Alberto da Prezzate e Vito Guido –  monaci di Pontida

La santità bergamasca si è particolarmente distinta in grandi figure femminili che hanno esaltato il valore della “maternità” anche spirituale come donazione della vita nell’educazione e nell’assistenza ai bisogni del tempo.

Sante Bartolomea Capitanio e Vincenza Gerosa

Santa Geltrude Comensoli

Santa Paola Elisabetta Cerioli

Santa Teresa Eustochio Verzeri

Santa Gianna Beretta Molla

Preti santi sono fioriti dalle nostre parrocchie e da figli ne sono diventati poi padri e pastori. Oltre a quelli canonizzati, diverse figure di sacerdoti sono pregati in alcuni paesi e la loro testimonianza è ancora viva.

San Giovanni XXIII Papa

San Gregorio Barbarigo vescovo

San Girolamo Emiliani

San Francesco Spinelli

I Beati non sono Santi di “Serie B”, ma la Chiesa indica in questo modo quelle figure che ritiene parimenti esemplari ma inizialmente per un particolare territorio limitato e non per la liturgia di tutto il mondo.

Beato Alberto da Villa d’Ogna

Beato Guala vescovo

Beato fra Innocenzo da Berzo

Beato don Luigi Maria Palazzolo

Beata Caterina Cittadini

Beata Pierina Morosini

La Chiesa di Bergamo in questi ultimi anni è stata particolarmente benedetta con quattro nuovi Beati, oltre alle due canonizzazioni per cui Papa Francesco ha proclamato Santi i beati Papa Giovanni XXIII e don Spinelli.

Beato fra Bartolomeo Dalmasone (dal 2012)

Beato fra Tommaso da Olera (dal 2013)

Beato don Luca Passi (dal 2013)

Beato don Sandro Dordi (dal 2015).

È in corso la causa di beatificazione di diverse figure significative bergamasche, sia a livello diocesano, sia in Santa Sede. Il percorso prevede approfondimenti e studi, ma insieme alla preghiera e alla invocazione.

Preti: Padri Longari e Nadiani sacramentini, Don A. Seghezzi, Don A. Rubbi e fra A. Beretta (fratello della santa)

Suore: le sei Poverelle uccise dall’ebola, E. Mazza, T. Gabrieli, G. Seghezzi e D. Bottani fondatrici.

Una ragazza: Giulia Gabrieli

  LITANIE DEI SANTI BERGAMASCHI

 

LITANIE DEI SANTI DELLA CHIESA DI BERGAMO


Santa Maria prega per noi

Tu che accogliesti con prontezza la Parola intercedi per noi

Madre di Cristo e della Chiesa loda il Signore con noi

 

San Giuseppe prega per noi

Tu che custodisci il Figlio dell’Altissimo intercedi per noi

Uomo giusto e discreto loda il Signore con noi

 

Santi Apostoli del Signore pregate per noi

Voi che lasciaste tutto per seguire il Maestro intercedete per noi

Testimoni del Risorto lodate il Signore con noi

 

Sant’Alessandro prega per noi

Tu che fosti fedele fino al martirio intercedi per noi

Atleta forte nella fede loda il Signore con noi

San Vincenzo prega per noi

Tu che fosti vincitore in mezzo ai tormenti intercedi per noi

Ardente nella carità loda il Signore con noi

 

Santi Fermo e Rustico pregate per noi

Voi che foste vittoriosi nella lotta intercedete per noi

Discepoli della Croce lodate il Signore con noi


Santi Narno, Viatore e Giovanni pregate per noi

Voi che qui diffondeste nella nostra terra il Vangelo intercedete per noi

Amici presso Dio lodate il Signore con noi

 

San Carlo Borromeo prega per noi

Tu che attuasti una vera riforma dei credenti intercedi per noi

Maestro infaticabile loda il Signore con noi

 

San Gregorio Barbarigo prega per noi

Tu che imitasti Cristo buon Pastore intercedi per noi

Padre nella Fede loda il Signore con noi

 

San Giovanni XXIII prega per noi

Tu che rivelasti il volto paterno di Dio intercedi per noi

Obbediente allo Spirito loda il Signore con noi

 

Santi Alberto e Vito pregate per noi

Voi che foste modelli di perfezione evangelica intercedete per noi

Monaci fedeli lodate il Signore con noi

 

San Bernardino da Siena prega per noi

Tu che facesti amare il nome di Gesù intercedi per noi

Predicatore ardente di zelo loda il Signore con noi



San Francesco Spinelli prega per noi

Tu che hai attinto forza dal sacrificio eucaristico intercedi per noi

Generoso verso i poveri e i sofferenti loda il Signore con noi


San Girolamo Emiliani prega per noi

Tu che fosti sostegno e padre degli orfani intercedi per noi

Instancabile nell’amore loda il Signore con noi



Santa Grata prega per noi

Tu che diffondesti il buon profumo di Cristo intercedi per noi

Matrona saggia e virtuosa loda il Signore con noi

 

Sante Bartolomea e Vicenza pregate per noi

Voi che amaste Cristo con cuore indiviso intercedete per noi

Vergini gioiose e prudenti lodate il Signore con noi

 

Santa Maddalena di Canossa prega per noi

Tu che scegliesti di servire Cristo nei fratelli intercedi per noi

Vera serva dei poveri loda il Signore con noi

 

Santa Teresa Eustochio Verzeri prega per noi

Tu che hai partecipato alle sofferenze di Cristo intercedi per noi

Forte nella prova loda il Signore con noi

 

Santa Geltrude Comensoli prega per noi

Tu che fosti attratta da Gesù nell’Eucaristia intercedi per noi

Adoratrice incessante loda il Signore con noi

 

Santa Paola Elisabetta Cerioli prega per noi

Tu che amasti senza limiti poveri e fanciulli intercedi per noi

Modello di accoglienza loda il Signore con noi

 

Santa Gianna Beretta Molla prega per noi

Tu che ti sei donata in favore della vita intercedi per noi

Madre coraggiosa loda il Signore con noi

 

Beato Bartolomeo Dalmasone prega per noi

Tu che seguisti il Maestro fino al martirio intercedi per noi

Testimone della speranza loda il Signore con noi

 

Beato Alessandro Dordi prega per noi

Tu che hai donato la vita per i deboli intercedi per noi

Testimone di pace loda il Signore con noi

Beata Pierina Morosini prega per noi

Tu che fosti eroica in vita, prima che in morte intercedi per noi

Vergine saggia e forte loda il Signore con noi


Beato Guala vescovo prega per noi

Tu che cercasti il regno di Dio e la sua giustizia intercedi per noi

Operatore di riconciliazione loda il Signore con noi

 

Beato Luca Passi prega per noi

Tu che con ardore annunciasti il Vangelo intercedi per noi

Educatore instancabile loda il Signore con noi

 

Beato Luigi Palazzolo prega per noi

Tu che ardesti d’amore per il Cristo crocifisso intercedi per noi

Servo degli ultimi loda il Signore con noi

 

Beato Innocenzo da Berzo prega per noi

Tu che cercasti con cuore sincero la verità umiltà intercedi per noi

Servitore di tutti loda il Signore con noi

 

Beato Alberto da Villa d’Ogna prega per noi

Tu che rendesti sempre bene per male intercedi per noi

Pellegrino della carità loda il Signore con noi

 

Beato Tommaso da Olera prega per noi

Tu che nella quotidianità rivelasti l’amore di Cristo intercedi per noi

Testimone della grazia loda il Signore con noi

 

Beata Caterina Cittadini prega per noi

Tu che ti dedicasti all’educazione della gioventù intercedi per noi

Discepola fedele loda il Signore con noi

   Giulia Gabrieli, prega per noi

Malata di Ostio Sarcoma giovane ragazza che offrì con Amore la sua immane sofferenza a Gesù ed alla Vergine Maria

Santi e Sante di Dio pregate per noi

Voi tutti testimoni fedeli del Vangelo intercedete per noi

Cittadini della Gerusalemme nuova lodate il Signore con noi

 


FELICE GIORNO DI FESTA !


FELICE GIORNO DI FESTA !


Preghiamo la Litania al Beato Rolando Rivi:

LITANIA AL BENEDETTO ROLANDO MARIA RIVI


Signore, abbi pietà di noi.

Cristo, abbi pietà di noi.

Signore, abbi pietà di noi.

Cristo, ascoltaci.

Cristo, ascoltaci gentilmente.

Dio, Padre, Creatore del cielo e della terra, abbi pietà di noi.

Dio, il Figlio, Redentore del mondo, abbi pietà di noi.

Dio, lo Spirito Santo, Santificatore e Paracleta, abbi pietà di noi.

Santissima Trinità, Dio unico, abbi pietà di noi.

Madonna, * prega per noi.

Santa Madre di Dio, *

Vergine santa delle vergini, *

Nostra Signora del Mt. Carmelo, *

Nostra Signora del Santo Rosario, *

Nostra Signora, Regina dei Martiri, *

Madre della Chiesa, *

Madre dei seminaristi, *

Madre del clero, *

Madre dei religiosi, *

Madre di tutto il popolo cristiano, *

Maria, regina e madre più amata dal Beato Rolando, *

Beato Rolando Rivi, * prega per noi.

Beato Rolando, modello di pietà, *

Beato Rolando, amante dell'Eucaristia, *

Beato Rolando, frequente in confessione, *

Beato Rolando, campione di devozione mariana, *

Beato Rolando, figlio rispettoso, *

Beato Rolando, Cercatore della verità, *

Beato Rolando, fermo nella speranza, *

Beato Rolando, operaio della carità, *

Beato Rolando, impegnato nella povertà volontaria, *

Beato Rolando, Steward della castità, *

Beato Rolando, esemplare nell'obbedienza, *

Beato Rolando, gioioso nel proclamare il Vangelo, *

Beato Rolando, Apostolo dell'umiltà, *

Beato Rolando, perdonare in mezzo all'odio, *

Beato Rolando, Onorevole nella pazienza, *

Beato Rolando, studente eccezionale, *

Beato Rolando, Diligente negli studi, *

Beato Rolando, pieno di saggezza, *

Beato Rolando, pieno di carità pastorale, *

Beato Rolando, Missionario di cuore, *

Beato Rolando, servitore sacerdotale del Signore, *

Beato Rolando, guaritore dei malati, *

Beato Rolando, figlio fedele della Santa Madre Chiesa, *

Beato Rolando, amico della gioventù, *

Beato Rolando, fratello dei sacerdoti e dei seminaristi, *

Beato Rolando, guida dei sacrestani, *

Beato Rolando, perseguitato per la fede, *

Beato Rolando, difensore della libertà religiosa, *

Beato Rolando, Cento volte nelle virtù, *

Beato Rolando, operaio miracoloso, *

Beato Rolando, coraggioso testimone di Cristo, *

Beato Rolando, Fedele alla tonaca in segno della tua consacrazione a Dio, *

Beato Rolando, Martire dell'Agnello di Dio, *

Beato Rolando, appartenente a Gesù, *


Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo, salvaci, o Signore.

Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo, ascoltaci gentilmente, o Signore.

Agnello di Dio che toglie i peccati del mondo, abbi pietà di noi.

Prega per noi, benedetto Rolando Rivi, affinché siamo resi degni delle promesse di Cristo.


Preghiamo.


O Dio, Padre amorevole, che ci hai dato, nel tuo martire il Beato Rolando, un patrono ed esempio nell'offrire noi stessi per Cristo e la Chiesa; concedici, preghiamo, attraverso la sua intercessione, coraggio nel sostenere la nostra fede e la nostra umiltà nel proclamare al mondo che apparteniamo a Cristo, tuo figlio e nostro Signore, che vive e regna con Te, nell'unità dello Spirito Santo, un Dio per sempre e per sempre. Amen.


LITANIE DI SANTA MARIA REGINA DEI MARTIRI

 LITANIE DI SANTA MARIA REGINA DEI MARTIRI


Signore pietà Signore pietà

Cristo pietà Cristo pietà

Signore pietà Signore pietà

Santa Maria Madre di Dio prega per noi

Santa Maria Madre della Chiesa prega per noi

Santa Maria Regina degli apostoli prega per noi

Santa Maria Regina dei martiri prega per noi

Regina dei confessori della fede prega per noi

Santa Maria coraggio dei perseguitati prega…

Santa Maria fortezza degli oppressi prega per noi

Santa Maria conforto degli esuli prega per noi

San Michele arcangelo prega per noi

Santi angeli di Dio pregate per noi

San Giovanni Battista prega per noi

Santi Pietro e Paolo pregate per noi

Santi Apostoli di Cristo pregate per noi

Santo Stefano prega per noi

Sant’Ignazio di Antiochia prega per noi

San Lorenzo prega per noi

Santi Crisanto e Daria pregate per noi

San Valentino prega per noi

San Tommaso Moro prega per noi

San Massimiliano Kolbe prega per noi

Santa Maria Teresa Goretti prega per noi

Santa Lucia prega per noi

Sant’Agnese prega per noi

Sante Perpetua e Felicita pregate per noi

Santa Teresa Benedetta della Croce

e, voi, martiri europei del Novecento prega …

San Paolo Miki e martiri giapponesi pregate …

San Carlo Luanga e martiri ugandesi pregate …

Santi martiri del Vietnam pregate per noi

Santi Giovanni e Isacco

martiri del Canada pregate per noi

Santi martiri della Corea pregate per noi

Santi martiri della Cina pregate per noi

Santi martiri del Messico pregate per noi

Santi martiri della Spagna pregate per noi

Beati martiri dell’Albania pregate per noi

Beato Oscar Romero

e missionari martiri pregate per noi

Beato Pino Puglisi prega per noi

Beato Rosario Angelo Livatino prega per noi

e martiri delle mafie pregate per noi

Beato Rolando Maria Rivi prega per noi

Santi martiri di Cristo pregate per noi

San Prospero, san Francesco e, voi,

Santi della nostra Chiesa pregate per noi

Santi Geminiano

e Silvestro (patroni di Modena) pregate per noi

San Giovanni XXIII prega per noi

San Giovanni Paolo II prega per noi

Beato Paolo VI prega per noi

Santi e Sante di Dio pregate per noi

Cristo, Signore della storia abbi pietà di noi

Cristo, Salvatore dell'uomo abbi pietà di noi

Cristo, speranza del creato abbi pietà di noi


Pensiero del 01 novembre 2021

 Meditazione sul Vangelo di Mt 5,1-12a

Lo sguardo di Gesù.

Nella solennità odierna, si contempla il Paradiso. L’Apocalisse spalanca una finestra sulla Gerusalemme celeste abitata da una moltitudine immensa di ogni razza, popolo e lingua, mentre la lettera di san Giovanni annuncia la prima ragione di esultanza per chi crede: abbiamo un Padre che nutre per noi, “realmente suoi figli”, un amore grande. Ma è il Vangelo che svela quale miracolo d’amore lo sguardo di Dio compie nella vita di tutti, soprattutto in quella di coloro che il mondo considera esclusi.

La santità può mettere in soggezione, sembra una mèta troppo lontana per le proprie capacità di agire secondo il cuore di Dio. Tuttavia, a volte, un calore quasi tangibile ci avvolge, una sensazione tenera come di carezza materna. Perché? L’evangelista afferma: «Vedendo le folle, Gesù salì sulla montagna». Ecco la spiegazione: è il Padre che ci vede attraverso gli occhi del Figlio. Conosciamo già quello sguardo dal  racconto del giovane ricco: «Gesù, fissatolo, lo amò». È come una mamma che dà frequenti occhiate al suo bambino mentre gioca, spesso sorride delle sue imprese, ma sempre veglia; il bambino ricambia lo sguardo e gongola beato per quella affettuosa complicità. Gesù non osserva la massa anonima, ma ad uno ad uno guarda i poveri, gli afflitti, i miti… Prive dello sguardo di Gesù, queste persone sono la “folla”, appartengono a categorie umane cristallizzate, boccioli che non riescono a schiudersi. Gli afflitti, i perseguitati, i poveri restano nel loro pianto; i miti, i pacificatori, i misericordiosi rimangono avvolti dalle ferite di chi li schernisce, umiliandoli. Ma Gesù vuole vedere bene. Comincia a fissare, amandolo, ciascuno di quei fiori. Ancora una volta il Dio delle moltiplicazioni compie il miracolo: pian piano il fiore si apre, sboccia, ed ecco apparire le beatitudini per intero: «Beati i poveri in spirito, perché di essi é il regno dei cieli», così per otto volte. La strada della santità è tracciata, il segreto è svelato: non siamo noi a farci santi; è sufficiente aver cura di rimanere sempre sotto lo sguardo di Gesù.

01 Novembre

Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore

Venite a me, voi tutti che siete stanchi ed oppressi, ed io vi darò ristoro.

(Matteo 11,28)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 23)
Rit: Ecco la generazione che cerca il tuo volto, Signore.

Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito.

Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli.

Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe.

Venite a me, voi tutti che siete stanchi ed oppressi, ed io vi darò ristoro.

(Matteo 11,28)

31 ottobre, 2021

Te Deum laudamus, Gregoriano, T. Simplex; SCHOLA GREGORIANA MEDIOLANENSI...

LA NOTTE DEI SANTI 2021 - Il TEDEUM ITALIANO LATINO


LA NOTTE DEI SANTI 2021


Il TEDEUM ITALIANO LATINO
Noi ti lodiamo, Dio *
ti proclamiamo Signore.
O eterno Padre, *
tutta la terra ti adora.
A te cantano gli angeli *
e tutte le potenze dei cieli:
Santo, Santo, Santo *
il Signore Dio dell'universo.
I cieli e la terra *
sono pieni della tua gloria.
Ti acclama il coro degli apostoli *
e la candida schiera dei martiri;
le voci dei profeti si uniscono nella tua lode; *
la santa Chiesa proclama la tua gloria,
adora il tuo unico figlio, *
e lo Spirito Santo Paraclito.
O Cristo, re della gloria, *
eterno Figlio del Padre,
tu nascesti dalla Vergine Madre *
per la salvezza dell'uomo.
Vincitore della morte, *
hai aperto ai credenti il regno dei cieli.
Tu siedi alla destra di Dio, nella gloria del Padre. *
Verrai a giudicare il mondo alla fine dei tempi.
Soccorri i tuoi figli, Signore, *
che hai redento col tuo sangue prezioso.
Accoglici nella tua gloria *
nell'assemblea dei santi.
Salva il tuo popolo, Signore, *
guida e proteggi i tuoi figli.
Ogni giorno ti benediciamo, *
lodiamo il tuo nome per sempre.
Degnati oggi, Signore, *
di custodirci senza peccato.
Sia sempre con noi la tua misericordia: *
in te abbiamo sperato.
Pietà di noi, Signore, *
pietà di noi.
Tu sei la nostra speranza, *
non saremo confusi in eterno.
TE DEUM
Te Deum laudámus: * te Dóminum confitémur.
Te ætérnum Patrem, * omnis terra venerátur.
Tibi omnes ángeli, *
tibi cæli et univérsæ potestátes:
tibi chérubim et séraphim *
incessábili voce proclamant:
Sanctus, * Sanctus, * Sanctus *
Dóminus Deus Sábaoth.
Pleni sunt cæli et terra * maiestátis glóriæ tuae.
Te gloriósus * Apostolórum chorus,
te prophetárum * laudábilis númerus,
te mártyrum candidátus * laudat exércitus.
Te per orbem terrárum *
sancta confitétur Ecclésia,
Patrem * imménsæ maiestátis;
venerándum tuum verum * et únicum Fílium;
Sanctum quoque * Paráclitum Spíritum.
Tu rex glóriæ, * Christe.
Tu Patris * sempitérnus es Filius.
Tu, ad liberándum susceptúrus hóminem, *
non horruísti Virginis úterum.
Tu, devícto mortis acúleo, *
aperuísti credéntibus regna cælórum.
Tu ad déxteram Dei sedes, * in glória Patris.
Iudex créderis * esse ventúrus.
Te ergo, quæsumus, tuis fámulis súbveni, *
quos pretióso sánguine redemísti.
ætérna fac cum sanctis tuis * in glória numerári.
Salvum fac pópulum tuum, Dómine, *
et bénedic hereditáti tuæ.
Et rege eos, * et extólle illos usque in ætérnum.
Per síngulos dies * benedícimus te;
et laudámus nomen tuum in sæculum, *
et in sæculum sæculi.
Dignáre, Dómine, die isto *
sine peccáto nos custodíre.
Miserére nostri, Dómine, * miserére nostri.
Fiat misericórdia tua, Dómine, super nos, *
quemádmodum sperávimus in te.
In te, Dómine, sperávi: *
non confúndar in ætérnum.

Preghiera per la festa di tutti i Santi

Halloween?! NO, GRAZIE! SIAMO CRISTIANI!

Halloween?! NO, GRAZIE! SIAMO CRISTIANI!
RIVESTIAMOCI DEL SIGNORE GESÙ!
🌠LASCIAMOCI GUIDARE DALLA LUCE DI DIO E DEI SANTI🌠
“Mio Dio, credo, adoro, spero e T'amo. Domando perdono, per quelli che non credono, non adorano, non sperano e non T'amano.
Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo: «Ti adoro profondamente e t'offro il preziosissimo Corpo, Sangue, Anima e Divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli del mondo, in riparazione degli oltraggi, sacrilegi, indifferenze con cui Egli stesso viene offeso. E per meriti infiniti del suo Sacratissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria ti domando la conversione dei poveri peccatori». Amen.





Pensiero del 31 ottobre 2021

 Il "prossimo" è chi Gesù, ci mette accanto.

Meditazione sul Vangelo di Mc 12,28b-34

Questo è il primo dei comandamenti.

Vale la pena di accostare questo brano a quello che lo precede nel racconto dell’evangelista Marco, ovvero la disputa tra Gesù e un gruppo di sadducei sulla risurrezione. Perché il contrasto tra i due episodi aiuta a mettere a fuoco il valore e la centralità di questo scambio di battute con uno scriba ‘illuminato’; quanto era stato contorto e fuorviante il tranello posto da coloro che non credono alla risurrezione con il caso della vedova di sette fratelli, tanto è immediato il dialogo con lo scriba. Con quest’ultimo, che Marco ci presenta dicendo che aveva visto come Gesù aveva ben risposto ai sadducei, si arriva subito al cuore della questione, ovvero qual è il primo comandamento. Per rispondere Gesù chiama in causa due diversi brani del Pentateuco, un celebre passo del Deuteronomio (Dt 6,4-5), l’incipit dello Shema, e un inciso del Levitico (Lv 19,18). Proprio dall’affiancamento dei due passaggi ecco che il grande comandamento dell’amore si apre in due direzioni, in verticale ma anche in orizzontale, dunque verso Dio che sta in alto ma anche verso i fratelli che stanno intorno. Ecco la sorpresa. Gesù continua a stupire i suoi interlocutori (non a caso lo scriba è pienamente soddisfatto, tanto da complimentarsi e ribadire il doppio comandamento con parole proprie), perché è pronto ma soprattutto perché è capace di portare all’essenziale e aprire all’assoluto tutte le questioni, quelle più pretestuose così come le grandi domande di senso. L’atteggiamento di Gesù è una provocazione per chi lo ascolta, dunque anche per noi. Se la risposta è così chiara, se la strada è così ben segnata, non ci sono date scuse per non seguirla. Gesù propone un amore a 360 gradi, senza se e senza ma, una conversione così alta e radicale che tutti la possono vedere, e scegliere. Nessuno potrà rifugiarsi dietro a presunte incomprensioni, fraintendimenti, varianti leggere; la strada è lì, a noi la scelta se percorrerla o no. Senza vie di mezzo.

31 Ottobre

Ti amo, Signore, mia forza

Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore, e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.

(Giovanni 14,23)

SALMO RESPONSORIALE (Salmo 17)
Rit: Ti amo, Signore, mia forza.

Ti amo, Signore, mia forza,
Signore, mia roccia,
mia fortezza, mio liberatore.

Mio Dio, mia rupe, in cui mi rifugio;
mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo.
Invoco il Signore, degno di lode,
e sarò salvato dai miei nemici.

Viva il Signore e benedetta la mia roccia,
sia esaltato il Dio della mia salvezza.
Egli concede al suo re grandi vittorie,
si mostra fedele al suo consacrato.

Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore, e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui.

(Giovanni 14,23)


30 ottobre, 2021

Camisasca: “Reggio Emilia ha bisogno di un vescovo giovane”. VIDEO

Camisasca: “Reggio Emilia ha bisogno di un vescovo giovane”. VIDEO 



Venerdì sera a Decoder, alla viglia del 75° compleanno, il vescovo di Reggio e Guastalla ha tracciato un bilancio dei suoi 9 anni di episcopato: “Non è vero che sono stato un vescovo ‘politico’. Nel mio futuro riposo e preghiera”


REGGIO EMILIA – Il vescovo Massimo Camisasca è stato ospite ieri sera del settimanale Decoder. Alla vigilia dei 75 anni, ha tracciato un bilancio del suo episcopato e ha risposto a domande su molti temi di attualità.

“Sono stati 9 anni avventurosi – ha detto – segnati da tante gioie e anche da qualche sofferenza. Anni in cui ho incontrato tante persone che porterò con me”. Mercoledì 3 novembre il monsignore compirà 75 anni, raggiungendo così il limite di età fissato dal diritto canonico per i vescovi. Scriverà la lettera di rinuncia al ministero, poi sarà Papa Francesco a decidere sui tempi dell’avvicendamento.

Uomo di Comunione e Liberazione, vescovo di Reggio e Guastalla dalla fine del 2012, Camisasca dice di essersi trovato nella nostra provincia. Con il suo attivismo anche a livello nazionale, con le sue prese di posizione su temi controversi, con la sua personalità ha lasciato un’impronta. Ma non vuole sentirsi dire di essere stato un vescovo “politico”: “Assolutamente no, perché io non mi sono mai interessato di politica. Mi sono interessato dell’uomo e dei suoi problemi”. Camisasca dice di non gioire per l’affossamento in Senato del disegno di legge Zan sull’omotransfobia, ma conferma il suo giudizio negativo sul testo: “Mi sembra che ci sia stata una certa cecità e sordità di fronte a coloro, anche la Chiesa italiana, che chiedevano che questo progetto di legge molto pasticciato fosse rivisto e chiarito”.

Nel suo futuro Massimo Camiscasca vede riposo, meditazione e preghiera. E più tempo da dedicare alla lettura e alla scrittura. E per la Chiesa reggiana cosa spera? “Che venga un vescovo giovane che abbia più fede, speranza e carità di me e che possa aiutare questa Chiesa a camminare in avanti”.